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martedì 7 febbraio 2012

Il 10 febbraio celebreremo a nostro modo la "giornata del ricordo"

Rifondazione Comunmista aderisce al presidio antifascista indetto dalla "rete antifascista" bresciana contro le distorsioni ed il capovolgimento dell'ordine e della rilevanza criminale dei fatti operato dalla retorica fascista rispetto a quanto accaduto in Istria, Slovenia, Croazia durante il ventennio fascista e durante la Seconda Guerra Mondiale. Purtroppo la retorica fascista è divenuta la "verità ufficiale" dello stato italiano, sancita addirittura da una ricorrenza istituzionale, che noi celebreremo ed invitiamo a celebrare in modo alternativo. Riproduciamo qui sotto il contenuto del volantino della rete antifascista bresciana che convoca il presidio.

10 Febbraio, giorno del ricordo”

FOIBE:

invenzione dei fascisti

In Istria tra il 1919 ed il 1922 i fascisti assaltarono decine di centri culturali “alloglotti”, incendiarono e distrussero sedi sindacali, cooperative contadine e redazioni di giornali operai.
Migliaia di militanti politici e cittadini slavi furono aggrediti, picchiati ed assassinati. I fascisti dal 1941 al 1945 fecero sparire oppositori e dissidenti gettandoli nelle foibe.
Dopo il golpe del 1922 le violenze fasciste divennero legali e fu pianificata una pulizia etnica attraverso la chiusura di scuole slave e croate, licenziamenti indiscriminati, esproprio di terre, e italianizzazione forzata dei cognomi e dei toponimi.
Tra il 1941 ed il 1943 si scatenò l'offensiva militare italiana contro la Jugoslavia e le zone di confine vennero rase al suolo con l'incendio di interi villaggi, a migliaia si contano i prigionieri fucilati o deportati.
Nel solo corso del 1943 l'insurrezione popolare istriana costò 13.000 vittime tra morti e feriti.
Nel 1944 i nazifascisti dichiararono di aver rinvenuto nelle foibe circa 200 corpi: tutti esponenti del regime o criminali di guerra.
La manipolazione della storia ha trasformato le foibe da episodio di cieca vendetta dettata da anni di stenti, fame e violenza a un caso politico orchestrato ad arte come campagna anticomunista. Fin dagli anni 70 i fascisti cavalcarono la vulgata neo-irredentista arrivando ad affermare falsi storici fuori da ogni verità, arrivando a dire che gli infoibati sarebbero centinaia di migliaia. E la campagna politica e anti-comunista è stata talmente pressante che ha portato alla determinazione del 10 febbraio in “giornata del ricordo” trovando ampi consensi tra tutti i partiti dell'arco costituzionale e delle istituazioni, a partire dal presidente della Repubblica in carica.
Le oltre 200.000 vittime dell'occupazione italiana in Jugoslavia, i quasi 12 mila slavi morti nei campi di concentramento italiani, e tutte le vittime dell'occupazione fascista in Jugoslavia invece non hanno alcuna giornata del ricordo.

Il sacrificio di milioni di partigiani e comunisti ha contribuito
a liberare l'Europa dal mostro nazi-fascista.
ORA E SEMPRE RESISTENZA

Per ricordare i caduti della lotta di Liberazione
VENERDI' 10 FEBBRAIO 2012
ore 20.00
Piazza Rovetta – Brescia
PRESIDIO ANTIFASCISTA

Rete Antifa - Brescia

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