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mercoledì 30 giugno 2010

Pomigliano non si piega


Nonostante i ricatti, la pressione unanime dei padroni, della stampa, di quasi tutti i partiti, dei sindacati "collaborazionisti", la maggioranza degli operai di Pomigliano si è rifiutata di soggiacere al diktat della FIAT, come viene ribadito dal comunicato del circolo PRC FIAT Auto Avio di Pomigliano.
Accogliendo il loro invito, Rifondazione Comunista di Brescia si impegna a diffondere l'appello dei compagni riprodotto qui a fianco (battere qui o sulla immagine per scaricare il file pdf). Dopo il volantinaggio del 22 giugno, giorno del referendum-truffa, molto ben accolto dagli operai della OM, proseguiremo con altri volantinaggi ed altre iniziative di sostegno alla resistenza operaia contro il tentativo di approfittare della crisi per peggiorare drasticamente le condizioni di vita della classe operaia e di gran parte della popolazione.

martedì 22 giugno 2010

Ad Azzano Mella iniziati gli sgomberi di forza per sfratto

Un operaio saldatore della Stefana residente ad Azzano Mella, licenziato per la crisi, è stati sfrattato oggi 22 giugno dai carabinieri di Bagnolo Mella e di Verolanuova accorsi in forze (si parla di cinque camionette). Dodici persone che facevano contrasto allo sfratto sono state fermate, fra cui una, minacciata di arresto immediato presso la caserma di Bagnolo, è stata poi rilasciata.
Nella piazza del Comune di Azzano è stata montata una tenda, e si sta tentando una mediazione col sindaco.


Al momento dello scioglimento del presidio la situazione sembra tamponata, con con il reperimento di una soluzione almeno temporanea.
Sopra:foto sul presidio
Sotto:filmato davanti al "municipium" di Azzano Mella

Da Pomigliano a Brescia?


La Fiat è all'attacco. Dopo la marcia dei quarantamila (in realtà 15.000) che nel 1980 chiuse definitivamente la partita a Torino (ed in Italia)rispetto al ciclo delle lotte operaie (e studentesche) nate nel '68, ora la Fiat tenta lo sfondamento generale sul fronte del lavoro e dei diritti, facendo bordone a Berlusconi che è all'attacco generalizzato della Costituzione, con la cancellazione anche formale del significato sociale e "generale" che anche le imprese private dovrebbero conservare, in base all'articolo 41 della Carta Fondamentale della Repubblica italiana.
Partendo dal miraggio del ritorno in Italia della fabbricazione della Panda (ahimè per i polacchi, che a suo tempo avevano accolto la Fiat come il nuovo messia), la Fiat va all'attacco dei diritti di base. Oggi stesso, 22 giugno, giorno del referendum-truffa a Pomigliano, Rifondazione Comunista ha volantinato davanti ai cancelli della Fiat-Iveco. A lato il testo del volantino.

venerdì 18 giugno 2010

Montichiari sabato 19 giugno ore 16.30 - manifestazione contro la Giunta fascistoide


Nella insana staffetta che le amministrazioni lego-fasciste della provincia di Brescia hanno messo in piedi per giungere al traguardo del razzismo istituzionale compiuto, e dove ogni partecipante si ingegna per battere chi lo ha preceduto nel fare la sparata più grossa - ahimè, che fine distorta ha fatto lo slogan più accattivante del '68 "la fantasia al potere" -, è suonata l'ora di Montichiari.
Per la verità l'ora di Montichiari è suonata da un pezzo, e già vi è stata una mobilitazione il primo maggio e sabato 12 giugno davanti alla prefettura.
Domani, sabato 19 giugno, alle ore 16.30, si replica, con una manifestazione davanti al Municipio di Montichiari. Il duo Zanola-Rosa è recidivo, fino al punto da lasciare lettera morta, sembra, perfin le sentenze della magistratura. Dicono le vittime dei soprusi che in comune si sprecano le affermazioni esplicite della volontà della Amministrazione di umiliare e scacciare chi non è "autoctono", fino al caso della donna alla quale è stato rotto un braccio - ma, dice il razzista, il braccio rotto è la prova che quel braccio ha fatto resistenza al pubblico ufficiale, sennò come faceva a rompersi?.
La novità politica sembrerrebbe essere quella della adesione ufficiale alla manifestazione, promossa dal Coordinamento antirazzista di Montichiari, anche dei "partiti istituzionali", Partito Democratica ed Italia dei Valori, che firmano insieme a Rifondazione Comunista il volantino qui a fianco. Che sia il segno che anche PD e IdV si stanno rendendo conto che ogni livello di guardia è stato superato, e che si possono fare iniziative insieme al "movimento"?
Ed il "movimento" sarà disposto ad accettare questa novità, o prevarranno le esclusioni pregiudiziali, magari giustificate con i timori non del tutto peregrini di strumentalizzazione da parte dei "partiti"?
Chi vivrà vedrà.

mercoledì 16 giugno 2010

La presentazione del libro di Ferrero ed attivo del giorno 11 giugno

Riprendiamo l'articolo di Bresciaoggi

L’ANALISI. Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista ha presentato il suo libro «Quel che il futuro dirà di noi» da Rinascita

«Democrazia in crisi ma richiesta dai cittadini»

Thomas Bendinelli

«La scena politica italiana è molto condizionata dal bipolarismo che riduce gli spazi di chi non si allea»

  • Domenica 13 Giugno 2010
  • CRONACA,
  • pagina 12
L’ex ministro Paolo Ferrero «Quel che il futuro dirà di noi». Già nel titolo del libro del segretario di Rifondazione comunista Paolo ferrero si comprendono i termini del problema. La sinistra parlamentare è scomparsa, «dissolta» scrive ferrero, e si tratta di capirne le cause, auspica, soprattutto, di provare a costruire un percorso e pratiche per fare in modo che torni a contare in futuro.
Nel libro - edito da «Derive & Approdi» e presentato alla libreria Rinascita - ferrero parte dalla necessità che la sinistra sia in grado di ricostruire autonomia politica e culturale. Il che significa «essere in grado di litigare con la destra politica, ma anche con i poteri forti». Messa in battuta, non c’è solo Silvio Berlusconi, c’è anche l’amministratore della Fiat Marchionne.
ferrero parte da una premessa, ovvero dal fatto che che «la vittoria dell’avversario di classe» non è una parentesi, è qualcosa che va indietro nel tempo. Per ferrero, ex operaio Fiat, almeno dai primissimi anni Ottanta. Il tratto comune di questa sconfitta è dato dalla riduzione delle politiche di welfare e del potere d’acquisto dei salari.
SULL’ANALISI della sconfitta il leader di Rifondazione è netto: il liberismo è stato in grado di dare una risposta devastante al ciclo di lotte degli anni Settanta. I temi della libertà dell’individuo e del lavoro non vincolato alla catena, così come le istanze del movimento delle donne, sono stati «inglobati e mercificati».
La questione per ferrero è come riappropriarsi di questi valori. Sulla democrazia: «È in crisi, ma c’è grande richiesta - afferma -. Dobbiamo dare efficacia alla democrazia nelle scelte economiche». Sull’esplosione dell’individuo: «È un dato positivo - osserva -. Il comunismo, come diceva Marx, è l’individuo realizzato». L’alternativa non è tra collettività e individuo, ma su come «il pubblico», inteso come spazio non mercificato, sia in grado riconoscere l’individuo. Sulla crisi economica: «Va bene la critica alla manovra - rileva Ferreo -, ma non ci si può limitare, come dice il segretario della Cgil Epifani, a chiedere politiche per lo sviluppo perchè c’è il tema dell’ambiente».
ferrero invita a non usare il termine decrescita, che pure è in atto anche se non volontaria, ma quello di «demercificazione», concetto che riguarda l’affrancamento dalle merci e da un certo modello di consumo ma immagina anche relazioni e attività che nel Pil non troveranno mai spazio.
Nella sua analisi la situazione politica italiana. Convinto dell’impossibilità di alleanze sui temi delle politica economica con un centrosinistra subalterno alle logiche del liberismo, il leader di Rifondazione apre ad alleanze che abbiano come presupposto la difesa della Costituzione e la modifica della legge elettorale. «Fino a quando ci sarà il bipolarismo gli spazi saranno ridotti - afferma -. Se in Germania la Linke è arrivata al 12 per cento è anche perché ha potuto presentarsi alle elezioni con una propria identità». In Italia invece c’è la logica per cui o ci si allea con Mastella o si sta da soli e ci si condanna all’inutilità. «Anche a destra - osserva - c’è un’area moderata che ha diritto di esprimere il proprio voto senza ritrovarsi alleato di Borghezio».

Al termine della presentazione Paolo Ferrero e la delegazione di Rifondazione Comunista si sono recati al presidio indetto in piazza Rovetta dalla associazione di amicizia Italia-Palestina ed hanno espresso la loro solidarietà alla causa palestinese.





Alla sera infine un partecipato e serrato dibattito col segretario nazionale presso la sede della Federazione.
Qui sotto alcune immagini scattate dal compagno Leonardo Baratto.

Infine qui sotto il passaggio relativo alla proposta di "alleanza col diavolo" per sconfiggere il disegno eversivo di Berlusconi e battere il bipolarismo durante la presentazione del libro a Rinascita:

mercoledì 9 giugno 2010

No alla barbarie galoppante - presidio a Montichiari giovedì 10 giugno ore 18 piazza del comune

Ieri Emilia si è recata in comune per chiedere delucidazioni sulla residenza del fratello, ma qui come sempre è stata trattata con poco rispetto. Le hanno detto che il vicesindaco non riceveva, nonostante abbia ricevuto tutte le persone prima di emilia. Emilia si è seduta, e ha aspettato, dicendo che il vicesindaco doveva riceverla visto che aveva ricevuto tutti. Ad un tratto sono intervenuti i solerti vigili di Montichiari che in un delirio di onnipotenza hanno deciso che emilia andava portata in centrale. Uscita dal comune emilia si è rifiutata di salire sulla gazzella se prima non le dicevano di cosa era accusata. Nel tentativo di caricarla in macchina un vigile l'ha scaraventata a terra e ammanettata, torcendole un braccio. Emilia è stata trattenuta ore nella postazione dei vigili, senza poter ricevere cure, e quando è stata fatta visitare, i dottori le hanno ingessato il braccio. Riportata in caserma è stata trattenuta ancora in una stanza chiusa a chiave, senza acqua ne cibo. Si è rifiutata di firmare tutte le carte che i vigili volevano obbligarla a firmare, ed infine è stata rilasciata con una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale. E il gesso al braccio. Emilia è parte attiva delle mobilitazioni antirazziste che stanno attraversando Montichiari in questi tempi. Giovedi 10 giugno dalle ore 18 alla piazza del comune di Montichiari il coordinamento antirazzista di Montichiari chiama alla mobilitazione. Presidio per portare solidarietà ad Emilia e dire basta a politiche razziste e abusi di potere ai danni dei migranti.

martedì 8 giugno 2010

11 giugno 2010 - due appuntamenti con Paolo Ferrero

Ore 17.30
Quel che il futuro dirà di noi
Idee per uscire dal capitalismo in crisi e dalla seconda Repubblica
di
Paolo Ferrero
Venerdì 11 giugno 2010
ore 17.30
presso la sede della libreria in via Calzavellia, 26
Brescia
Introduce
Fiorenzo Bertocchi – Segretario Provinciale della Federazione di Rifondazione
Comunista di Brescia
a seguire
intervista – dibattito con l'autore
conduce
Daniele Piacentini – Giornalista

Ore 20.45
ATTIVO CON
PAOLO FERRERO
APERTO A TUTTI GLI ISCRITTI E SIMPATIZZANTI
venerdì 11 giugno 2010
ORE 20:45
Federazione Prc di Brescia
via Cassala 34 – angolo via Eritrea, Brescia