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giovedì 29 dicembre 2011

La solidarietà della federazione di Brescia ai lavoratori dei "treni-notte"

SOLIDARIETA’ A CARMINE, GIUSEPPE E OLIVIERO CHE SONO SU UNA TORRE A 50 METRI.
PER LA TAV IN VAL DI SUSA CI SONO I MILIARDI, PER I LAVORATORI E I CITTADINI NO!!

Esprimiamo la nostra solidarietà a Carmine Rotatore, Giuseppe Gison e Oliviero Casini, da giorni su una torre faro a 50 metri da terra all’altezza del binario 23 della Stazione Centrale di Milano e in lotta contro il licenziamento di 1000 lavoratori come loro. Le Fs hanno infatti deciso di cancellare i “treni notte” e di ridurre così ulteriormente la qualità e la quantità del trasporto ferroviario nel nostro Paese. Chi dovrà viaggiare di notte per lunghe percorrenze dovrà ora scegliere obbligatoriamente la Freccia Rossa, cambiare treno a Bologna o a Roma e pagare il doppio.

Ancora una volta Fs stanga i lavoratori, che lavorano da anni per società collegate a Trenitalia e che da un giorno all’altro sono lasciati a casa, e tutte le cittadine e ai cittadini che viaggiano in treno. La giustificazione è sempre la stessa: “Non ci sono i soldi”. Eppure per realizzare l’Alta Velocità in Val di Susa, che costa miliardi di euro, i soldi ci sono!!! La verità è che per garantire i grandi interessi e i grandi profitti i soldi ci sono, per garantire i lavoratori, i pensionati e le famiglie i soldi non ci sono.

Chiediamo perciò:

IL BLOCCO E IL RITIRO DEI 1000 LICENZIAMENTI;
LA CANCELLAZIONE DI GRANDI OPERE INUTILI, DANNOSE E DISPENDIOSE COME LA TAV IN VAL DI SUSA;
IL RAFFORZAMENTO DEI COLLEGAMENTI FERROVIARI ORDINARI E DELLA MOBILITA’ PUBBLICA.

NON LASCIAMO CARMINE E OLIVIERO DA SOLI. FACCIAMONE UNA LOTTA COLLETTIVA PER DIFENDERE IL DIRITTO AL LAVORO E ALLA MOBILITA’.



Partito della Rifondazione Comunista
Federazione di Brescia

mercoledì 28 dicembre 2011

Pubblichiamo volentieri l'intervento di Andrea Sciotti uscito sul sito di Rovato.org

Rifondazione comunista di Rovato: “manovra Monti, al nord come al sud pagano sempre gli stessi”.

Riceviamo e ubblichiamo un intervento su manovra Monti, crisi e dintorni di Andrea Sciotti, segretario di Rifondazione comunista a Rovato:
La manovra del governo Monti è una stangata in totale continuità con le politiche di Berlusconi. Graverà sulla media delle famiglie per 635 euro. Sommato alle manovre di Berlusconi di luglio e agosto, l’impatto su ogni famiglia raggiungerà nel quadriennio 2011-2014, i 6.400 euro. La manovra colpisce sempre gli stessi, e salvaguarda sempre gli stessi. Colpisce le lavoratrici e i lavoratori, i pensionati, i giovani.  Salvaguarda i grandi patrimoni, i grandi speculatori, i grandi evasori.
E’ vergognoso l’intervento sulle pensioni. Si porta da subito l’età pensionabile a 42 anni e un mese, prevedendo che cresca di un altro mese ogni anno futuro, e si aboliscono le quote cioè la somma tra età ed anni di lavoro. In questo modo un lavoratore nato nel ’52 con 36 anni di contributi, andrà in pensione 5 anni più tardi. Se nel frattempo viene licenziato, chi lo riassume? E come campa?  Di fatto si aboliscono le pensioni di anzianità, senza neppure tutelare chi si è rotto la schiena facendo lavori duri
Ci si accanisce ancora  con le donne che hanno sopportato per tutta la vita anche la fatica del lavoro domestico e di cura.  Ora tocca alle lavoratrici del privato,  le tessili, le  metalmeccaniche, aumentando a tappe accelerate l’età per la pensione di vecchiaia: nel 2012 sarà a 62 anni, a 66 entro il 2018, per poi aumentare fino a oltre i 70 anni.
Si portano tutti al contributivo diminuendo pensioni già basse e si blocca la rivalutazione delle pensioni al costo della vita sopra i 935 euro: uno scandalo per pensioni da anni non più agganciate all’aumento delle retribuzioni.
Per giustificare questi interventi, si è preparato il terreno raccontando molte falsità.
E’ falso che l’Italia spenda per le pensioni più del resto d’Europa: se si usano dati omogenei, togliendo dai conti le tasse (altrove bassissime o inesistenti,  che valgono 2,5 punti di PIL)  e  il TFR (che non è pensione ma la restituzione di un prestito forzoso dei lavoratori alle aziende e che vale 1,5 punti di PIL), l’Italia è pienamente nel la media europea. Nel 2009 il saldo tra le entrate contributive e le prestazioni pensionistiche al netto delle tasse, cioè quello che effettivamente esce dalle casse dello stato ed entra nelle tasche dei pensionati, è attivo per 27,6 miliardi! Ed il bilancio dell’Inps è in attivo ormai da anni.
E’ vero invece che il sistema previdenziale è iniquo, perché i fondi dei lavoratori dipendenti, dei parasubordinati e quelli per la cassa integrazione, con i loro attivi coprono i passivi degli altri fondi a partire da quelli dei dirigenti, su cui non c’è nessun intervento. Così accade che ci siano pensioni da, 90.246 euro al mese, che prendono dall’INPS ogni 48 ore quanto un pensionato al minimo prende in un anno!
Intervenire ancora per fare cassa sulle pensioni dei lavoratori è intollerabile! Tagliare ancora invece di preoccuparsi di costruire una pensione decente per i lavoratori precari e i giovani, condannati ad un futuro di miseria, è scandaloso!
E’ inaccettabile tagliare ancora su Regioni ed Enti Locali.  Si tagliano altri 5 miliardi da subito, 6,5 dal 2012. Sono tagli agli asili nido, alla non autosufficienza, alle politiche abitative e del lavoro. E’ messa in discussione sempre di più la sanità pubblica, già colpita da tagli per 13 miliardi al 2014.
E’ iniquo l’intervento sulla casa. La rivalutazione degli estimi catastali, unito alla reintroduzione dell’ICI sulla prima casa colpirà pesantemente le famiglie italiane. Si colpisce nel mucchio senza tutelare i lavoratori e le fasce più deboli.
E’ inaccettabile che si varino nuove privatizzazioni. Contro 27 milioni di italiani che hanno votato al referendum contro le privatizzazioni dell’acqua e dei servizi pubblici locali, si va avanti su quella strada.
E inaccettabile che non ci sia la patrimoniale, che la sovratassa sui capitali scudati sia un misero 1,5%. Con una patrimoniale progressiva a partire dall’1% sopra il milione di euro si potevano e possono  reperire 20 miliardi di risorse colpendo solo il 5% della popolazione più ricca.  Con una sovratassa sui capitali scudati del 15% e non dell’1,5% si potevano e possono reperire 15 miliardi, colpendo i grandi evasori e le loro attività illecite.
Monti in Europa si schiera con la Merkel contro la sola vera possibilità di combattere la speculazione, che passa dall’ obbligo per  la BCE di acquistare direttamente i titoli di stato dei paesi membri come fa la FED negli USA. In Italia si schiera con i ricchi contro il lavoro.  La manovra è iniqua e recessiva: peggiorerà la crisi, e ci porterà al dramma della Grecia.

giovedì 22 dicembre 2011

Federazione di Brescia - Completati gli organi dirigenti della Federazione

Lunedì 19 dicembre il Comitato Politico Provinciale ha completato l'organigramma degli organi dirigenti previsti dallo Statuto, procedendo alla elezione del tesoriere e della segreteria.
Su proposta del segretario Fiorenzo Bertocchi, già eletto in conclusione del congresso provinciale, sono stai eletti con votazione quasi unanime:
la compagna Manuela Bertoglio come tesoriera del partito, confermando l'incarico già ricoperto;
la compagna Laura Alghisi ed il compagno Attilio Zinelli, riconfermati nella segreteria, e due nuovi membri della segreteria nelle persone della compagna Sandra Rubagotti e del compagno Andrea Sciotti.

giovedì 15 dicembre 2011

Il giornalino del circolo di Bagnolo Mella - dicembre 2011

Puntuali come il Natale, i compagni del circolo di Bagnolo mella propongono il loro giornalino, che distribuiscono in tutto il paese.
Qui sotto potete scaricare una copia integrale in anteprima. Buona lettura.

mercoledì 14 dicembre 2011

I giovani comunisti di Brescia contro la manovra

Qui sotto potete scaricare il volantino dei giovani comunisti contro la manovra. Scaricare e diffondere!

Se questi lavoratori vi sembrano pochi - immagini del corteo di Brescia

Video integrale del corteo di Brescia il giorno 12 ottobre, ripreso dall'imbocco di piazza della Repubblica.

La crisi a Brescia - serata di approfondimento venerdì 16 dicembre


BRESCIA DELOCALIZZA

Serata di approfondimento
Analisi e proposte sul tema delle delocalizzazioni a Brescia


VENERDI’ 16 DICEMBRE 2011
Federazione PRC di Brescia
Via Eritrea, 20
(vicino al Bresciaoggi)
ore 21.00


Intervengono:

  • Matteo Gaddi – Ricercatore, Responsabile Politiche del Nord del Prc
  • Luciano Pedrazzani – Segreteria Generale Camera del Lavoro di Bs
  • Ugo Cherubini – Segretario FILCTEM – CGIL
  • Diego Gosio – RSU Ideal Standard
  • Erasmo Palazzolo – RSU AB. Plast

Coordina e introduce

Fiorenzo Bertocchi – Segretario Prc di Brescia

In apertura verrà proiettato un breve filmato di interviste a lavoratori protagonisti di lotte bresciane contro le delocalizzazioni.
Qui sotto potete scaricare il volantino della serata.

martedì 13 dicembre 2011

Dopo l'incendio di Torino la strage di Firenze. Basta con la barbarie montante

Domani mercoledì 14 dicembre in Largo Formentone dalle 18.00 alle 19.00 presidio indetto dalle associazioni dei migranti contro il razzismo debordante.
Abbiamo girato alla stampa bresciana il comunicato del segretario nazionale di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero sulla strage di Firenze.
Noi a livello provinciale non possiamo che ribadire la necessità di intensificare la vigilanza e la mobilitazione contro le derive mostruose verso le quali la situazione generale può indirizzarsi. Nella nostra provincia non sono mancate le avvisaglie, e, nonostante Casa Pound tenti di mettere le cose sul piano psichiatrico, non si possono chiudere entrambi gli occhi sui contenuti obiettivamente intolleranti, razzisti e violenti che caratterizzano le parole d'ordine e le pratiche di queste frange che si richiamano esplicitamente all'ideologia nazi-fascista, ultima in ordine di tempo la manifestazione indetta a Pisogne da questa stessa Casa Pound, e non ancora definitivamente cassata da Sindaco e Questura.
Federazione di Brescia di Rifondazione Comunista

COMUNICATO STAMPA

STRAGE FIRENZE, FERRERO (PRC – FDS): «LO STATO FERMI QUESTI SQUADRISTI. SOLIDARIETà ALLE FAMIGLIE E ALLA COMUNITà SENEGALESE: è UN LUTTO CHE CI RIGUARDA»

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista – Federazione della Sinistra, in merito alla strage compiuta da un estremista di destra oggi a Firenze, nella quale sono stati uccisi tre cittadini senegalesi, dichiara:

«Voglio esprimere tutta la mia vicinanza alle famiglie delle persone uccise e alla comunità senegalese a Firenze e in Italia. È un lutto che ci riguarda, che dimostra come tanti anni di propaganda razzista, fondata sull’odio verso chi è venuto in Italia per guadagnarsi da vivere, abbiano prodotto danni profondi nella nostra società.  C’è un lungo filo che percorre purtroppo l’Italia e l’Europa, che tiene insieme la vergogna del raid al campo rom di Torino l’altro ieri, la strage di Castel Volturno, fino alla carneficina norvegese. È il filo delle organizzazioni di matrice razzista e fascista che operano indisturbate. Cosa aspetta lo Stato ad intervenire con nettezza per fermare questi squadristi?».

sabato 10 dicembre 2011

Rifondazione Comunista sostiene lo sciopero degli studenti del 12 ottobre


COMUNICATO STAMPA

Da pochi giorni è calata sulla testa degli italiani una manovra iniqua e non sostenibile, dove i soliti noti, le lavoratrici e i lavoratori, vengono colpiti pesantemente: l'aumento dell'IVA al 23% farà lievitare i costi, soprattutto, dei beni di prima necessità; l'attacco alle pensioni è un atto spregevole verso chi ha lavorato o lavorerà per tutta una vita. Non è vero che in questo modo si creeranno più posti di lavoro per i giovani è ovvio che sarà il contrario e ciò porterà ad un aumento spropositato della precarietà e della disoccupazione giovanile, già a livelli altissimi.
Direttamente la manovra quindi non colpisce gli studenti, ma indirettamente peggiora esponenzialmente il loro futuro.
Questo governo di banchieri, voluto dalla BCE, ha sostenuto che non bloccherà la pessima riforma-taglio Gelmini e che non aumenterà i fondi per la ricerca. Un Paese per avere un domani deve puntare sulle realtà giovanili e sullo sviluppo, mentre il nostro va in direzione completamente contraria, precludendosi il futuro.
Per questo lunedì 12 dicembre Rifondazione Comunista sarà in piazza a Brescia per sostenere lo sciopero indetto dalla CGIL. Noi reputiamo come disastrosa una manovra che fa cassa attaccando la previdenza e le categorie sociali più deboli e più a rischio.
Diminuendo le spese militari, facendo pagare l'ICI alla chiesa cattolica e a tutte le chiese d'Italia e ponendo una patrimoniale si potrebbero finanziare la ricerca e lo sviluppo, il vero motore dell'economia.

Andrea Sciotti
Responsabile Scuola e Cultura PRC Brescia

giovedì 8 dicembre 2011

Occhio ai doppiogiochisti: lega e fascisti - assemblea giovedì 15 dicembre a Brescia

Il contesto di crisi economica che stiamo vivendo porta con se disoccupazione e impoverimento, materiale e culturale, ma sta anche alzando (seppur a piccoli passi) il livello di tensione sociale.
E’ in questo contesto che assistiamo al tentativo dei fascisti di rialzare la testa e proporsi come l’unica alternativa al sistema capitalista dominante (salvo poi fare da cagnolini al primo padrone che incontrano).
Prova concreta di questo fenomeno sono le molteplici iniziative che, vecchi ratti e nuovi sorci,
stanno organizzando con insolita frequenza negli ultimi mesi nella provincia di Brescia e non solo.
Il 2011 si è caratterizzato con una serie di iniziative, banchetti, striscioni, scritte murali in vari
luoghi di città e provincia; lo scorso mese di febbraio una squadraccia ha aggredito, in pieno centro cittadino due compagne e un compagno sotto gli occhi complici della Questura.
Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad una ignobile azione contro il compagno Saverio Ferrari impegnato in un dibattito organizzato dall'Anpi ad Ospitaletto; all'apertura della sede di FN a Lumezzane con la presenza del leader nazionale Roberto Fiore; a volantinaggi nelle stazioni di Brescia e Rovato contro gli immigrati.
A Salò i fascisti organizzano apologetiche cene in memoria della RSI, a Ghedi indicono feste con il benestare di sindaco e assessori. In un locale di Cazzago San Martino sono programmate pseudo feste musicali dai connotati xenofobi e nazisti. Il prossimo 18 dicembre CPI ha indetto una demagogica manifestazione nella centrale piazza di Pisogne.
Preoccupanti sono anche le connivenze di nuove leve del nostrano fascismo con elementi delle vecchie destre, affluiti in partiti come la lega nord e forza Italia. Notizia di questi giorni è l’arresto per traffico di rifiuti del Bresciano Franco Nicoli Cristiani vicepresidente del consiglio regionale, fascista da sempre, già redattore della rivista neofascista bresciana “riscossa” e militante di Ordine Nuovo, che sfoggia con nonchalance una bella e maschia spilla della falange franchista.
PER DISCUTERNE, PROPORRE E CONTRASTARE QUESTI VECCHI E NUOVI CANCRI DELLA SOCIETA’
E' INDETTA UNA
ASSEMBLEA GENERALE DEGLI ANTIFASCISTI
GIOVEDI' 15 DICEMBRE 2011 ORE 20.30
SEDE ANPI CENTRO STORICO (Via Porta Pile - Brescia)
IL FASCISMO NON SI DISCUTE: SI DISTRUGGE!!!!!
Rete Antifa Brescia

Brescia rifiuta il debito - assemblea pubblica con Cremaschi e Valli

Lunedì 12 dicembre presso la Camera del Lavoro di Brescia in via Folonari alle ore 20 assemblea pubblica sulla crisi, la manovra, l'attacco alle condizioni di vita delle larghe masse di cittadini con Giorgio Cremaschi della FIOM e Fabrizio Valli del Forum dell'acqua.
Qui sotto potete scaricare il volantino della manifestazione.

martedì 6 dicembre 2011

La federazione di Brescia all'ottavo congresso di Rifondazione Comunista.

Si è concluso a Napoli l'ottavo congresso di Rifondazione Comunista con l'approvazione a larga maggioranza del documento impostato sulle linee del primo documento congressuale.
La Federazione di Brescia ha partecipato al congresso con una delegazione di cinque membri: il direttore di Liberazione Dino Greco, Vanessa Ambrosio ed Attilio Zinelli per il documento uno; Fulvia Soppa e Marco Giovanessi per il documento due. Inoltre della delegazione ha fatto parte Abdel Majid Daoudagh, responsabile immigrazione della Federazione.
La delegazione ha fornito vari contributi attivi al congresso, a partire naturalmente dall'operato del direttore di "Liberazione", che ha condotto un importante dibattito il primo giorno sul ruolo della stampa e sul problema dei tagli selettivi all'informazione che rischiano di condannare a morte un centinaio di testate e di gettare nella disoccupazione circa quattromila addetti la settore, e che è poi intervenuto nel dibattito.
Meno visibile, ma forse non meno incisivo, anche se parziale, il contributo elaborativo proveniente dall'emendamento al documento uno approvato dalla federazione di Brescia, e che è stato approvato anche dalla commissione politica nazionale, a favore dell'inserimento dell'inserimento del proporzionale tra le priorità della nostra proposta politica di fase. Naturalmente la formulazione è stata modificata per il diverso contesto in cui si inserisce: nei documenti congressuali, scritti prima dell'avvento di Monti, l'emendamento di Brescia per il proporzionale si inseriva come condizione del "Fronte democratico"; ora che la prospettiva elettorale non è più lo scenario immediato, la richiesta del proporzionale diventa uno dei tre punti fondamentali della nostra proposta di "opposizione costituente", insieme agli due punti che consistono nella costruzione di un nuovo modello sociale e nella costruzione di un polo di sinistra in grado di contrastare le politiche neoliberiste. Vedi qui il documento finale del congresso con l'evidenziazione della parte inserita anche grazie al nostro contributo. Non essendo presenti in commissione politica, dobbiamo fidarci delle informazioni che ci sono state fornite.
Grandi applausi ha riscosso l'intervento del nostro compagno Abdel Majid Daoudagh, che ha portato anche il saluto del Partito Socialista Unitario del Marocco, con il quale abbiamo avuto rapporti questa estate, avendo ospitato un suo esponente. Qui sotto potete ascoltare la parte dell'intervento di Majid riguardante le lotte dei migranti, di Brescia in particolare, ed il loro senso.

mercoledì 30 novembre 2011

Il ras delle cave Nicoli Cristiani trovato con 100.000 euro di mazzette - forse anche lui, come Scajola, non lo sapeva

COMUNICATO STAMPA

La notizia dell'arresto di Nicoli Cristiani, bestia nera degli ambientalisti bresciani, da tempo indiscusso “dominus” di cave e discariche in provincia di Brescia e non solo, non risulta certo un fulmine a ciel sereno. Naturalmente il garantismo vale per tutti, anche se viene invocato per lo più a corrente alternata, ed è praticato normalmente in misura direttamente proporzionale alle capacità economiche della persona inquisita; ma questa volta gli inquirenti sembrano essere andati a colpo sicuro, tanto che il nostro personaggio pare sia stato trovato con in mano la pistola fumante sotto le spoglie di una tangente da 100.000 euro.
L'episodio conferma la legittimità degli interrogativi da noi sempre sollevati in merito alle procedure attraverso le quali le grandi opere vengono individuate ed avviate a realizzazione; oltre che, nel caso specifico e in generale, su quale sia il ruolo dell'ARPA, organismo sempre più depotenziato e condizionato dai poteri forti e dai loro referenti politici. Saremmo curiosi di conoscere le valutazioni di chi ha sempre svalorizzato le nostre battaglie, qualificandoci come il partito del no. Ricordiamo, tra le tante battaglie, anche un esposto di molto tempo fa, che come Partito della Rifondazione Comunista avevamo inviato all'autorità giudiziaria, che, in quel caso, lo aveva archiviato.
Non è stato archiviato, invece, l'esposto alla Corte dei Conti sull'operato del sindaco di Adro, e sugli abusi anche finanziari commessi in occasione della posa e della rimozioni nella scuola di Adro dei simboli della Lega, e più precisamente dell'immaginario stato della Padania.
Il nostro esposto invitava la corte a verificare la legittimità dell'aver posto a carico del bilancio comunale l’apposizione massiccia di un numero considerevole di accessori ed attrezzature contraddistinte da simboli di tendenza di esplicita marca ideologica riconducibili all’insegna dell’organizzazione denominata “Lega Nord per la Padania, ed è stato presentato lo scorso febbraio. Recentemente abbiamo sollecitato la Corte affinché fornisse a noi, attori dell'esposto, notizia sul suo esito, fermi restando gli obblighi di riservatezza e di segretezza.
In data 10 novembre c. m. la Corte ci ha risposto che, in effetti, “...in relazione all'esposto in oggetto, è stata aperta la vertenza n. V2010/01537”. D'altra parte, come da noi previsto, la nota della Corte dei Conti precisa che “...l'attività istruttoria che ne consegue ...è assistita da un obbligo di riservatezza assimilabile al segreto istruttorio del Pubblico Ministero penale”, per cui la Corte non può fornire ulteriori informazioni, oltre a quella dell'avvio della vertenza e delle relative indagini.
Noi ci dichiariamo pienamente soddisfatti del fatto che la nostra denuncia abbia avuto questo primo effetto, e rimaniamo convinti che l'operato del Sindaco di Adro abbia costituito un abuso che ha provocato un immediato danno diretto per la cittadinanza, di cui Lancini deve rispondere economicamente di persona.

domenica 27 novembre 2011

Congresso della federazione di Brescia - VIII congresso di Rifondazione Comunista

Fiorenzo Bertocchi confermato segretario della Federazione Bresciana del Partito della Rifondazione Comunista

Sabato sera, al termine del Congresso provinciale del partito della Rifondazione Comunista, si è riunito il nuovo Comitato politico federale, che ha eletto il nuovo segretario provinciale, confermando, con una votazione quasi unanime il segretario uscente Fiorenzo Bertocchi, operaio saldatore di una azienda bresciana.
Tre i documenti usciti dal  Comitato Politico Nazionale, sui quali tutti gli iscritti erano chiamati ad esprimersi secondo il rigoroso principio "una testa un voto": i voti espressi direttamente dagli iscritti a livello di circolo sono quelli che fissano definitivamente il grado di consenso riscosso da ogni documento fino al livello nazionale.
Il primo documento, sottoscritto da circa il novanta per cento dei componenti del Comitato Politico Nazionale, compresa ovviamente la segreteria generale, ha per titolo UNIRE LA SINISTRA D’ALTERNATIVA, USCIRE DAL CAPITALISMO IN CRISI. Alcuni membri del CPN, firmatari di questo documento, hanno proposto degli emendamenti, aggiuntivi o sostitutivi, rispetto a parti del documento. Potete trovarli qui.
Il secondo documento, sottoscritto da 14 membri del CPN, tutti riconducibili alle varie esperienze trotzkiste presenti in Rifondazione dalla sua nascita, in particolare alla corrente di Falce e Martello, ha per titolo PER IL PARTITO DI CLASSE.
Il terzo documento, sottoscritto da 6 membri del CPN, di varia provenienza, dal Trotzkismo, all'Ernesto, alla iniziativa dei 100 circoli susseguente al cosiddetto "appello di Firenze" del 2007, ha per titolo COMUNISTI/E PER L’OPPOSIZIONE DI CLASSE E L’ALTERNATIVA DI SISTEMA.
Nella federazione di Brescia il terzo documento non ha trovato sostenitori, mentre ne ha trovato molti il secondo documento, grazie soprattutto alla insofferenza di molti iscritti verso la prospettiva di una qualsivoglia alleanza con il Pd, sia pure nella forma di Fronte democratico per battere le destre, senza entrare nel governo, come prospettato dal primo documento,
Alla fine il risultato dei compagni che si sono espressi è stato di 105 voti per il documento 1, espressione della maggioranza nazionale; ma il documento 2 ha raccolto il ragguardevole risultato di 54 voti. Sette compagni di vari circoli hanno partecipato al congresso, ma si sono astenuti dal sottoscrivere qualsiasi documento. In totale al congresso hanno partecipato dunque 166 compagne e compagni, su 412 iscritti ai circoli al momento del congresso.
Da registrare il fatto che il congresso provinciale ha approvato un emendamento locale al documento di maggioranza, emendamento che subordina l'eventuale presenza del partito in una coalizione di "Fronte democratico" alla presenza prioritaria nel programma di coalizione dell'impegno cogente ad una riforma della legge elettorale in senso proporzionale. Infatti l'emendamento si intitola appunto "Per il proporzionale": l'emendamento è stato approvato a maggioranza dai delegati del primo documento, secondo la procedura prevista dal regolamento congressuale.
Inoltre il congresso ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno presentato dal gruppo donne "La falce e la luna" di Rifondazione Comunista di Brescia. Lo potete legger qui.
Il Congresso provinciale ha avuto comunque una conclusione unitaria, propiziata dal documento politico elaborato dalla Commissione Politica, documento che ha costituito il terreno propizio per l'elezione immediata del segretario Fiorenzo Bertocchi.

mercoledì 16 novembre 2011

Villa Carcina 3 dicembre - Spiedo di autofinanziamento per il circolo prc Bassa Valtrompia


A TUTTI I COMPAGNI E AMICI E SOSTENITORI
IL CIRCOLO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA,
ORGANIZZA LO SPIEDO
PER SOTTOSCRIZIONE ALLA SEDE DEL CIRCOLO BASSA VALTROMPIA IL GIORNO SABATO 03-DICEMBRE 2011- ALLE ORE 20,00- COSTO EURO 25.00 ---PRESSO BAR MANU
( EX COOPERATIVA) VIA BORGO - CARCINA
A 10 METRI DALLA SEDE DI RIFONDAZIONE di carcina
E A 30 METRI DALLA CHIESA DI CARCINA
PER PARTECIPARE -telefonare al n° 030/ 8981646
Alle ore 12.00 o alle ore 19.00-tutti i giorni,
ENTRO IL 29 NOVEMBRE 2011
Saluti comunisti- marsilio gatti
"La vita è bella. Possano le generazioni future liberarla da ogni male, oppressione e violenza, e goderla in tutto il suo splendore."

Difendiamo l'acqua bene comune

IN PIAZZA PER L’ACQUA,
I BENI COMUNI
E LA DEMOCRAZIA

Il 12 e 13 giugno scorsi la maggioranza assoluta del popolo italiano ha votato per l’uscita dell’acqua dalle logiche di mercato, per la sua affermazione come bene comune e diritto umano universale e per una gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico. Ad oggi nulla di quanto deciso ha trovato attuazione: la legge d’iniziativa popolare è ferma nei cassetti del Parlamento e gli enti locali continuano a gestire il servizio idrico come prima. Non solo. Grazie ai diktat della BCE, il Governo ha rilanciato, attraverso l’art. 4 della manovra estiva, una nuova stagione di privatizzazioni. Governo e poteri forti resisi conto che il popolo ha votato contro di loro, hanno semplicemente deciso di abolire il popolo, producendo una nuova e gigantesca espropriazione di democrazia.


Quello che avviene per l’acqua è solo il paradigma di uno scenario più ampio dentro il quale si colloca la crisi globale. Un sistema insostenibile è giunto al capolinea. Ma i poteri forti ne hanno deciso la prosecuzione, attraverso la continua restrizione del ruolo del pubblico a colpi di necessità imposte dalla riduzione del debito e dai patti di stabilità, la consegna dei beni comuni al mercato, tra cui la conoscenza e la cultura, lo smantellamento dei diritti del lavoro anche attraverso l’art. 8 della manovra estiva, la precarizzazione dell’intera società.


Vogliamo lanciare la campagna di “Obbedienza civile”, riferita al voto referendario della maggioranza del popolo italiano, con l’immediata eliminazione dalle tariffe del 7% ovvero della parte relativa ai profitti garantiti.


Tra la Borsa e la Vita, scegliamo la Vita. E un futuro diverso per tutte e tutti.


MANIFESTAZIONE NAZIONALE
ROMA 26 NOVEMBRE 2011

Partenza pullman ore 05.30 Piazzale Iveco Brescia
Costo 20 Euro


Per prenotazioni 3380951715 – 3280096615

Comitato Acqua Pubblica Brescia
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

Rifondazione Comunista condivide ed appoggia questa iniziativa, che purtroppo coincide con il Congresso Provinciale che si terrà nella stessa data presso la Camera del Lavoro di Brescia, e che impegnerà gran parte del quadro arrivo del partito. Pertanto invita chi può a partecipare, chiamando i numeri di telefono suddetti, ed auspicando la massima partecipazione ed il massimo successo.

sabato 12 novembre 2011

Un poco di dietrologia

Berlusconi si è dimesso. Gridiamo anche noi, insieme al popolo romano: alleluia!. Ma rimane un interrogativo: ha più ragione Franceschini ad attribuirsi tutto il merito, o Cicchitto, che sostiene che non il PD, ma i MERCATI hanno abbattuto Berlusconi?
Ma non di questo si voleva parlare, quanto dell'informe movimento chiamato "gli indignati", che qualcuno scambia per una rivoluzione, dopo aver certificato che lo erano gli avvenimenti di Tunisia, di Egitto, e soprattutto che era una grande rivoluzione di popolo la maxi operazione della NATO e dei servizi segreti di mezzo mondo in Libia. Naturalmente la NATO se ne infischia di questi utili idioti, e proclama ufficialmente il pieno successo della operazione-Libia (per le altre il successo occidentale è così ovvio che non occorre neppure proclamarlo).
Per questo, senza farsi ossessionare dal complottismo e dal "segreto" (il web pullula di siti di questo tipo), può essere utile questo filmato, che ritiene di individuare un unico filo che lega la "rivoluzione" di Gorbaciov, con le "rivoluzioni colorate" nei paesi dell'ex Unione Sovietica, con le "primavere arabe". Naturalmente, credere (come si potrebbe ricavare da un ascolto semplificatorio del filmato) che un gruppo di serbi abbia combinato tutto il casino è altrettanto ridicolo che credere al ragazzino libico esule che avrebbe scatenato l'inferno della guerra in Libia (scusate: la rivoluzione libica!) battendo su qualche tasto del suo computer nel suo appartamento in Svizzera (però, mercenari serbi continuavano a saltar fuori in Libia, solo che erano attribuiti alla "parte" gheddafiana).
Quindi prendiamo il filmato per quello che è, cioè come avvertenza a non farsi menare per il naso da "rivoluzionari inesistenti", o addirittura prezzolati per deviare in continuazione il "movimento" su falsi obiettivi e su innocui giri di valzer, campade, lune nel pozzo e cose simili. Che poi i centri di elaborazione delle politiche globali, di matrice oramai solo capitalistica, esistano, è non solo ovvio, ma viene detto apertamente sui loro siti internet. Prendiamo per esempio l' "Aspen institute", ovviamente americano, che espone così la sua "missione": "La missione di Aspen Institute è duplice: promuovere una leadership basata sui valori, incoraggiando le persone a riflettere sugli ideali e le idee che definiscono una buona società, e per fornire un campo neutro ed equilibrato per discutere e agire su temi critici." Una definizione, appunto "neutra". Ma basta dare una occhiata distratta al "Board" per trovarci fianco a fianco, tanto per fare un esempio, sia la ministra degli esteri di Clinton che quella di Bush junior.
Se poi andiamo alla sezione italiana di questa organizzazione, nel suo comitato esecutivo, che comunque consigliamo di analizzare per intero visitando il sito linkato prima, insieme a Lucia Annunziato ed Umberto Eco troviamo Fedele Confaloniere, John Elkann, Giulio Trementi e tutto il gotha di chi ci domina davvero. Dunque occhio ai dinosauri ed agli altri sauri, vegetariani o carnivori. Il cataclisma geologico che ci ha preceduto ce ne ha lasciato molti in eredità. Buon video.

Da vedere prima dell'11 11 11 from censuratixcaso on Vimeo.

domenica 30 ottobre 2011

Brescia 30 ottobre 2011: i migranti tornano sotto la gru

Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, favorevole per i migranti, a Brescia le cose per non si sono appianate per loro. Le revisioni delle situazioni personali di coloro che avevano fatto domanda di regolarizzazione, ed erano caduti sotto la mannaia della circolare Manganelli, procedono col contagocce, per non parlare dei truffati in senso stretto da "padroni" che hanno intascato i soldi e sono spariti.
Quindi il coordinamento migranti ha pianificato una serie di attività che culminerà in una grande manifestazione il 12 novembre. Per intanto si è cominciato con un presidio sotto il luogo-simbolo della loro lotta: la gru. Il presidio si è concluso con un breve corteo - più che altro un trasferimento - verso piazza della Loggia, dove però i migranti non sono potuti entrare per lo sbarramento della polizia.
Qui sotto alcune foto della manifestazione

mercoledì 26 ottobre 2011

Il sindaco lancinante: una copia del berlusca. Almeno per la coazione a ripetere.

L'otto febbraio di quest'anno Rifondazione Comunista di Brescia ha depositato un esposto alla Corte dei conti perché non fossero i cittadini a pagare i capricci del sindaco lancinante Lancini Oscar Danilo. Già che ci siamo aggiungiamo due fresche  notizie per aggiornare la lista delle imprese del lancinante. La prima dimostra nel odo più lampante insieme l'infantilismo e il banditismo politico del lancinante. Si tratta di questo: la Rete antifascista bresciana ed il Centro sociale 28 maggio, due realtà non del tutto estranee a Rifondazione comunista di Brescia, intendevano presentare proprio ad Adro il libro di Walter Peruzzi e Gianluca Paciucci "La svastica verde", giudicando che difficilmente si potrebbe trovare luogo più a proposito rispetto a comportamenti para-nazisti della Lega. Per tutti valga il caso famoso dei bimbi senza mensa. Ma ad Adro vige la "democrazia padana": per accedere alla sala civica pubblica bisogna pagare in via definitiva mille euro, a meno che non ci sia il patrocinio del comune sulla iniziativa: nel qual caso la sala è gratuita. Si decide dunque di fare la presentazione in piazza, avvisando come di norma la questura. Nel bel mezzo della presentazione il lancinante toglie l'illuminazione pubblica, con grande sconcerto dei vigili presenti, e grande incazzatura di questura e carabinieri, che non vedono più nulla e non possono più svolgere il loro lavoro. Naturalmente l'assemblea, dotata di generatore autonomo, è proseguita regolarmente.
L'altra novità riguarda più da vicino l'oggetto di questa nota: è arrivato a conclusione il processo della Associazione che gestiva la mensa, Associazione estromessa appunto dal lancinante per poter procedere col suo lavoro di affamamento socio-razziale dei bambini di Adro. Il sindaco è stato condannato a pagare 28.000 euro di danni alla Associazione. Qui, come per i simboli padani, argomento del nostro esposto, la domanda è: chi paga? E' possibile che siano i cittadini a pagare, tramite le casse comunali. le follie di Lancini?
Questo il motivo che ci spinge, dopo quasi otto mesi dall'inoltro del nostro esposto, a chiedere formalmente alla Corte dei conti quale ne è stato l'esito.
Qui sotto potete leggere copia della richiesta alla corte dei conti.

Nessuna riconversione per la Breda-Oto-Melara di Brescia?

La Oto Melara di Brescia: una fabbrica smontata pezzo per pezzo.
Dagli anni '90 in poi non si è fatto altro che esternalizzare le produzioni e ridurre il personale.
La Oto Melara di Brescia, ex Breda è passata così dai circa 900 dipendenti degli anni '80 agli attuali 160, sui quali si sta per abbattere l'ennesimo intervento di "razionalizzazione del processi produttivi", per usare le parole della società del Gruppo Finmeccanica. In concreto significa la richiesta di 40 mobilità e dell'esternalizzazione di 15 dipendenti dei servizi di logistica ad un'altra società, sempre Finmeccanica, chiamata Fata Logistic Systems. Per questi ultimi, addetti alle operazioni di logistica interna (magazzini, movimentazioni materiali e spedizione prodotti), lo strumento utilizzato per "esternalizzarli" è quello classico della cessione di ramo d'azienda.  Questo è l'ennesimo colpo di mannaia dell' Oto Melara che ha suscitato una risposta forte da parte dei lavoratori che da più tre settimane fanno due ore di sciopero al giorno presidiando i cancelli dello stabilimento. Questa forma di lotta, molto impegnativa anche dal punto di vista economico, è stata decisa dai lavoratori con le assemblee dei Guppi Omogenei che hanno rigettato il piano aziendale pretendendo la presentazione di un piano industriale che rilanci le produzioni dello stabilimento bresciano, anche con attività di ricerca e di individuazione di nuovi prodotti. I punti stabiliti della assemblee dei lavoratori sono precisi: oltre agli investimenti nella progettazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, il rafforzamento del settore promozione e vendite, il mantenimento delle lavorazioni speciali e strategiche e la garanzia che i reparti (a partire dal montaggio) vengano messi nelle condizioni di lavorare al meglio.

giovedì 20 ottobre 2011

No alla morsa repressiva

Sabato alle 16.00 da Piazza Loggia manifestazione contro la repressione.
L'argomento è ancora più di attualità dopo i fatti di Roma, dove, da una parte gruppi di persone più o meno giovani, più o meno organizzate, più o meno infiltrate, hanno dato vita ad intollerabili atti vandalici lungo il percorso del corteo, che hanno rovinato la manifestazione. Dall'altra parte la polizia ha sigillato tutto il il corteo, tanto che, quando i compagni della federazione di Brescia, vista la situazione, hanno tentato di tornare alla stazione Termini, non hanno potuto farlo, perché le strade erano tutte bloccate; ed poi ha approfittato della situazione per condurre un attacco sconsiderato alle decine di migliaia di manifestanti pacifici già presenti in Piazza San Giovanni. Da questo attacco sono nati i veri e propri scontri in Piazza San Giovanni, durati ore, scontri che hanno formato un tappo che ha bloccato le altre centinaia di migliaia di manifestanti lungo i chilometri del percorso. Questa, al momento, sembra la ricostruzione dei fatti, cercando di mettere insieme le notizie accertate.
E naturalmente l'esito di questa tenaglia tra "opposte violenze" è la proposta di stringere sempre più la morsa della repressione, con Di Pietro all'avanguardia, e con Alemanno che ha vietato le manifestazioni a Roma: come sapete la FIOM domani 21 ottobre non potrà sfilare, in occasione dello sciopero generale del gruppo FIAT,  e dovrà stare ferma (sit in) a Piazza del Popolo.
Noi non possiamo accettare, di fronte al peggioramento continuo della situazione, che questa spirale porti con sé la limitazione delle libertà democratiche garantite dalla nostra Costituzione.
Rifondazione Comunista, che fa parte del comitato per le libertà e contro la repressione, invita tutti a partecipare.
Qui sotto potete scaricare il volantino della manifestazione.
Qui sotto invece potete scaricare il testo dell'appello.
Foto della manifestazione

venerdì 14 ottobre 2011

Un caldo augurio e un ringraziamento a Daniele Pigoli dalla Federazione provinciale del Prc

Comunicato stampa

Il Circolo di Rifondazione Comunista di Ospitaletto insieme al gruppo di Alternativa a Sinistra per Ospi, annunciano le dimissioni del loro consigliere comunale Daniele Pigoli per motivi di SALUTE.
Questo non cambierà l’impegno nella coalizione di centrosinistra nella nuova amministrazione in linea con i programmi concordati in campagna elettorale, con i quali si è vinto le elezioni 2011 ad Ospitaletto.
Ringraziamo Daniele per l’impegno messo in questi mesi, augurandogli di ristabilisti quanto prima.

                                                                Circolo di Rifondazione Comunista di Ospitaletto
                                                                              e  Alternativa a Sinistra per Ospi

mercoledì 12 ottobre 2011

Un film di Holliwood - Coalizione rossa

Allarme Usa: Iran aiutato dai narcos per progettare attentati Accuse all'Iran dagli Stati Uniti.

"La Casa Bianca dice che il paese arabo avrebbe sostenuto il progetto di uccidere l'ambasciatore saudita a Washington. L'Iran ha respinto con rabbia le accuse.

L’Fbi e la Dea avrebbero sventato un piano iraniano per una serie di attentati contro obiettivi israeliani e sauditi negli Stati Uniti. L’operazione chiamata Coalizione rossa, sarebbe partita in maggio quando un americano di origini iraniane si è messo in contatto con un informatore della Dea che pensava legato ai narcos. L’uomo cercava un sicario per uccidere l’ambasciatore saudita a Washington e ha detto di seguire gli ordini di «un alto esponente del regime». I due si sono incontrati due volte e hanno stabilito un ingaggio di 1,5 milioni di dollari per il killer. L’iraniano-americano è stato arrestato e ha deciso di collaborare con le autorità americane.

Se la storia fosse confermata, potrebbe avere contraccolpi pesanti sulla scena diplomatica internazionale.

In una conferenza stampa il direttore dell'Fbi Robert Mueller ha detto che il piano potrebbe essere stato preso da un film di Hollywood."

Senza pudore. Da qualche tempo i sinistri più sinistri, che finiscono regolarmente per fare i trombettieri della NATO e degli USA, stanno puntando il dito contro l'Iran, in quanto stato fascista, fondamentalista, antifemminista, antisemita, e chi più ne ha più ne metta. Puntuale come un orologio svizzero arriva la notizia riportata qui sopra. La formulazione è ripresa da Vanity Fair.it, ma la vera e propria TASS dei nostri giorni, cioè i vari Televideo e Mediavideo, la davano con la massima serietà in termini ancora più fantasiosi. Ci sarebbe da spanciarsi dalle risate, se la cosa non fosse tremendamente seria. 
Inesorabilmente il piano di destabilizzazione-ristrutturazione del potere mondiale messo in atto dall'establishment americano sotto la copertura del "nero" e "democratico" Obama va avanti. Molto prima che salisse al potere qualcuno aveva disegnato la strategia degli ambienti che hanno partorito Obama, strategia che vede il suo perno geopolitico nel controllo dell'Afganistan, come ponte di lancio per attacchi alla Cina, all'Iran, all'Asia Centrale ex sovietica, saldandosi all'Irak; e con la copertura delle "rivoluzioni" egiziana, siriana, libica e così via.  Certo, non è detto che la ciambella riesca col buco, ma i venti di guerra generale spirano sempre più forte. Chi vivrà vedrà.

La svastica verde ad Adro - presentazione in piazza del libro di Walter Peruzzi

Questa sera, mercoledì 12 ottobre 2011 alle 20.30, in Piazza del Mercato ad Adro, in centro al paese, presentazione pubblica del libro di Gianluca Paciucchi e Walter Peruzzi "La svastica verde". L'incontro si svolgerà in piazza, in quanto, come noto, una delle pratiche fascistoidi del sindaco di Adro (ma si tratta di una direttiva generale della Lega) è quella di impedire la vita democratica, chiedendo cifre esorbitanti per la concessione della sala comunale. Nel caso di Adro vengono chiesti mille euro. A meno che tu non sia amico del Sindaco-podestà. In tal caso il Comune ti dà il patrocinio, e la sala ce l'hai gratis.
Qui sotto potete scaricare il volantino della manifestazione.

Si comincia bene!

COMUNICATO DEI GC SULL’AGGRESSIONE VERBALE SUBITA DAI COMPAGNI AL CORTEO STUDENTESCO DA PARTE DI UN CAPETTO DEL KOLLETTIVO

A quanto pare le mobilitazione studentesche a Brescia non appartengono a tutti gli studenti indignati, ma solo al Ksl. La mattina di venerdi 7 ottobre è stata per i compagni dei GC presenti nel corteo un susseguirsi di richieste, prima più tranquille ed educate poi al limite dell’aggressione, di non mostrare la bandiera dell’organizzazione di cui fanno parte, cioè Rifondazione Comunista. Conosciamo bene le posizioni di autonomia e antipolitica del Kollettivo, ma mai avremmo pensato potessero giungere al fanatismo di voler monopolizzare con tutti i mezzi una manifestazione che in teoria dovrebbe essere aperta e di tutti, ma che loro considerano propria. La mobilitazione del 7 ottobre era infatti nazionale e non può essere di proprietà privata di chi ha convocato il corteo. Se un primo tentativo di volerci privare della nostra identità si è risolto in una pacifica discussione, il secondo, portato in atto da un capetto del Ksl, ha avuto invece i caratteri di una vera e propria aggressione autoritaria: insulti al compagno che aveva la bandiera, intimidazioni e volgari minacce. Al nostro tentativo di discutere civilmente abbiamo avuto in risposta solo grida e atteggiamenti stizziti, fino alla minaccia vera e propria, quando costui, dopo che un compagno aveva definito questo atteggiamento “fascismo”, gli si è parato davanti sfidandolo a ripeterlo e pronto ad aggredirlo. Respingiamo con forza questi atteggiamenti autoritari così come respingiamo la volontà del Ksl di appropriarsi di tutti gli studenti in piazza vietando qualsiasi simbolo che non sia il loro, e ribadiamo la necessità di un fronte che sia aperto e democratico e che individui i nemici nei capitalisti in tutte le loro declinazioni, e non nei compagni. Per quanto ci riguarda, in quanto marxisti continueremo a lavorare per l'unione delle lotte dei lavoratori e degli studenti e per la creazione di un'alternativa al capitalismo. E, a differenza di qualche capetto autoritario, continueremo a rispettare tutti i compagni.

martedì 4 ottobre 2011

BRESCIA RIFIUTA IL DEBITO

La sinistra di alternativa bresciana è in dirittura di arrivo per la realizzazione del progetto di presentarsi insieme all'appuntamento europeo e mediterraneo del 15 ottobre.
La federazione di Brescia del Prc ha teso a questo risultato fin dall'inizio, facendosi promotrice di un invito a tutte le forze della sinistra di alternativa, allargato anche alle altre forze democratiche. La nostra iniziativa è confluita nella assemblea di Giovedì 22 settembre alle ore 20.45 presso il Magazzino 47, assemblea alla quale ha partecipato un largo fronte della sinistra di alternativa e di movimento di Brescia. In quella occasione è nato il "Coordinamento Brescia rifiuta il debito”, che ha poi gestito le fasi successive.
Ad ora è definitiva la decisione di organizzare in comune tra le nove realtà aderenti al coordinamento la partecipazione alla manifestazione nazionale del 15 a Roma tramite pullman, con la richiesta ai partecipanti di un contributo di 10 euro, salvo offerte volontarie individuali che ovviamente saranno ben accette A copertura del costo effettivo dei pullman, che a pieno carico verrebbe a costare più di trenta euro a partecipante, concorreranno le realtà aderenti al coordinamento.
Chi vuol venire a Roma il 15 può telefonare al pomeriggio al nostro numero 0302411021.

Qui sotto potete scaricare l'appello condiviso "Brescia rifiuta il debito".

Se a Brescia si è raggiunto l'accordo adottando l'appello generale scaricabile sopra, è però evidente che il movimento che scenderà in piazza il 15 ottobre risponde a diverse ispirazioni. Restringendoci all'area della sinistra di alternativa, la differenza diventa palpabile leggendo anche superficialmente il documento che per brevità è noto come "documento Cremaschi", ed il documento uscito dagli "Stati generali della precarietà" di Bologna. La differenza più lampante sul piano istituzionale è l'ancoraggio che il "documento Cremaschi" compie ai diritti sanciti dalla Costituzione italiana, esigendo per altro il loro AMPLIAMENTO, mentre il documento Precario non si occupa assolutamente di questo livello delle problematiche in campo. Più in generale l'appello "Cremaschi", oltre che essere molto più ricco di temi, pur essendo più breve, si preoccupa di delineare per ognuno di questi temi delle PROPOSTE. Il documento "Precario" lancia richieste molto ardite, senza che si intraveda chi potrebbe dare loro attuazione. Un esempio per tutti: il reddito di base garantito. Con parole diverse, la richiesta è presente in entrambi i documenti. Ma mentre il documento "Cremaschi" aggancia appunto il livello costituzionale (dove nell'articolo 3 della Costituzione si potrebbe leggere, estensivamente, il diritto appunto alla disponibilità garantita a tutti dei mezzi di sussistenza), e si preoccupa di abbozzare tempi e modi per attuare la richiesta, nel documento precario l'unico strumento individuato sembra essere quello del "diritto all'insolvenza" generalizzato, con disinvolto trapasso dalle condizioni individuali a quelle collettive e sociali. Inutile poi cercare in esso qualsiasi riferimento agli organismi che dovrebbero dare attuazione a questa come alle altre richieste. Tutto sembra affidato alla "soggettività" ed alle risorse della "rete".

Qui sotto potete scaricare i due documenti affiancati e sensibilizzati per apprezzare le differenze.

venerdì 30 settembre 2011

FERMIAMO IL CEMENTO IN CITTA'
    
Il Consiglio Comunale di Brescia ha avuto in discussione GIOVEDI’ 29 SETTEMBRE il nuovo Piano di Governo del Territorio.      
Se dovesse essere approvato così com’è la città di domani sarebbe privata di numerosi spazi ora verdi, assediata dalle auto e con una metropolitana destinata al fallimento.
In occasione della seduta è stata convocata una manifestazione pubblica chiamata:
ABBRACCIO COLLETTIVO DI PALAZZO LOGGIA PER SALVARE BRESCIA DAL CEMENTO
Qui sotto potete scaricare il volantino della manifestazione, a cui ha aderito anche Rifondazione Comunista.
Purtroppo la convocazione pubblica ed il volantino sono arrivati molto in ritardo e non ci hanno consentito una adeguata e tempestiva pubblicità.

lunedì 26 settembre 2011

Patrimoniale subito

Il capitalismo è in crisi, fuori di ogni dubbio. Ma, dentro la crisi, i marpioni locali, nazionali e mondiali, quasi a conferma del detto "Giove acceca chi vuol perdere", continuano imperterriti sulla strada che ha portato all'orlo del baratro e che può portare alla catastrofe. Anzi, quasi come fecero i faccendieri al tempo del terremoto dell'Aquila, sembrano ridersela, leccandosi i baffi in vista dei giganteschi affari che la crisi può procurare a qualcuno. Naturalmente a scapito degli altri.
Contro la grande rapina globale del "debito", che non è altro che una grassazione a mano armata da parte degli "investitori istituzionali" globalizzati ai danni della generalità delle popolazioni, è in fermento anche in Italia una serie di iniziative.
Rifondazione Comunista e la Federazione della Sinistra hanno lanciato una raccolta di firme per una "patrimoniale subito" che per lo meno ripartisca con un minimo di equità il prelievo immediato che il governo italiano ha fatto dalle tasche degli italiani; naturalmente stando bene attento a continuare a "non mettere le mani nelle tasche" dei cittadini che interessano a lui: più sono ricchi e meno Berlusconi e Bossi li fanno pagare.

Qui sotto potete scaricare il volantino riassuntivo che Prc e FdS hanno preparato a sostegno della raccolta di firme
Qui sotto potete scaricare il modulo per la raccolta delle firme
C'è poi la brutale concretezza della manovra.
Qui sotto potete scaricare il volantino che sintetizza i prelievi di denaro e di servizi che la manovra farà pesare sui cittadini

La federazione di Brescia di Rifondazione Comunista è impegnata nella raccolta diretta delle firme con banchetti in città e in provincia. Ma le firme si possono apporre anche via internet al seguente indirizzo:
http://www.petizionionline.it/petizione/lalternativa-ce-patrimoniale-subito/5017

giovedì 22 settembre 2011

ROMPIAMO IL SILENZIO - A BRESCIA IL 29 SETTEMBRE

GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE 2011
ORE 20.30
PRESSO LA SALA PIAMARTA
VIA SAN FAUSTINO, - BRESCIA
Serata in solidarietà e informativa sulla vicenda dei cinque cubani detenuti nelle carceri statunitensi dal 1998, in palese violazione dei diritti civili, umani e politici garantiti dall ' art. 14 della Convenzione internazionale dei diritti dell'Uomo
Interverranno:
BORDO VIDAL
Console Cubano
SERGIO MARINONI
Presídente dell'Associazione Italiana Amicizia Italia-Cuba
SILVIA BARALDINI

Studiosa ed esperta di tematiche sociali del continente americano, promotrice del "Comitato Italiano Giustizia per i Cinque"

Organizza:
"Comitato di supporto per i cinque cubani" di Brescia
Hanno aderito:
"Associazione di Amicizia Italia-Cuba" circolo di Verolanuova - "C.S. 28 maggio" di Rovato - "Confederazione COBAS" di Brescia - "Rete antifascista provinciale" di Brescia

Qui, o battendo sull'immagine sottostante, puoi scaricare il volantino della manifestazione.

martedì 20 settembre 2011

A Brescia continua il movimento dei migranti

Nonostante la sentenza del Consiglio di Stato che ha cancellato la circolare Manganelli, quella che introduceva una doppia truffa nella sanatoria-truffa, le cose a Brescia sono pressoché ferme per 11.000 migranti in attesa di regolarizzazione. Perciò la scorsa settimana i migranti hanno deciso di riprendere l'agitazione, con un presidio davanti alla sede distaccata della Prefettura in via Lupi di Toscana. Dopo l'incontro con il dirigente, che era stato del tutto interlocutorio, il nuovo appuntamento era per questa mattina, martedì 20 settembre, per un nuovo incontro con il dirigente. Questa volta qualche risultato è stato raggiunto, alcuni tra i passaggi più delicati sembrano essere stati sciolti in modo almeno parzialmente positivo, come si può vedere nel filmato qui sotto. Ma il problema scandaloso, ed angoscioso per gli interessati, sono i tempi di formalizzazione della regolarizzazione, che si prospettano ancora lunghissimi.
Per questo è convocata una assemblea generale di tutti gli interessati mercoledì 28 settembre al Magazzino 47, per valutare la situazione che nel frattempo si sarà creata, e per decidere come proseguire la lotta.
Qui sotto alcuni momenti filmati, in particolare la relazione sull'incontro con il dirigente dell'ufficio immigrazione, ed alcuni immagini del presidio.

 


 


 

giovedì 15 settembre 2011

Catto-fascisto-pagani in azione a Camignone

A Camignone la seconda festa dei popoli non è ancora cominciata, ma è gia cominciata l'azione di disturbo del locale referente della poltiglia di matrice appunto ebraico-cristiana, come da qualche anno è venuto di moda dire per vestire con una patina di legittimità storica le pulsioni più reazionarie che pullulano in giro per l'Europa. Che si tratti di un camignonese non pare esservi dubbio, vista la puntulità e la localizzano delle azioni di disturbo. Anzi, tutto fa pensare che non bisogna allontanrsi molto dal luogo della festa. Anzi, può darsi che abiti nel luogo geometrico centrale rispetto alla disseminazione fatta l'anno scorso di un volantino affisso a pali della luce, muri, alberi, nei dintorni della festa.
Quest'anno la poltiglia è stata cotta a puntino nel forno delle congreghe clerico-fasciste, ed ha partorito lo striscione che si vede qui sotto, fotografato questa mattina alle ore 9 e 52 minuti primi e 51 secondi sul cavalcavia che collega la zona dela festa ed il resto di Camignone con l'abitato di Valenzano.
Lo striscione è stato prontamente rimosso, pare "sua sponte", da digos e carabinieri, non prima che venisse fotografato da un volonteroso di passaggio.
Ciò che più sorprende è che la festa non ha propriamente una connotazione politica, essendo piuttosto una occasione di incontro promossa da realtà di base della zona, aperta a tutti per un incontro di popoli e di culture, e, in quanto tale contraria ad ogni forma di razzismo.
O è proprio questo che dà così fastidio? Chi opera con queste scarmucce rivendica direttamente il razzismo? 
La scritta recita: "Col tuo turbante vorresti comandare - decidere per me quale dio pregare

Riprende la lotta delle vittime della sanatoria-truffa

Continua la lotta contro la sanatoria truffa
A Brescia occupati gli uffici della Prefettura Questa mattina un centinaio di migranti hanno fatto un presidio alla Prefettura di Brescia arrivando anche ad occupare l'ufficio del dirigente.all' immigrazione. A due anni di distanza dalla presentazione delle domande per il permesso di soggiorno, dopo le sentenze del Consiglio di Stato e della Corte Europea, la Prefettura continua ad ostacolare il rilascio dei permessi di soggiorno ai migranti che ne hanno diritto.
E' una situazione intollerabile che non si può accettare in quanto risponde esclusivamente a scelte politiche del Ministero dell'interno e dell'amministrazione leghista e di destra della città con la copertura del Prefetto.
Così come stanno diventando intollerabili i ritardi nell'avvio dei procedimenti contro quegli imprenditori e intermediari senza scrupoli che hanno truffato migliaia di euro ai migranti per la sanatoria.
La lotta non si ferma, proseguirà nei prossimi giorni fino al rilascio dei permessi di soggiorno.
Brescia 14 settembre 2011
Associazione Diritti per Tutti
Presidio sopra e sotto la gru

martedì 13 settembre 2011

A camignone II festa dei popoli - festa antirazzista

La associazione multietnica Terre unite
e
la rete sociale e solidale
organizzano
la II festa dei popoli - festa antirazzista
16-17-18 SETTEMBRE
Area Feste Camignonissima
Via Matteotti (parco scuole elementari)
Camignone di Passirano (BS)
TUTTE LE SERE - BAR - CUCINA ITALOMAROCCHINA - APERITIVI - BANCHETTI ASSOCIAZIONI - MOSTRE - LIBRERIA - SPAZIO BAMBINI - COMMERCIO EQUO
PER INFO: ANNA 3351621969 LAURA 3341124649

Programma
VENERDÌ 16
CONCERTO CON: PICCOLA ORCHESTRA KARASCIÒ (FOLK CANTAUTORALE)
SABATO 17
ORE 17.00
ANIMAZIONE CON IL LUDOBUS DI ARCIRAGAZZI BRESCIA
ORE 17.30  
INCONTRO DIBATTITO:
-DA LAMPEDUSA A MONTECAMPIONE
L'EMERGENZA PROFUGHI TRA L'AFFARE DELL'ACCOGLIENZA E LA NEGAZIONE DEI DIRITTI
CONCERTO RAP
CON:
- ARTEIU
- VOZ PERDIDA
- FLOWCABULARY
- ITALIAN FARMER
DOMENICA 18
ORE 12.30
PRANZO A PRENOTAZIONE CUCINA ITALIANA E/O ETNICA
ORE 14.30
SVUOTACANTINE E GIOCHI GIÀ GIOCATI, LIBERO SCAMBIO PER TUTTE QUELLE COSE CHE NON USIAMO PIÙ
ORE 17.30 
APERITIVO + SFILATA RICICLATA ORGANIZZATA DAL BAZAR DI TERRE UNITE CONCERTO CON: I MALGHESETTI
ORE 22.30 
ESTRAZIONE LOTTERIA

Qui, o battendo sull'immagine sottostante, puoi scaricare il volantino della festa.

La scuola sempre più giù

Lunedì hanno riaperto le scuole d'Italia. Quasi 8 milioni di studenti tornano sui banchi. Ma cosa troveranno nelle loro aule? Di certo non una situazione rosea. Infatti mentre l'estate li faceva divertire la finanziaria di luglio del governo Berlusconi ha apportato altri tagli ad una scuola pubblica già provata dalla riforma-taglio Gelmini. Non se la passano di certo meglio i docenti e il personale scolastico. Abbiamo una marea di precari che rimarranno tali in quanto non vi è la vera volontà di integrarli nel tempo. Unito a questo abbiamo scuole fatiscenti e spesso non a norma di sicurezza. Gli istituti scolastici poi vedono i loro fondi decurtati dalla nuova ripartizione dei fondi previsti dalla legge 440/97, ripartizione che il 26 settembre sarà approvata dalla commissione cultura della Camera. Sostanzialmente il compito di questa legge era finanziare le attività progettuali delle scuole. Ma diciamo in verità che questa legge, pomposamente intitolata “Ripartizione del Fondo per l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi” è già quasi morta e sepolta. Infatti dai 10 mila euro per scuola (parliamo di scuole di medio-grandi dimensioni) si è passati a 3 mila euro e nel 2011 solo le scuole più “fortunate”, cioè più grandi, potranno avere 2000 euro; per le altre si scenderà sotto i 1000 euro, cioè poco più di un euro a studente: un'elemosina. Il fondo per l'innovazione tecnologica passa da 4 a 2 milioni di euro, quello per l'editoria da 2,5 a meno di 1 milione, per la valutazione degli apprendimenti – anche se il danno sarebbe poca cosa, trattandosi degli orrendi “Invalsi” voluti dal Ministero- si scende comunque da 5 a 1,3; per i programmi di formazione e aggiornamento si passa dagli 11,7 milioni del 2010 ai 7 di quest'anno. E dulcis in fundo, si fa per dire, i tagli più massicci: per l'attività didattica alle scuole toccheranno 12 milioni di euro. Si pensi che l'anno scorso erano 48 e nel 2001 addirittura 162. Alla luce di tutto ciò le scuole sono costrette a domandare aiuti alle famiglie per poter dare un buon servizio ai propri figli. Se andiamo avanti di questo passo dove arriveremo? In questo modo si vuole gettare fango su una scuola pubblica che ha sempre funzionato, sfornando cervelli che, a causa della nostra noncuranza in fatto di ricerca, emigrano all'estero. In questo modo si vogliono indirizzare le famiglie a mandare i propri figli verso le scuole private? Speriamo di no, ma abbiamo paura di sbagliarci visto che i fondi alle scuole paritarie non sono stati toccati ed anzi in alcuni casi sono aumentati. Aspettiamoci altre sorprese da questo governo, ma anche una risposta forte da parte di studenti, docenti e personale scolastico in toto.


Andrea Sciotti
Responsabile scuola e cultura Prc Brescia

domenica 11 settembre 2011

Comunicato stampa sul senegalese richiedente asilo picchiato a Monte Campione

La mala accoglienza

Il gravissimo episodio accaduto nella struttura recettiva di Monte Campione tra i profughi confinati a 1800 metri di altezza, ad ore di strada da qualsiasi centro abitato, porta allo scoperto in modo drammatico il livello di inadeguatezza, per non dire di vera inciviltà, con cui questo governo tratta le persone in fuga dai paesi della miseria e dei conflitti.
Non vale la pena di perdere troppo tempo nel sottolineare come, mentre l'intervento militare italiano in questi paesi viene giustificato solitamente con “ragioni umanitarie”, quando ci troviamo di fronte profughi in carne ed ossa che chiedono asilo politico, il trattamento inflitto non è molto distante dal chiusura in veri e propri “lager”.
Il caso del residence turistico di Monte Campione, dove appunto si trovano decine di richiedenti asilo asilo in attesa di conoscere la loro sorte sembrerebbe diverso, quasi una vacanza a spese dello Stato italiano. Ma l'isolamento, l'abbandono, la mancanza di contatti umani rende il soggiorno un inferno, ed è chiara la responsabilità della Stato, ed in particolare della Prefettura di Brescia, nel perdurare e nell'incancrenirsi di questa situazione.
Ora l'episodio del profugo con la testa e le costole fracassate fa sorgere molti dubbi sull'origine non accidentale, ma dolosa delle ferite, sempre che la condizione di ricattabilità di questo gruppo di profughi consenta una ricostruzione veritiera dell'accaduto.
Rifondazione Comunista, nel stigmatizzare le responsabilità politiche che stanno a monte di questa situazione, rinnova il suo impegno a promuovere iniziative che tengano alta l'attenzione a chiarire questo episodio, ed che contribuiscano ad evitare il prodursi di altre situazioni similari.
Partito della Rifondazione Comunista
Federazione di Brescia

9 settembre 2011

venerdì 9 settembre 2011

LE TENTANO TUTTE - NON FIRMARE IL "MATTARELLUM" DA DARE IN TESTA A RIFONDAZIONE COMUNISTA

 Riportiamo qui un documento interno del partito della Rifondazione Comunista, contrariamente alla nostra linea di pubblicare fondamentalmente cose"bresciane" perchè la sfacciataggine di certi personaggi sta superando ogni limite. Dopo aver strangolato il referendum elettorale "buono", ora si tenta di intruppare anche noi nel referendum-truffa che invece del "porcellum" ci darebbe in testa il "mattarellum", un sistema elettorale forse ancora peggiore, gabbando i cittadini con slogan ingannatori. Il testo che segue fa un po' di chiarezza: Rifondazione Comunista è decisamente CONTRO questo referendum-truffa

Ai/alle segretarie regionali e provinciali
del Partito della Rifondazione Comunista 
Roma, 9 settembre 2011

Care/i compagne/i,

com’è noto, è in corso la raccolta delle firme per l’abrogazione dell’attuale legge elettorale (il cosiddetto “porcellum”) e il ripristino di quella precedente (meglio nota come "mattarellum"). Sulla nostra contrarietà all’operazione voluta dai settori veltroniani del PD, cui si sono accodati poi l’area prodiana, SEL e IdV, non occorre tornare.
Già vi è stata inviata a tempo debito una comunicazione specifica e nei giorni scorsi è comparso un mio editoriale a tale proposito su Liberazione. Ne consegue che in ogni circostanza (dalle feste in corso, ai dibattiti pubblici, alle presenze sulla stampa o sulle emittenti) questa posizione va ribadita con forza, esplicitando il nostro dissenso.
Se questa posizione è nota al corpo del partito, qualche confusione può derivare dalle esternazioni recenti di Passigli che, com’è noto, è il presentatore dei quesiti referendari che si proponevano di modificare l’attuale legge elettorale per ripristinare un sistema proporzionale, che anche noi appoggiavamo.
I compagni giustamente vogliono capire se è necessario riprendere la raccolta delle firme su quei quesiti che a suo tempo fu sospesa, dopo che Passigli e la CGIL fecero marcia indietro.
La nostra opinione è che non sia opportuno riprendere la raccolta delle firme, per le seguenti ragioni:

1.    il rientro in campo di Passigli con la sua sollecitazione a riprendere la raccolta delle firme è palesemente strumentale ed è destinato ad alimentare confusione. Si noti che lo stesso Passigli, proprio in questi giorni, ha anche adombrato la possibilità di sostegni incrociati alla raccolta delle firme dei due referendum, con l’obiettivo stravagante di fare ognuno un passo indietro nel caso di approvazione di uno dei referendum, per favorire una legge di iniziativa parlamentare.

2.    Il disimpegno di Passigli a suo tempo ha fatto naufragare quell’iniziativa e dal punto di vista organizzativo tutto si è bloccato. Il solo recupero dei moduli è per molti versi impossibile. Esistono quindi difficoltà oggettive a proseguire una raccolta di firme che nei fatti praticamente non è iniziata.

3.    E’ scontato che, anche con uno sforzo straordinario del partito teso a stampare in tempi rapidissimi i moduli e a inoltrarli alle strutture locali, non vi sarebbe alcuna possibilità entro i tempi definiti di raccogliere le 5/600.000 firme necessarie ed è evidente che l’insuccesso alla fine sarebbe palese.

4.    Infine, ed è la motivazione decisiva, nell’attuale bagarre sull’iniziativa referendaria una nostra entrata in campo rischia di agevolare, anziché penalizzare l’iniziativa veltroniana. Molti cittadini, infatti, di fronte ad una nostra sollecitazione a firmare, seppure per il referendum Passigli, potrebbero facilmente sottoscrivere per errore quello pro-mattarellum, dato che negli uffici comunali i moduli di quest’ultimo sono stati distribuiti (a differenza di quelli del referendum da noi sostenuto) e che dal punto di vista della mobilitazione nella raccolta delle firme non vi sarebbe proporzione fra la nostra e la loro.

Per queste ragioni, quindi, è opportuno che la mobilitazione avvenga invece sul piano della comunicazione, esprimendo una critica esplicita all’iniziativa veltroniana, di SEL e dell’IdV.
Nel caso, non improbabile, che alla fine i sostenitori del mattarellum riuscissero a raccogliere le firme necessarie, resta in campo la possibilità, anche attraverso strutture di costituzionalisti, associazioni e quant’altro di agire affinché la Corte costituzionale non accolga quesiti referendari viziati da evidenti limiti dal punto di vista dell’ammissibilità e, infine, schierandosi contro, nel caso in cui il referendum superasse l’esame di ammissibilità.

Fraterni saluti

          Gianluigi Pegolo
         
      Segreteria nazionale
Responsabile Area Democrazia e Istituzioni