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mercoledì 28 settembre 2016

Anche i residenti temporaneamente all'estero potranno votare il 4 dicembre

Il pinocchio toscano sta usando tutte le armi per ribaltare il risultato del referendum. Perciò è importante usare tutte le opportunità offerte dalla legge per impedirgli di portare a buon fine sul fronte italiano l'attacco che sta portando alle basi democratiche rappresentate da quel che resta della nostra legge fondamentale.Certamente il governo giocherà fino in fondo la carta del voto degli italiani all'estero, dove è già stata inviata in "missione di stato" la "madonna pellegrina". È dunque importante che anche noi ci attiviamo, ed attiviamo tutti i nostri conoscenti:

che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento della medesima consultazione elettorale, nonché ai familiari con loro conviventi.
La citazione è tratta dal testo della circolare del ministero dell'interno emanata oggi 28 settembre 2016. (http://elezioni.interno.it/circolari.html )

Alcune indicazioni essenziali della circolare sono riportate qui di seguito:
La legge prevede che l’opzione per il voto per corrispondenza pervenga direttamente al comune d’iscrizione nelle liste elettorali entro i dieci giorni successivi alla data di pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali, con possibilità di revoca entro lo stesso termine (comma 2 del suddetto art. 4-bis).
Peraltro, come già rappresentato con la circolare di questa Direzione Centrale n. 6/2016 in occasione del referendum abrogativo dello scorso aprile - in considerazione dell’esigenza di garantire l’esercizio del diritto di voto costituzionalmente tutelato - i comuni considereranno valide le opzioni che perverranno entro il trentaduesimo giorno antecedente la votazione (2 novembre p.v.), ovverosia in tempo utile per la immediata comunicazione al Ministero dell’interno.
L’opzione dovrà pervenire al comune per posta, per telefax, per posta elettronica anche non certificata, oppure potrà essere recapitata a mano anche da persona diversa dall'interessato ed, in ogni caso, può essere formulata e fatta pervenire anche prima dell’indizione delle consultazioni.
Al fine di facilitare, comunque, la presentazione delle opzioni da parte dei suddetti elettori temporaneamente all'estero, si vorranno sensibilizzare a vista i comuni stessi affinché inseriscano nella home page del proprio sito un indirizzo di posta elettronica non certificata (da monitorare poi con particolare attenzione), utile ai fini della trasmissione delle domande stesse.
Per comodità potete scaricare direttamente al seguente indirizzo il modulo di richiesta in pdf, che può essere compilato direttamente sul computer  se si possiede il programma Adobe Reader, oppure può essere stampato direttamente dal computer, ed essere poi compilato a mano:
http://rifondazionebrescia.it/referendum/costituzione-2016/modulo-residenti-temporanei-estero.html

Chi avesse voglia di informarsi con precisione, trova direttamente l'intera circolare a questo altro indirizzo:
http://rifondazionebrescia.it/referendum/costituzione-2016/Circolare-residenti-temporanei-estero.pdf

mercoledì 21 settembre 2016

La crisi nella gestione dei flussi migratori deriva dal più generale fallimento del neoliberismo

Teseo uccide il minotauro, il mostro
che si cibava di carne umana
I muri e l’ostruzione delle frontiere in Ungheria, Macedonia, Austria, l’uscita della Gran Bretagna dalla UE e l’intento di edificare un muro allo sbocco del tunnel sotto la Manica, sono il portato non solo dell’incapacità dell’Europa di gestire in modo ordinato gli arrivi dei migranti, ma anche del cedimento della globalizzazione liberista e della sua ideologia, basata sulla libertà di movimento dei capitali, delle merci e delle persone.
Nel solo 2015, le richieste di asilo ricevute dai paesi aderenti all'OCSE sono state 1,65 milioni, di cui 1,3 nei paesi europei. Purtroppo le (peraltro incolpevoli) persone sono, rispetto ai capitali, l'elemento più facilmente individuabile e più agevolmente additabile quale cagione (in realtà capro espiatorio) dei problemi.
Il fallimento della globalizzazione neoliberista sta creando mostri e intolleranza.
Ovunque avanzano le destre estremiste e xenofobe, ed è persino sorprendente l’abilità di questi movimenti nel farsi portavoce e alfieri dei ceti disagiati (le vittime del liberismo) presentandosi quali protettori di identità nazionali e di posti di lavoro dinanzi alla asserita minaccia di concorrenza portata dai nuovi arrivati o da coloro che chiedono accoglienza, i quali vengono attaccati persino nei loro usi e costumi.

Donald Trump è candidato alla presidenza negli USA, Marine Le Pen e Norbert Hofer sono in lizza per le elezioni presidenziali rispettivamente in Francia e in Austria. In Germania l’estrema destra di Frauke Petry è ormai insediata in dieci dei sedici parlamenti regionali. Dopo il successo relativo in Meclemburgo Pomerania con il sorpasso dell’AFD ai danni della CDU della stessa Merkel, il 18 settembre la stessa formazione è entrata nel parlamento regionale di Berlino con un consenso di oltre il 14%. La cancelliera tedesca si è precipitata ai ripari. Ha già detto che l'afflusso di migranti in Germania non sarà più di entità pari a quello avuto nel 2015.

Se la crepa più evidente del neoliberismo occidentale è oramai particolarmente palese nella reazione all'immigrazione, non meno rilevante è il sintomo della sua decadenza rappresentato dal calo del commercio internazionale, sul quale si va progressivamente innestando una politica protezionistica.

I paesi emergenti non sembrano più in condizione di compensare il deludente tasso di crescita dei paesi di prima industrializzazione. Le misure protezionistiche sono ormai la norma. E' la stessa WTO ad aver rilevato nel primo quadrimestre di quest'anno 150 misure protezionistiche, delle quali oltre l'80% varate da paesi facenti parte del G20.

Il fallimento del neoliberismo risulta particolarmente notevole alla luce della linea politica che i leaders politici di tutto il mondo hanno scelto (dimostrando una pervicace ottusità ideologica oltre che cointeressenze più o meno esplicite con i protagonisti della finanza globale) per affrontare la crisi economica del 2008. Essi sono, in sintesi, rimasti abbarbicati agli stessi strumenti e allo stesso armamentario ideologico che avevano dominato la cultura politica nei decenni precedenti la crisi. Il “business as usual”, ovvero continuare a lasciar fare al mercato, non ha funzionato. Nulla è stato fatto per ridurre le scandalose disuguaglianze ereditate dai decenni precedenti, le quali hanno semmai mostrato ovunque un incremento. La politica monetaria ultraespansiva adottata dalle banche centrali (una manna per le borse) si è mostrata insufficiente ai fini del rilancio dell'economia globale. Ha piuttosto innescato una guerra valutaria nella quale ciascun protagonista nazionale, in abbinamento con le sempre raccomandate riforme strutturali (ossia bassi salari), cerca di sottrarre quote di mercato ai concorrenti, il che contribuisce a deprimere la domanda mondiale e, daccapo, ad alimentare tentazioni protezionistiche.
Il “Washington consensus” sembra giunto al capolinea. Il mondo non è più unipolare. Il doppio deficit (interno e estero) americano, che poggiava sulla fiducia nel biglietto verde, ha a lungo consentito agli USA l'assorbimento delle eccedenze commerciali estere, ma non poteva espandersi indefinitamente. Lo scoppio della connessa bolla finanziaria ha fatto il resto. Gli Stati Uniti non possono più permettersi di svolgere il ruolo di “Minotauro globale” (definizione di Yanis Varoufakis).
Anche le guerre dichiaratamente finalizzate all'esportazione della democrazia erano funzionali al mantenimento del “Washington consensus”, ma hanno finito per risultare destabilizzanti e ampliative del solco con parte del mondo arabo.

Intanto i politici di casa nostra, con i loro intenti fuori tempo massimo, pensano e agiscono come se il mondo fosse tuttora quello di dieci anni fa, come se il “business as usual” avesse funzionato e si potessero nutrire speranze, grazie alla libera movimentazione di capitali e di flussi finanziari, di armonici effetti risultanti dalle politiche neoliberiste. Solo così si spiega la miope visione che determina l'atteggiamento del Ministro Calenda, favorevole al TTIP, e l'atteggiamento del Presidente Renzi, promotore della riforma costituzionale perché grazie a essa si attirerebbero investimenti. Atteggiamenti anacronistici, ormai sorpassati dagli eventi.

L'ordine mondiale che abbiamo conosciuto negli ultimi 25 anni è al tramonto. Il caos e l'incertezza regnano sovrani. Quando un nuovo ordine internazionale emetterà i primi vagiti non è dato sapere. La fine della storia, declamata da Francis Fukuyama all’indomani della caduta del muro di Berlino, è ancora molto al di là da venire.

Sergio Farris

Con questo scritto del compagno Sergio Farris inauguriamo un nuovo spazio per la partecipazione politica dei compagni, come indicato nella manchette in testa al blog. Speriamo che i contributi giungano numerosi e interessanti come in questo caso. E ricordiamo che chiunque può commentare gli scritti che compaiono sul blog.

giovedì 15 settembre 2016

Apertura campagna del comitato provinciale per il no al referendum - 23, 24, 25, 26 settembre

IN DIFESA DELL A DEMOCRAZIA E DELLA NOSTR A COSTITUZIONE

PER IMPEDIRE LA DERIVA AUTORITARIA E REAZIONARIA

4 serate di dibattito e confronto organizzate al Centro Sociale 28 Maggio via Europa 54 - Rovato
dal Comitato Provinciale per il NO nel Referendum Costituzionale

23 - 24 - 25 - 26 SETTEMBRE

GIORNALISTI A CONFRONTO
venerdì 23 settembre ore 21
CORRADINO MINEO (giornalista e politico, Senatore della Repubblica)
DINO GRECO (sindacalista e giornalista, responsabile formazione del PRC)

PARTIGIANE A CONFRONTO
sabato 24 settembre ore 21
LIDIA MENAPACE (staffetta Partigiana, Senatrice della Repubblica, pacifista e femminista)
NICOLETTA DOSIO (storica attivista e portavoce del Movimento No Tav)

MAGISTRATI A CONFRONTO
domenica 25 settembre ore 18
ARMANDO SPATARO (Procuratore della Repubblica di Torino)
FERDINANDO IMPOSIMATO (Presidente Onorario aggiunto alla Suprema Corte di
Cassazione

MILITANTI A CONFRONTO
lunedì 26 settembre ore 21
MONI OVADIA (artista vagabondo e politico)
GIORGIO CREMASCHI (militante nei movimenti sociali, coordinatore del Forum Diritti Lavoro)

Il principio stabilito dai Padri Costituenti come elemento ispiratore della Costituzione nata dalla Resistenza al nazifascismo è più che mai prezioso oggi in cui non solo non vengono rispettati i dettami costituzionali, ma la Costituzione stessa viene manomessa ed è l’arbitrio a farsi legge nelle mani del partito trasversale degli affari che concentra in sé i tre poteri, usandoli come strumento di sfruttamento, repressione sociale, devastazione ambientale. (Nicoletta Dosio)

TUTTE LE SERE FUNZIONERÀ IL SERVIZIO BAR E CUCINA CON SPECIALITÀ GASTRONOMICHE



mercoledì 7 settembre 2016

Festa nazionale Prc 2016 a Firenze - 7-11 settembre


Mercoledì 7 settembre 2016 (a cura della Federazione di Firenze)
19.15 Firenze Liberata: il contributo dei comunisti e dei sovietici, con
Partigiano
Sugo (brigata Sinigaglia)
Luigi
Remaschi (ANPI provinciale Firenze)
Ugo
Barlozzetti (Sezione ANPI “Potente”)
Introduce e coordina Manuela Ciriello (PRCSE
Firenze)
22.00 saluto del Partigiano Sugo (brigata Senigaglia).
A seguire
concerto dei Malasuerte FirenzeSud
Giovedì 8 settembre 2016 (a cura della Federazione di Firenze)
19.15 Conferenza sulle esperienze di legalizzazione della cannabis, con
– Rita Bernardini, Partito Radicale e Presidente onorario di Lapiantiamo Cannabis Social Club,
– Maurizio Acerbo, Segreteria nazionale PRCSE
– Osvaldo Giovannini, “Comunisti in Erba”
– Tommaso Grassi, consigliere comunale “Firenze riparte da sinistra”
– Luca Marola, autore di “Legalizzare con successo” e conduttore radiofonico di Non Solo Skunk
Introduce e coordina Monica Sgherri, Segreteria nazionale PRCSE
e promotrice legge sulla cannabis terapeutica in Regione Toscana
21.30 Presentazione del Comitato per il referendum regionale a difesa della sanità pubblica con Giuseppe Ricci (del Comitato) e Paolo Sarti,
consigliere regionale Sì Toscana a Sinistra
A seguire
concerto degli Ivanoska
Venerdì 9 settembre 2016
19.00 Apertura festa nazionale: Ribelliamoci!, con
Dmitrij
Palagi, Segretario provinciale PRCSE
Nicoletta
Dosio, del movimento No Tav
Paolo
Ferrero, segretario nazionale PRCSE
21.00 Terremoto: la solidarietà attiva, la ricostruzione, la trasformazione, con
Georg
Frisch, urbanista
Andrea
Ferroni, coordinatore PRCSE
intervento su terremoto
Peter
Gomez, direttore de il Fatto quotidiano.it
Lidia
Menapace, partigiana
Enrico
Perilli, consigliere comunale Aquila PRCSE
Ilaria
Mugnai, Brigate di Solidarietà Attiva
Sabato 10 settembre 2016
15 incontro nazionale partito sociale
21.00 No alla manomissione della Costituzione, con
Domenico
Gallo, Comitato per il NO
Luciano
Guerzoni, vicepresidente nazionale ANPI
Paolo
Maddalena, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale
Giovanni
Russo Spena, resp. Democrazia PRC SE
Massimo
Torelli, de l’Altra Europa con Tsipras
Domenica 11 settembre 2016
10.00 Assemblea dei segretari di circolo, provinciali e regionali del PRC
Mutamento sociale, rifondazione della politica, con
Ezio
Locatelli, responsabile organizzazione PRC
Loris
Caruso, sociologo
Carlo
Formenti, sociologo
Silvana
Cesani, Lodi Comune Solidale
Kostas
Karras, coordinatore della Solidarietà e direzione Syriza del Pireo
17.00 comizio di chiusura della festa nazionale con
Dmitrj
Palagi, segretario provinciale PRC
Paolo
Ferrero, segretario nazionale PRC
18.00 presentazione del libro Contro Hitler. Gli anarchici e la resistenza tedesca dimenticata con
l’autore
Leonhard Schaefer
A seguire
concerto de La mi S’ignora
Tutte le sere ristorante, birreria, bar, libreria, dibattiti, giochi e molto altro!
Tutte le sere spazi informativi di: ANPI, Associazione di Amicizia Italo Palestinese, Associazione di Amicizia ItaliaCuba,
Emergency, Comitato
Stop TTIP, il manifesto, Ireos (comunità quel autogestita), Comunisti in Erba.
Sarà possibile firmare per la Carta dei Diritti Universali del Lavoro, il referendum regionale toscano a difesa della sanità pubblica, la legge di
iniziativa popolare per la Buona Scuola della Repubblica.
Sarà possibile contribuire alla raccolta di materiali e fondi delle Brigate di Solidarietà Attiva.
CONSIGLI PER PERNOTTARE A FIRENZE

lunedì 5 settembre 2016

Tour ricostituente - al caffè letterario di Brescia


No pasaran - iniziativa del Circolo del Centro Storico per il NO al referendum

Votiamo NO al Referedum sulla Riforma della Costituzione!
Sosteniamo tutte le lotte a difesa dei diritti di tutte/i!
Sabato 10 settembre dalle 19.00 alle 23.00
via Porta Pile al Carmine, Brescia
gastronomia popolare e musica in strada
a difesa del dettato costituzionale
Contro la volontà di questo governo illegittimo di dare un colpo mortale alla DEMOCRAZIA, immensa eredità trasmessa al prezzo degli enormi sacrifici della resistenza, con il referendum sulla Costituzione e la legge elettorale “italicum”.
Contro i fascismi vecchi e nuovi che agitano con il razzismo la solita, cinica bandiera, speculando sulle vite di migliaia di migranti che fuggono dall’orrore della guerra e della miseria.
Contro i burattini di questa Europa al servizio del capitalismo più criminale, lontana dai diritti più elementari, che prima soffia sui conflitti, offre aiuto ai guerrafondai, poi si allea con gli assassini di turno per difendere i confini nazionali, dichiarando guerra agli sfruttati del mondo.
Resistere oggi
come allora!
Rifondazione Comunista - Circolo Dall'Angelo-Ghetti - Via Porta Pile 19/F Brescia
prccentrostoricobs@gmail.com