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giovedì 30 settembre 2010

Ricordando il Che - il 9 ottobre al cs 28 maggio di Rovato

Il prossimo 9 ottobre saranno passati 53 anni dalla morte di Che Guevara.
L'8 ottobre 1967 venne ferito e catturato da un reparto anti-guerriglia dell'esercito boliviano - assistito da forze speciali statunitensi costituite da agenti speciali della CIA - a La Higuera, nella provincia di Vallegrande (dipartimento di Santa Cruz). Il giorno successivo venne ucciso e mutilato ai polsi e caviglie nella scuola del villaggio. Il suo cadavere - dopo essere stato esposto al pubblico a Vallegrande - fu sepolto in un luogo segreto e ritrovato da una missione di antropologi forensi argentini e cubani, autorizzata dal governo boliviano di Sanchez de Lozada, nel 1997. Da allora i suoi resti si trovano nel Mausoleo di Santa Clara di Cuba (da Wikipedia).
Nel ricordo del Che al centro sociale 28 maggio di Rovato viene organizzata una serata che ci riporta alla situazione dei nostri giorni in Bolivia e non solo ...
Questo il programma completo:
CONTRO IL CAPITALISMO
BOLIVIA: UNA SPERANZA
la battaglia dell'acqua, la “nuova costituzione”, la nazionalizzazione degli idrocarburi, la conferenza mondiale su acqua e clima, il nuovo servizio sanitario
9 OTTOBRE 2010 DALLE 20.30
INCONTRO PUBBLICO
parteciperanno:
un cittadino boliviano di Cochabamba
Antolin Ayaviri Gomez - segretario del consolato della Bolivia
Antolin Ayaviri Gomez - segretario del consolato della Bolivia
Fabio Amato – responsabile esteri P.R.C.
Fabrizio Valli - movimento in difesa dell'acqua pubblica
Proiezione di filmati sulla "battaglia dell'acqua"
ricordando il Che
MUSICA BOLIVIANA CON IL GRUPPO
“SENDA NUEVA”
C.S. 28Maggio- Rovato-Via Europa n° 54
Aderiscono: Rifondazione Comunista - Sinistra Critica - Unione sindacale di base - COBAS - Associazione culturale "Altre voci" - Associazione "Diritti per tutti" - "Cerchio delle donne" di Rovato


Qui sotto il volantino da scaricare:




Un brano del gruppo boliviano "Senda nueva" (Sentiero nuovo) al termine della serata:






Questo il filmato proiettato, composto con vari materiali presenti sul web



Lancini da Adro sta perdendo l'Oscar

Il sindaco di Adro dalla fuga dignitosa alla capitolazione

Come profetizzato nel precedente post su Adro, il gradasso di cartone sta incassando una botta dietro l'altra. C'è da dire che come incassatore rimane un vero campione. Infatti, dopo aver fatto stampare il manifesto che strombazzava la riunione a porte chiuse, ed addirittura "segreta", ha avuto la faccia tosta di ringraziare il prefetto di Brescia, Narcisa Brassesco Pace, che in realtà lo ha costretto non solo ad aprire le porte della sala riunioni, ma anche ad ammettere le telecamere, che erano state il pretesto del rinvio di due giorni fa. Allora Lancini aveva scandito il suo diktat: "Non voglio le telecamere e non voglio macchine fotografiche. Anzi non voglio nessuna forma di registrazione".
Ieri sera, invece, si è accontentato di interdire bonariamente ai giornalisti di oltrepassare la linea immaginaria che unisce le due estremità del bancone a ferro di cavallo dove siedono i consiglieri, con il maresciallo dei carabinieri che si faceva sentire a dire a voce discretamente alta che le sedute del consiglio sono aperte al pubblico per legge.

Il boccone succulento del consiglio era il mutuo di un milione trecento sessanta mila (1.360.000) euro che Lancini ha deciso di accendere per ... ricomprare un quinto degli edifici scolastici che, tempo un anno o poco più, aveva venduto agli impreditori per la nota speculazione edilizia che sta dietro alla costruzione del nuovo plesso scolastico di via Nigoline. Secondo alcuni l'analisti questo mutuo servirebbe solo a soccorrere gli imprenditori amici di Lancini, che sarebbero in gravi difficoltà finanziarie, senza che il comune abbia nessuna necessità di acquisire volumi edificabili. La necessità sbandierata dal sindaco di costruier alloggi per anziani non sarebbe altro che la classica foglia di fico messa lì a coprire le vergogne. In separata sede qualcuno avanza l'ipotesi che in realtà si tratterebbe di una prodigiosa moltiplicazione dei pani e dei pesci, alla base della quale ci sarebbe la lievitazione delle cubature edificabili ricavabili dalla rigenerazione dei vecchi edifici, abbandonati in favore del nuovo polo scolastico. Si parla di 190 appartamenti che sarebbero diventati 240. Una escrescenza di più del quinto di volume edificabile che il comune "ricompra" dagli speculatori edilizi.
Si tratterebbe in parole povere di una ennesima riedizione della tecnica chiamata "scandalo della Banca romana", inventata da "Roma ladrona" verso il 1880. Una tecnica di "creazione di valore dal nulla", da far invidia al "capitalismo cognitivo" su cui si teorizza ai nostri tempi.
Nel nostro caso potrebbe trattarsi di questo: il comune ha bisogno di sei milioni per il nuovo plesso scolastico (arrotondiamo per comodità). Dove li trova? Vendendo per sei milioni i vecchi edifici in centro paese ad un gruppo di imprenditori (locali? il sindaco giura di sì, ma dietro questi giri si sa di casi in cui siè infilata gente poco raccomandabile). Edificabilità pari a 190 appartamenti, diciamo. Poniamo ora che nei pori e nelle clausole del contratto l'edificabilità venga portata a 240 appartamenti. Il valore dell'"asset", del bene acquistato dagli speculatori sarebbe aumentato di altrettanto, cioè sarebbe ora in realtà di 7 milioni e mezzo abbondanti, con una "creazione di valore" di oltre un milione e mezzo. A questo punto il comune "ricompra" (o "trattiene per sè", perchè gli è venuta sete, come ha spiegato il Sindaco) il venti per cento dei VOLUMI INIZIALI. Siamo al milione trecento sessanta mila di cui si parla realmente, fuori di ogni fantasia, nel caso di Adro. Cioè esattamente il venti per cento (che significa poi un quinto) degli abbondanti sei milioni reali pagati dagli imprenditori-speculatori. Ma il valore reale di quello che avevano acquistato sarebbe diventato ora di sette milioni e mezzo. Risultato finale di tutto il giro è che agli speculatori rimarrebbe intero, anzi, abbondante, il valore acquistato di sei miliardi e rotti, e più il miliardo e trecento sessanta milioni di denaro fresco che il comune di Adro si è graziosamente premurato di procurargli, caricandosi di un mutuo presso una banca accondiscente.
Se le cose stessero così, è chiaro che si tratterebbe di una pura truffa, a cui la magistratura potrebbe dare per lo meno una occhiata. Tutto sta nel verificare se davvero c'è stata o potrebbe esserci questa lievitazione dei volumi fabbricabili.
Comunque, quel che è certo è quanto ha detto esplicitamente anche il Lancini: agli imprenditori-speculatori non è stato dato tutto quello che gli era stato promesso, perchè a lui Lancini, auto identificatosi con il Comune, "è venuta sete" - e a questo punto del suo discorso, con perfetta mossa da commedia all'italiana, l'Oscar padano beve dal bicchiere che ha in mano. Come attore è sicuramente un asso!


martedì 28 settembre 2010

Brescia - la protesta per i permessi

Ormai è una frana irrefrenabile, e il punto di cedimento, come è logico, è il segmento più debole: gli extracomunitari. Mentre la follia, poco elogiabile, spinge chi ci governa a dichiarare un giorno sì e l'altro pure che in sostanza siamo fuori dalla crisi, è già cominciata la deflagrazione dei problemi sociali: dal cibo negato ai bambini nelle mense scolastiche perchè i loro genitori non hanno i soldi per pagare, agli sfratti, all'esplosione del problema dei permessi di soggiorno. Su centinaia di migliaia di persone incombe il carattere persecutorio delle leggi sulla immigrazione, acuito dalla loro farraginosità e dalla loro contradditorietà, che produce una giurisprudenza diversificata e multicolore a tutti i livelli della giustizia amministrativa; ed insieme a questo incombono i tempi biblici delle procedure, che non garantiscono anche a chi ha prodotto tutta la documentazione ed ha pagato tutto il pagabile (si può arrivare a diverse migliaia di euro, senza contare eventuali spese per "oliature" delle pratiche che possono finire nelle tasche di chi a vario titolo può farle avanzare più velocemente) di avere l'agognato permesso di soggiorno. Ed oggi 28 settembre questa situazione insostenibile ha prodotto una iniziativa spontanea da parte di chi si trova in questa situazione insostenibile. Un nutrito gruppo di "innominabili", di "irregolari" in attesa del permesso di soggiorno è sceso in strada, si è presentato davanti alla Prefettura, si è mosso per le vie del centro cittadino per approdare davanti ad una ex caserma in disuso, in parte utilizzata per altri scopi. In particolare qui ha sede l'ufficio della Prefettura dedicato al rilascio dei permessi. E qui, nei giardinetti che accompagnano il tratto del ring cittadino a nord di piazza Garibaldi, i manifestanti hanno posto il loro "campo base", montando alcune tende. La situazione è fluida, non è chario se se e fino a che punto la questura è disposta a tollerare questa forma di protesta.
Qui sotto alcune immagini del "campo".

La dignitosa fuga del sindaco di Adro

In una sala gremita di giornalisti, telecamere, flash, il sindaco di Adro ha tentato inutilmente di imporre la sua legge padanica: qui comando io, questa è casa mia, fuori le telecamere e le macchine fotografiche, non voglio registrazioni, ecc., applaudito da una claque per la verità piuttosto striminzita, anche se molto chiassosa.
Alla fine, quando i suoi fans avevano già pronosticato la ritirata dei giornalisti con le pive nel sacco, la clamorosa fuga dell'eroe dell'elica a sei punte, fuga mascherata dalla preoccupazione di non provocare scontri incontrollati: consiglio comunale rinviato al giorno successivo in seduta segreta!
Ma i suoi fans sembravano insoddisfatti: il mito di cartone si sta sgretolando?

lunedì 27 settembre 2010

Adro - esposto di Rifondazione Comunista al prefetto di Brescia

Depositato l'esposto al Prefetto
da parte della Federazione di Brescia del Partito della Rifondazione Comunista


OGGETTO: richiesta di sopralluogo ed intervento per la rimozione di nome e simboli illegittimamente apposti al plesso scolastico statale sito nel Comune di Adro (BS) alla Via Nigoline.

"...chiediamo, pertanto, alla Prefettura, dunque, allo Stato e, pertanto, alla nostra Repubblica un intervento immediato, forte e chiaro, nel nome della legalità e del rispetto delle regole democratiche affinchè - nelle forme e nei modi previsti dalla legge e nell'ambito delle competenze attribuite alla S.V. - possa essere disposto un sopralluogo con documentazione e verbalizzazione delle operazioni e delle attività svolte e, conseguentemente, affinchè venga inibito l'uso della denominazione "Polo Scolastico Gianfranco Miglio" perché illegittimamente attribuito e venga, altresì, disposta d'imperio la rimozione, a spese degli Amministratori responsabili, di tutti i simboli e le etichettature, comunque denominate, recanti rappresentazioni di tendenza ovvero di orientamento ideologico..."

leggi tutto




Intanto questa sera lunedì 27 settembre ore 20.00 ad Adro c'è il consiglio comunale che si annuncia piuttosto caldo. Chi legge e può venirci è pregato di esserci. Venendo da Brescia il comune è DOPO il paese, nello storico e caratteristico palazzo Bargnani-Dandolo.

sabato 25 settembre 2010

Manifestazione a Ponteranica (Bergamo) - foto e filmati

Il 25 settembre 2010 si è svolta a Ponteranica (bg) una bella e sentita manifestazione in ricordo di Peppino Impastato giovane comunista siciliano ucciso a Cinisi (pa) dalla mafia l'8 maggio 1978 .Un anno fa la giunta leghista di Ponteranica aveva rimosso la targa dalla biblioteca comunale intitolata a Peppino Impastato creando un notevole sdegno a livello nazionale e di conseguenza ci fu una grande manifestazione di protesta , dopo un anno la targa non è stata messa al suo posto, e Ponteranica è diventato un appuntamento annuale contro la mafia contro tutte le forme di razzismo e di xenofobia incarnate dall'arroganza leghista. Qui sotto le immagini della manifestazione.




L'intervento di Giovanni Impastato, fratello di Peppino

Autore: Paolo Clemenza


Umberto Santino fondatore del centro di documentazione antimafia, ricorda con grande emozione la figura di Peppino Impastato,racconta il percorso per ricostruire la verità, che era stata volutamente depistata per distruggere la trasparente figura politica di Peppino . Non mancano i riferimenti della situazione politica attuale


Autore: Paolo Clemenza


Gaspare D'Angelo insegna inglese in una scuola media superiore di Bergamo, è impegnato socialmente e politicamente fin dagli anni 70, e da diversi anni è impegnato nell'antimafia , ultimamente ha dato vita a casa memoria Peppino e Felicia Impastato a Bergamo .Ringrazia ironicamente con la sua calorosità tipicamente siciliana il sindaco di Ponteranica il sig Aldegani perché dopo un anno siamo tutti quì...

Autore: Paolo Clemenza

martedì 21 settembre 2010

Prenotarsi per il 16 ottobre a Roma

La federazione di Brescia del partito della Rifondazione Comunista aderisce alla manifestazione «Sì ai diritti, no ai ricatti. Il lavoro è un bene comune» indetta dalla FIOM per il 16 ottobre a Roma. Vogliamo marcare la nostra presenza come partito organizzando in proprio un pullman che partirà dal piazzale della IVECO alle ore 5.00. La federazione chiede un contributo di 20 euro, impegnandosi a coprire con propri fondi la differenza di costo.
Per prenotare telefonare in federazione al 3456528718.


Qui sotto il loro bel volantino del regionale di Rifondazione comunista.

lunedì 20 settembre 2010

Brescia - Ripresa del presidio dei lavoratori dell'Ideal Standard

Riparte il presidio davanti all’Ideal Standard di via Milano a Brescia. I lavoratori hanno deciso di attuare questa forma di protesta dopo che i punti dell’accordo stipulato per risolvere la loro situazione non sono stati rispettati. Infatti circa la metà dei lavoratori si trovano ancora senza una prospettiva lavorativa. Nel video sono esplicitate con chiarezza le ragioni dei lavoratori. Chi vuol documentarsi sui passaggi precedenti della vertenza può digitare "Ideal standard" nell'occhiello di ricerca interna a questo blog posto in alto a sinistra dello schermo.



Qui sotto invece l'intervista ai lavoratori dell'Ideal Standard a cura della commissione lavoro della federazione di Brescia di Rifondazione Comunista:

Intervistatore Leonardo Baratto
Autore del filmato Paolo Clemenza

sabato 18 settembre 2010

Sabato intenso in Franciacorta

Mentre, ancora freschi della bella manifestazione contro l'occupazione secessionista della scuola fatta dalla Lega, ci raggiunge la bella notizia che è una realtà l'ingiunzione al sindaco di Adro di rimuovere i simboli della Lega dal nuovo polo scolastico, dobbiamo segnalare un increscioso episodio alla "Festa dei popoli" - "Festa antirazzista" di Camignone.
Questa notte, come culmine di una serie di "dispetti" piuttosto pesanti i criminali si sono firmati. Ma andiamo con ordine. Un paio di settimane fa gli organizzatori della festa antirazzista avevano posto sul cavalcavia che precede il restringimento della strada per la Valcamonica con il passaggio da due ad una corsia - un punto strategico, che precede immediatamente l'uscita per Camignone - lo striscione che annunciava la festa, come fanno sempre anche gli organizzatori di "Camignonissima". Lo striscione è durato un giorno, dopo di che è stato asportato da "mani ignote". La settimana scorsa un altro striscione è stato esposto nella zona della festa, in pieno "centro" di Camignone. E' durato due giorni. A festa partita, qualcuno ha provveduto sistematicamente ad asportare la segnaletica provvisaria che doveva guidare i visitatori verso la festa. Cose "normali", già successe all'inizio del mese alla festa di Rifondazione comunista di Ospitaletto.
La novità di questa notte è stata la "firma". Con una lavoro accurato - che fa venire in mente il pupazzo dello scorso anno lasciato alla festa antifascista di Cazzago San Martino - i dintorni della festa sono stati tappezzati con una decina di volantini, cellofanati e sigillati, e firmati "Autonomi nazionalisti" e "anti antifa".
La cosa genera un certo stupore, per la diretta omologazione che questi figuri fanno tra razzismo e fascismo. Ovviamente il vaso comunicante tra razzismo e fascismo è poderoso; ma rimane sorprendente che ad infastidire una festa "antirazzista" e "dei popoli" si presenti un gruppo, del resto quasi sconosciuto e poco definibile anche se si guarda su internet, che si dichiara puramente e semplicemente "anti antifa", attribuendosi quindi da solo la doppia qualifica di Razzista e Fascista.

Qui sotto il loro bel volantino. Da segnalare la chicca del "TE' COMPRESO". E se a uno piace il tè?



La festa si trova facilissimamente: alla restrizione della strada della Valcamonica da due a una carreggiata uscire subito. Al semaforo prendere subito a sinistra. In fondo al rettineo di 200 metri c'è la festa (dietro alla scuola elementare).

venerdì 17 settembre 2010

A Camignone festa dei popoli fino a domenica 19 settembre

E' cominciata ieri sera giovedì 16 e finirà domenica 19 la XI festa dei popoli organizzata quest'anno da una nutrita serie di realtà di base e di lista alternative della Francicorta.
Per arrivare: superstrada Brescia-Iseo uscita Camignone. Al semaforo girare a sinistra. La festa è in fondo al rettilineo di 200 metri, a sinistra.
Questo il nutrito programma:

GIOVEDì 16 SETTEMBRE
ore 21.00 concerto antirazzista - gruppi bresciani portano la loro testimonianza contro il razzismo

VENERDI 17 SETTEMBRE
ore 20.00 incontro "Vita quotidiana di un non comune cittadino bresciano" sulla situazione dei Rom e Sinti Bresciani
...
ore 21.00 concerto musica dalla tradizione romanì

SABATO 18 SETTEMBRE
ore 17.45 conferenza "Fra razzismo e culture: il pensiero razzista contemporaneo" con Alberrto Burgio (docente università di Bologna e saggista)

ore 21.00 serata rap con
Voz Perdida da Brescia
KIAVE + DongoCò da Roma

DOMENICA 19 SETTEMBRE
ore 12.30 pranzo cucina argentina (su prenotazione)

dalle ore 14.00 svuotacantine e giochi già giocati
libero scambio e vendita di usato

ore 15.00 incontro con i giovani di seconda generazione

ore 17.00 animazione per bambini a cura di Arciragazzi

ore 20.00 presentazione del libro "Oltremare: appunti di viaggio fra Italia e Sudamerica" con l'autore Angel Galzerano

ore 21.00 concerto Angel Luis Galzerano Quartet

Tutte le sere bar e cucina italo - marocchina e tanto altro


Qui sotto puoi scaricare la locandina

giovedì 16 settembre 2010

Continua l'emergenza sfratti

Martedì sera 14 settembre un gruppo di persone sotto sfratto e di militanti del movimento contro gli sfratti ha dato vita ad un presidio davanti alla sede della prefettura di Brescia che ha sede nello storico palazzo del Broletto. Il prefetto ha ricevuto una delegazione dei manifestanti prendendo precisi impegni su iniziative da prendere per ovviare ai disagi più insopportabili derivanti dalla applicazione crudele del principio della proprietà privata, indipendentemente dalla gravità delle condizioni vitali delle vittime. Tenendo conto di questi impegni in tarda serata il presidio è stato tolto. Qui sotto alcune immagini rudimentali del presidio.

lunedì 13 settembre 2010

Ridendo e scherzando verso la tragedia

Da alcuni mesi sembra che la Lega si sia lanciata in un forcing sfrenato per raggiungere i suoi obbiettivi che, Statuto leghista alla mano, vedono come scopo finale la dissoluzione dello stato italiano, secondo il collaudato modello Jugoslavo.

In questo quadro va forse inserito il tentativo di Fini di mettersi di traverso, in ossequio non tanto ai “valori” della patria in pericolo, quanto di quei settori del capitalismo italiano che ritengono ancora necessario un supporto dello stato per non passare del tutto al rango di colonia economica della Germania e della Francia, ma anche della Russia e della Libia, oltre che essere politicamente e militarmente succube degli Stati Uniti.

Protagonisti di questo forcing in terra bresciana sono episodi come quello dello “White Christmas” a Coccaglio, della negazione della mensa ai bambini poveri ad Adro, della negazione delle piazze ai partiti democratici ed antifascisti a Montichiari, e tutti gli altri che abbiamo puntualmente segnalato e documentato su questo blog.

Ultimamente, a rendere ancor più incandescente la situazione, si è inserita l'emergenza sfratti, le cui vittime sono principalmente famiglie di immigrati con figli piccoli, ridotte alla morosità incolpevole a causa della crisi. In realtà gli “italiani” colpiti da ingiunzione di sfratto sono quasi altrettanto numerosi; ma, stando alle emergenze segnalate, davvero drammatiche per molti immigrati, sembrerebbe che gli italiani godano comunque di un supporto reale che evita di giungere a situazioni estreme.

Naturalmente alla Lega non sembra vero di ficcarsi in un piatto così ricco di umori viscerali come quello dello casa, lucrando fino in fondo sul risentimento e sui più primordiali istinti radicati nei bisogni primari, per scatenare contro gli immigrati tutta l'aggressività che si accumula nei “nativi” vittime della crisi economica che prosegue imperterrita il suo corso. Ecco come si spiega l'operato di un sindaco come quello di Gussago, che pare avere “imposto” addirittura al prefetto gli spettacolari interventi di sgombero violento fatti ad opera di carabinieri in assetto antisommossa (parecchie decine in entrambe le circostanze), tanto da indurre i cittadini gussaghesi a chiedersi che cosa stesse succedendo, di quale crimine efferato si trattasse. Invece si trattava solo dello sfratto di una madre con figli piccoli terrorizzati.

Ma l'ultimo episodio, pur apparentemente minore, quasi una comica da operetta, supera in gravità sul piano politico ed istituzionale tutti gli altri che lo hanno preceduto. Protagonista ancora una volta il sindaco di Adro, un personaggio incredibile, se non fosse del tutto vero. Egli sul piano simbolico, che poi diventa la rappresentazione condensata di eventi del tutto concreti, ha compiuto un passo dal significato inequivoco: il nuovo plesso scolastico onnicomprensivo del paese, dietro il quale già ci sta una storia non del tutto limpida, simbolicamente e per le dichiarazioni esplicite del sindaco, territorio non appartenente allo stato italiano. Per lui quella scuola non è “di tutti”, ma la “nostra”. E che cosa intenda Oscar Lancini per “scuola nostra”, lo dice il logo della Lega (il cosiddetto “Sole delle Alpi”) sparso dappertutto: dalle bandierine agitate dai bambini, come una volte si faceva con la bandiera italiana, alle porte ed alle parete ornate con lo stesso simbolo, alla collocazione sul tetto – dicono i testimoni – di un "Grande Sole" visibile dall'alto della collina.

Ora tutto questo è chiaramente fuorilegge. Se una cosa simile dovesse passare, ciò significherebbe che lo stato italiano non esiste più: di fatto esisterebbe lo stato padano.

Davvero si vuole arrivare a questo?

venerdì 10 settembre 2010

A Brescia Centro Storico: festa in strada contro la crisi

CONTRO LA CRISI !
contro la manovra economica di Tremonti e Berlusconi:
nessun sacrificio per gli speculatori,
pagano studenti, lavoratori, pensionati
riprendiamoci la città
Sabato 18 Settembre dalle 18.00
Via Flli Bandiera / Casa del Popolo
h 19/19.30
D. Albini (Sin Arc), A. Peluchetti (PRC)
La Giunta Paroli: politiche contro la Città
h 20.00 BLUESVILLE

Sabato 25 Settembre dalle 18.00
Via Battaglie / Bar Battaglie
h 19/19.30
L. Pedrazzani (CGIL), R. Miccoli (Radio Onda d’Urto)
Crisi economica e Governo Berlusconi: pagano i lavoratori
h 20.00 IMPRESE FAG

due giornate di festa in strada per chi resiste:
musica dal vivo, gastronomia popolare, interventi contro la crisi,
per salutare l’estate e prepararci
alle lotte d’autunno
PRC Circolo Dall’Angelo-Ghetti / PdCI Brescia

scarica qui la locandina

Festa Ospitaletto 3-4-5 settembre I numeri estratti della sottoscrizione a premi

TV Panasonic TX-L26C107 viera ( con digitale terrestre)

3420

Copriletto matrimoniale dupleface con cuscini in seta (lavorato artigianalmente)

3351

fotocamera digitale Samsung ES65 10

3272

cellulare Samsung GT-S5230

303

Montain-bike donna

1343

Buono 2 persone ristorante “ Aquila d’oro” – Ospitaletto

3834

Buono 2 persone ristorante “ Aquila d’oro” – Ospitaletto

2208

Buono 2 persone ristorante “ Aquila d’oro” – Ospitaletto

3418

Buono 2 persone ristorante “ Osteria da Cico” – Brione

203

10°

bistecchiera Imetec “ dolcevita”

77

11°

Ferro da stiro Imetec “ Titanox” 2200 watt

243

12°

Barbecue da campeggio

3228

13°

Coppia orologi da polso

1347

14°

Coppia orologi da polso

421

15°

Coppia orologi da polso

3898

16°

Coppia orologi da polso

79