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domenica 23 gennaio 2011

Giorgio Cremaschi - Il regime dei padroni - a Villa Carcina venerdì 28 gennaio 2011

VENERDI’ 28 GENNAIO 2011 ore 20.45

Presso la sala “Ex cinema TLM” via Zanardelli (vicino municipio)
Villa Carcina


PRESENTAZIONE DEL LIBRO
“IL REGIME DEI PADRONI, DA BERLUSCONI A MARCHIONNE”

SARA’ PRESENTE L’AUTORE
GIORGIO CREMASCHI
-PRESIDENTE DEL COMITATO CENTRALE DELLA FIOM-

Organizzano: Coordinamento Antirazzista di Villa carcina (Gruppo 10 Novembre, Liberamente, Rif. Comunista, Gruppo Pace e Solidarietà Villa Carcina, Sinistra Critica, Ass. Migranti V.T., Coord. Migranti C.G.I.L.) Gruppo Pace e Solidarietà Monticelli Brusati

Battendo qui o sulla immagine sottostante puoi scaricare il volantino.


L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro? Viviamo ancora in una democrazia? Quale futuro attende milioni di famiglie in tutto il Paese? --- La Fiat di Sergio Marchionne è la cartina di tornasole dell'Italia del futuro. Giorgio Cremaschi, presidente della Fiom, il più combattivo sindacato italiano, descrive lo snodarsi di una vicenda che sta segnando il paese col piglio ironico del grande narratore e con la passione di chi non è disposto a rinunciare a dire la verità in cambio di facili compromessi. Il caso Melfi, Pomigliano, lo spostamento delle linee produttive di Mirafiori in Serbia, le fabbriche in Polonia, Brasile e Usa. Un impero fatto sulla pelle di chi lavora e finanziato con i soldi pubblici, un terremoto che coinvolgerà tutto e tutti. Il libro snocciola fatti e cifre su cui Cremaschi basa una denuncia aperta e spietata: l'Italia, da Berlusconi a Marchionne, si sta tramutando in un vero e proprio regime dei padroni.

Lavoro e libertà si presenta a Brescia il 26-01-2001 al ridotto della Camera di Commercio

Mercoledì 26 gennaio 2011 ore 18
ridotto della Camera di Commercio

via Einaudi - Brescia


II Comitato promotore bresciano presenta
l'associazione

«Lavoro e libertà»


Dopo il referendum sull'accordo separato di Mirafìori
Per ricostruire interesse attorno alla condizione, ai diritti
democratici, alle lotte dei lavoratori e delle lavoratrici


Interventi di:


FRANCESCO GARIBALDO
Coordinamento nazionale di "Lavoro e Libertà"
«Perché, adesso, questa nuova associazione?»


Prof. ANTONIO D'ANDREA
Facoltà di giurisprudenza dell'Università di Brescia
«Lavoro e Costituzione democratica»


Dott.ssa ANNA LUISA TERZI
giudice della Corte d'Appello di Brescia
«I diritti nel lavoro»


per informazioni www.lavoroeliberta.it (di prossima attivazione)

lunedì 17 gennaio 2011

Nonostante Auschwitz - Il "ritorno" del razzismo in Europa

Nonostante Auschwitz
Il "ritorno" del razzismo in Europa
Per capire perché il razzismo sia tornato sulla scena nelle nostre società non basta considerare gii avvenimenti dell'ultimo ventennio. Bisogna prendere sul serio l'ipotesi che il razzismo sia un ingrediente delia modernità europea, non soltanto un effetto perverso delia globalizzazione, tanto meno un residuo arcaico destinato a estinguersi.
Ma affermare la perversa normalità del razzismo non implica rassegnarsi alla sua presenza nefasta e operosa. Significa attrezzarsi all'altezza della sfida, una cruciale battaglia di civiltà da combattere anche a Brescia.
Venerdì 21 gennaio 2011
ore 20,45
SALA PIA MARTA
via San Faustino - Brescia
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
di ALBERTO
BURGIO
Nonostante Auschwitz
II «ritorno» del razzismo in europa
Introduce
Fiorenzo Bertocchi
Segretario Federazione PRC di Brescia
Coordina
Irene Panighetti
Giornalista
Alberto
Burgio
Autore del libro
Professore ordinario e Direttore Dipartimento
di Filosofia università di Bologna
Direzione nazionale PRC
Damiano Galletti
Segretario Camera del lavoro CGIL Brescia |
Don Fabio Corazzina
Parroco Santa Maria in Silva
Manlio Vicini
Avvocato - Associazione Diritti per Tutti

Per scaricare la locandina batti qui o sull'immagine sottostante


venerdì 14 gennaio 2011

Bovezzo biblioteca Peppino Impastato 1°anniversario

Il 13 Gennaio 2010 è stata intitolata a Bovezzo (BS) la biblioteca comunale a Peppino Impastato, nello stesso anno in cui il comune leghista di Ponteranica (BG) ha fatto rimuovere dalla biblioteca la targa a lui intitolata con la motivazione che non era un personaggio "locale".
Il 13 gennaio 2011 è il primo anniversario dell'intitolazione, e questo filmato, oltre ad omaggiare la figura di Peppino, vuole ringraziare il Comune di Bovezzo per aver ricordato con questa intitolazione, l'impegno antimafia e politico di questo ragazzo che è stato ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978, riconoscendo la figura di Peppino Impastato come "patrimonio nazionale".
Un messaggio importante per la nostra provincia soffocata dal rigurgito leghista, che, oltre ai sospetti sempre più diffusi di prossimità affaristiche con la mafia, non esita ad adottare direttamente atteggiamenti di intimidazione sociale di tipo paramafioso, come nel famigerato caso di Adro, dove in gioco non c'è solo la questione decisiva dell'uso del simbolo leghista in un ambiente statale, ma anche i comportamenti intimidatori sistematici del sindaco nei confronti dei suoi oppositori.

precari sempre più precari ( collegato lavoro)

Il segretario della federazione del Partito della Rifondazione Comunista - Federazione della Sinistra di Brescia, Fiorenzo Bertocchi, ha fatto questa video lettera indirizzata a tutti i precari per spiegare le nuove normative sul lavoro precario contenute nel cosiddetto "collegato lavoro".
Questa legge, approvata a novembre 2010 dal parlamento, è un ulteriore attacco devastante ai diritti dei lavoratori precari che saranno costretti a firmare contratti di lavoro personalizzati e con la clausola che, in caso di controversia con il datore di lavoro, questa venga giudicata da una commissione arbitrale.
In questo modo il lavoratore precario non potrà far valere i propri diritti davanti al giudice del lavoro, e non potrà far riferimento ad un contratto nazionale: si troverà da solo a difendere i propri diritti contro un azienda che sicuramente ha più mezzi e più potere per poter vincere una controversia.
Inoltre l'articolo 32 del collegato lavoro impone il termine di 60 giorni per il lavoratore che vuole contestare un ingiusto licenziamento, o inadempienze e difetti contrattuali, o qualsiasi altra contestazione; e quindi il lavoratore precario, con questa limitazione di tempo, non potrà il più delle volte dare inizio ad una controversia perché condizionerebbe inevitabilmente un eventuale rinnovo di contratto. Questo sarebbe ancor più inevitabile per i lavoratori stagionali, per i quali di solito il rinnovo del contratto è dopo i 60 giorni: essi saranno messi nella condizione di non poter impugnare mai una controversia, se sperano di avere un nuovo contratto di lavoro.
Inoltre questa normativa ha effetti retroattivi, e coinvolge anche tutti i contratti precedenti alla legge. Mentre la normativa precedente permetteva che le controversie potessero essere impugnate in qualsiasi momento davanti un giudice, adesso, invece, tutti i contratti in essere possono essere impugnati solo entro i 60 giorni previsti dalla nuova legge: il termine è il 21 gennaio 2011 ( 60 giorni dall'approvazione della legge).
Tutti quei lavoratori precari che vogliono difendere i propri diritti anche per contratti passati, devono spedire entro questa data del 21 gennaio al datore di lavoro il modulo previsto dalla legge, sia che si tratti di impugnare dei contratti a termine, sia che si voglia impugnare la risoluzione del rapporto di lavoro, per avere ancora la possibilità di fare delle contestazioni e per potere portare davanti a un giudice le proprie rimostranze; dopo questa data non è più possibile inoltrare un qualsiasi ricorso . Con i link precedenti si possono scaricare i moduli, e sono messi a titolo di esempio. Chi è interessato è consigliato di prendere contatto con le organizzazioni sindacali di suo gradimento.
Per maggiori informazioni Contattare : la camera del lavoro CGIL i sindacati di base, oppure uno di questi siti www.federazionedellasinistra.com www.controlacrisi.org www.giovanicomunisti.it www.fgci.it

Qui sotto il video-messaggio di Fiorenzo Bertocchi


lunedì 3 gennaio 2011

IN LOMBARDIA IL FUTURO DELL'ACQUA AI PRIVATI

(AGI) - Milano, 22 dic. - Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la riforma del servizio idrico integrato. Hanno votato a favore Pdl e Lega, mentre l’opposizione, dopo aver praticato l’ostruzionismo, al momento del voto e’ uscita dall’aula. Dal 1 gennaio la nuova legge regionale affida le competenze per la gestione dell’acqua pubblica, oggi in capo alle Aato, alle Province, dando alla Conferenza dei sindaci diritto di esprimere parere obbligatorio e vincolante sulle decisioni in materia.

Questo il dispaccio delle agenzie. Battendo qui o sull'immagine sottostante potete scaricare il comunicato del COMITATO ACQUA BENE COMUNE DI BRESCIA E PROVINCIA.