Cerca nel blog

DOVE TROVARCI

seguici anche sul sito   connettiti al sito www.rifondazionebrescia.it   su Facebook  connettiti a facebook   su Google+ connettiti a google+   su Twitter  connettiti a twitter   su You Tube connettiti a youtube

venerdì 24 ottobre 2014

Con la resistenza antifascista in Ucraina - 10 novembre al cs 28 maggio - Rovato


Lunedi 10 novembre 2014
dalle ore 20.45
presso il centro sociale "28 Maggio"

via Europa 54 - Rovato (BS)

ASSEMBLEA sulla guerra civile in Ucraina con SERGHEI KIRICHUK, esponente del partito marxista ucraino Borotba.

La guerra civile infiamma l'Ucraina, con efferati massacri da parte delle milizie naziste di Kiev. Stiamo assistendo ad una svolta fondamentale nella situazione politica mondiale.


  • Cosa c'è in ballo nello scontro fra l'imperialismo americano ed europeo e quello russo?
  • Che conseguenze ci saranno nei rapporti internazionali?
  • Per che cosa resiste e combatte la popolazione del Donbass?
  • Perché e con quali posizioni bisogna sostenere la Resistenza? 

Per analizzare e approfondire la situazione ucraina, gli interessi economici e geopolitici che la determinano, la situazione delle classi sociali e i possibili sbocchi, promuoviamo un incontro con un esponente di una formazione ucraina marxista, Borotba, attiva nella Resistenza antifascista e anti-imperialista.

Anniversario della rivoluzione d'ottobre - alla Cascina Maggia - Brescia - Domenica 9 Novembre

Contro tutti i pentimenti e i seppellimenti

Come ogni anno il Circolo del Centro Storico di Rifondazione Comunista di Brescia festeggia il centenario della Rivoluzione d'Ottobre con un pranzo conviviale.
Qui sotto il testo del volantino e l'immagine per lo scaricamento.

martedì 14 ottobre 2014

Due avvisi utili per famiglie di studenti e lavoratori

AVVISO PER I GENITORI E STUDENTI DELLA SCUOLA PUBBLICA.
Hai ricevuto la dote scuola per i tuoi figli l'anno scorso?
Il TAR della Lombardia, gennaio 2014 ha stabilito che gli studenti delle scuole
statali che hanno ricevuto la“Dote Scuola” nell’anno scolastico 2013-2014,
hanno diritto a richiedere la differenza fra quanto da loro ricevuto e la
somma che invece hanno percepito gli studenti delle scuole private.
Puoi chiedere alla Regione Lombardia un risarcimento che va dai 300 ai 600€.
IL TAR “ORDINA CHE LA PRESENTE SENTENZA SIA ESEGUITA DALL'AUTORITÀ
AMMINISTRATIVA”, se la risposta della regione sarà negativa, verrà attuata la
CLASS ACTION (CAUSA comune per tutti al TAR della Regione Lombardia). -
Per informazioni e consulenza - Istanza di integrazione:
1. RECARSI presso lo sportello della Camera del Lavoro di Brescia (FLC-CGIL) in
Via F.lli Folonari, 20 dove vi aiuteranno a compilare l'istanza da inviare alla
Regione Lombardia per richiedere l'integrazione del contributo, entro il 31
dicembre 2014.
ORARI SPORTELLO:
Tutti i GIOVEDÌ fino a Dicembre, dalle ore 14:30 alle ore 18.00
ATTENZIONE! L'istanza deve essere compilata per ogni figlio/a per cui è stata
ricevuta la Dote Scuola per il sostegno al reddito nell'anno 2013/2014.
Per la compilazione dell'istanza sono richiesti i seguenti dati:
a) dati del genitore che ha fatto richiesta della Dote Scuola per l'anno
2013/2014
b) dati del/a figlio/a per cui è stato ottenuta la Dote Scuola
2. Ad ogni richiesta di integrazione devono essere allegati:
a) Certificazione ISEE valida al momento della richiesta al sostegno del reddito
2013/2014
b) Documentazione del contributo (sostegno al reddito) ricevuto lo scorso
anno. In caso mancante si può richiedere copia allo sportello a cui ci si era
rivolti. Qualora lo sportello non dovesse rilasciare copia della documentazione
allora si può procedere con l'AUTOCERTIFICAZIONE da parte del genitore
richiedente. Portare con se la carta d'identità.
Per ulteriori informazioni su come compilare e presentare la
richiesta di integrazione, DOTE SCUOLA, puoi venire nella sede di
Rifondazione a Carcina, 15 mt dalla chiesa di Carcina e dalla ASL.
Domenica del 19 e 26-ottobre e domenica del 2 e 9 Novembre,
dalle ore 9.00 alle 12,00 .

AVVISO AI LAVORATORI PRECARI
«ultima occasione»
L’art. 32 della legge 148/2010- impone entro 120 giorni,
l'impugnazione da quando scadrà (o è scaduto) il tuo ultimo contratto
a termine o di lavoro somministrato, stipulato prima del cosiddetto
«Decreto Poletti», (16 maggio 2014 n. 78) per trasformare, il tuo
rapporto di lavoro a termine o di lavoro somministrato nel rapporto di
lavoro a tempo indeterminato.
Questo vale solo per i precari del settore privato.
PER L'APPLICAZIONE DELLA LEGGE, basta una lettera raccomandata.
COSA FARE?
Rivolgersi alla CGIL – Camera del Lavoro Brescia – Via Folonari n°20
Uff/ vertenze -tel-030/3729220- centralino tel-030/37291 - dalle 8,30 – 17,30.
Uff/ NIdiL, Tel-030/3729229- Martedì e Giovedì dalle 14.30 alle 18.00 per tutti
i tipi di contratto: collaborazione a progetto, con e senza partita iva –
collaborazione coordinata e continuativa – occasionale – di somministrazione,
collaborazione soci cooperativa – associazione in partecipazione - -assegni di
ricerca – stage e altre forme contrattuali ecc. -Un piccolo vademecum-
Fate controllare subito da un sindacato o da un avvocato la
regolarità del vostro contratto precario stipulato prima della Legge
16 maggio 2014 n. 78 (cosiddetto Jobs Act 1 o «Decreto Poletti») e
se risulterà, come è molto probabile, irregolare, preparate
l'impugnazione da spedire entro il termine ricordato di 120 giorni
dalla cessazione del contratto stesso. Questa è l’ultima occasione
per ottenere un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, la posta
è davvero troppo grande, si tratta di salvaguardare il tuo futuro.
Per saperne di più e come fare, puoi venire nella sede di
Rifondazione a Carcina, 15 mt dalla chiesa di Carcina e dalla ASL.
Domenica del 19 e 26-ottobre e domenica del 2 e 9 Novembre,
dalle ore 9.00 alle 12,00.
Rifondazione Comunista -
Villa Carcina – 12/10/2014

sabato 11 ottobre 2014

Appello urgente: Una Coalizione popolare internazionale contro l'ISIS - per Kobanê - e per l'umanità!

Protesta curda davanti al parlamento
inglese per il sostegno della Turchia
ai massacri dei gruppi islamisti contro
i curdi nella Siria del nord (Rojava)
Di fronte al comportamento falso e vigliacco degli USA e più particolarmente della Turchia, che insieme ad altri paesi, come dicono da tempo i curdi ed altre voci indipendenti, hanno prima coltivato l'estremismo islamico, ed ora manovrano per schiacciare ogni realtà che si oppone al dominio unico mondiale del capitalismo finanziario globalizzato, giocando una partita doppia o tripla, a spese anzitutto delle forze che si oppongono sia alla barbarie del "Califfato" (ISIS dalle iniziali, in inglese, Islamic State Iraq Syria), sia al dominio occidentale, la Rete Italiana di solidarietà con il popolo kurdo lancia un appello che qui riportiamo integralmente:

Appello urgente

Una Coalizione popolare internazionale contro l'ISIS - per Kobanê - e per l'umanità!

Dal 15 settembre 2014 l'ISIS ha lanciato una grande campagna militare su più fronti contro la regione curda di Kobanê (in arabo: Ayn Al-Arab) in Rojava/nord della Siria. Questo è il terzo assalto di ISIS contro Kobanê dal marzo 2014. Visto che ISIS non ha avuto successo nelle due precedenti occasioni, sta ora attaccando con più forze e vuole conquistare Kobanê.

Nel gennaio di quest'anno, i kurdi della regione di Rojava hanno istituito amministrazioni locali sotto forma di tre cantoni. Uno dei tre cantoni è Kobanê. A nord di Kobanê vi è il confine con la Turchia, e tutti gli altri lati sono circondati da territori controllati da ISIS. Questi ultimi si sono avvicinati ai confini di Kobanê, utilizzando armi pesanti di fabbricazione USA. Centinaia di migliaia di civili sono minacciati dal genocidio più brutale della storia moderna. La gente di Kobanê sta cercando di resistere con armi leggere contro gli attacchi più brutali dei terroristi di ISIS, con il solo aiuto delle Unità di Difesa del Popolo del Kurdistan occidentale, le YPG e YPJ, ma senza alcun aiuto internazionale.

Per questo una Coalizione popolare internazionale contro l'ISIS - per Kobanê - e per l'umanità! è di vitale importanza.

ISIS ha sostenitori potenti e ricchi

Gli attacchi a Kobanê fanno parte di un piano generale volto all'annientamento del potere politico dei curdi in Rojava, nord della Siria. Le bande di ISIS sono state sostenute in questo dai militari turchi, sia logisticamente sia politicamente. Il piano ultimo della Turchia è “l'occupazione del Rojava Kurdistan”, esercitando pressione internazionale per creare una zona cuscinetto nella regione. La pre-condizione per la creazione di una zona zona cuscinetto/no-fly zone, è svuotare Kobanê dalle persone. E distruggere l'auto-governo istituito dai curdi nel corso degli ultimi due anni.

La cosiddetta coalizione internazionale per combattere l'ISIS, istituita a seguito di un vertice Nato nel Galles lo scorso 4 e 5 settembre, non è intervenuta, nonostante sia possibile osservare l'imminente genocidio ai danni di Kobanê. Non stanno lanciando attacchi aerei nei luoghi sotto attacco da parte di ISIS intorno alla regione di Kobanê. Questo approccio delle potenze internazionali sta lasciando centinaia di migliaia di civili curdi in balia di ISIS e dell'imminente genocidio.

Alcuni dei paesi della coalizione sono tra i sostenitori finanziari e militari dei terroristi di ISIS in Iraq e Siria. Arabia Saudita, Qatar, e in particolare il governo turco, sono in parte responsabili per aver lasciato che i terroristi di ISIS acquisissero potere. L'ISIS, indisturbato, è stato in grado di accumulare le risorse finanziarie necessarie - ed è riuscito a reclutare sempre più jihadisti provenienti da tutto il mondo.

Per questo una Coalizione popolare internazionale contro l'ISIS - per Kobanê - e per l'umanità! è di vitale importanza.

Il contesto e la verità

L'istituzione dell'autonomia democratica in Rojava è la risposta curda al caos e alle crisi in corso in Medio Oriente, in particolare in Siria. L'esperimento del Rojava si basa sulla democrazia popolare. Oltre ai curdi, questa iniziativa include tutte le altre persone, anche arabi, assiri, armeni e turkmeni. Tra questi gruppi vi sono diverse fedi, tra cui musulmani, cristiani, yezidi e aleviti. Si tratta di un modello che pratica l'unità nella diversità.

Per questo motivo, nessuna grande potenza regionale o globale vuole vedere un'iniziativa come quella del Rojava, caratterizzata da conquiste laiche, non settarie, democratiche, avere successo all'interno della Siria o in qualsiasi altra parte della regione. Si tratta di una rivoluzione democratica, fondamentalmente più impegnativa di quanto non lo sia mai stata la primavera araba. La stessa politica non settaria è una sfida per i poteri che preferiscono mantenere l'ordine fomentando e aggravando le divisioni settarie. L'ISIS ha molto in comune con i capi di stato attuali; il suo settarismo è semplicemente una versione estrema della politica di tutti i giorni in gran parte del Medio Oriente.

L'obiettivo

La Turchia e gli attori globali stanno colpendo i curdi per mezzo dell'ISIS, al fine di rimuovere lo statuto di autonomia democratica acquisita dalla lotta del popolo curdo, e in questo modo cercano di diventare influenti nel plasmare la politica della Siria e del Medio Oriente. L'obiettivo principale degli attacchi di ISIS è quello di distruggere il sistema alternativo di autonomia democratica che si è creato in Rojava. Se il mondo vuole la democrazia in Medio Oriente, dovrebbe riconoscere l'autonomia democratica in Rojava: questa promette un futuro libero per tutti i popoli in Siria. A questo proposito, “l'esperimento Rojava” - che esiste ormai dal luglio 2012 - è uno sviluppo assolutamente cruciale.

In giallo il territorio rivendicato dai curdi siriani, in azzurro,
rosa e grigio le zone autogovernate nel febbraio 2014
Agire ora!

E' giunto il tempo quindi di dare la Turchia e a questi attori globali ragione di credere il contrario.
Fai parte della Coalizione Popolare Internazionale contro ISIS - per Kobanê - e per l'umanità! Agisci ora!
Andiamo a Kobanê e prendi parte alla resistenza dell'umanità.




Sulla situazione è intervenuto il segretario del partito della Rifondazione Comunista Paolo Ferrero:

MOBILITAZIONE A SOSTEGNO KURDI CHE COMBATTANO FASCISTI DELL'ISIS

Car@ compagn@

Ieri ho incontrato una delegazione Kurdistan National Congress - guidata da Adem Uzun e Yilmaz Orkan – nel corso del quale abbiamo individuato i punti politici su cui è necessario organizzare una campagna di mobilitazione politica.

I nodi concretamente sono i seguenti:

1) E' necessario organizzare assemblee nelle diverse città a sostegno del popolo kurdo. I compagn@ Kurdi sono disponibili a partecipare alle stesse. Laddove siano presenti compagn@ Kurdi sul territorio contattateli. Se non avete compagn@ Kurdi sul territorio potete inviare una mail a questo indirizzo con luogo, data proposta e telefoni di riferimento e noi provvederemo a girarli ai compagn@ Kurdi per contattarvi e organizzare partecipazione. Ovviamente iniziative di federazione, ben preparate e non riunioni di 5 persone.
2) Entro qualche giorno il Kurdistan national Congress lancerà una giornata di mobilitazione internazioanle a sostegno della resistenza Kurda, a partire da Kobane. Per quella data sarà necessario organizzare presidi in tutte le città italiane, ovviamente i più larghi e partecipati possibile. E' possibile che la giornata di mobilitazione sia sabato prossimo ma non è ancora certo. Appena la data sarà fissata vi faremo sapere.
3) Mentre i combattent@ Kurdi difendono Kobane e sono gli unici a contrastare seriamente sul terreno l''avanzata dei fasciti dell'ISIS, il PKK che della resistenza è il nerbo, continua ad essere inserito nella lista internazionale dello organizzazioni terroristiche. Questo dato allucinante si accompagna in Italia all'apertura di tre processi (Milano e Venezia) contro militanti del PKK e al fatto che in varie città la digos impedisce l'esposizione delle bandiere del PKK alle manifestazioni. Si tratta quindi di costruire in parallelo alla campagna di solidarietà con la restenza Kurda, una campagna per togliere il PKK dalla lista delle organizzazioni terroristiche. Anche su questo i compagn@ Kurdi ci proporranno nei prossimi giorni un testo su cui fare una raccolta di firme di massa.

Nell'invitarvi a organizzare assemblee in ogni città e a costruirle con il necessario coinvolgimento esterno, a partire dalla stampa locale, voglio sottolineare brevemente come i Kurdi sono gli unici ad avere una proposta politica di sinistra e democratica e per questo sono osteggiati dai diversi stati: i Kurdi propongono una coesistenza pacifica tra etnie e religioni basate sul principio della democrazia e della laicità degli stati. Questa proposta politica che è l'unica che può portare la pace nell'area è ovviamente in totale controtendenza rispetto ai vari progetti politici didestra che nell'area si intrecciano e si scontrano. Dagli USA (che destabilizzano e cercano di costruire alcuni regimi a loro fedeli) alla Turchia (che gioca di sponda con l'ISIS nella prospettiva neo ottomana), alle altre fazioni.

Per questo la resistenza Kurda non è solo per i Kurdi: è per la pace e la giustizia nell'area. La resistenza Kurda inoltre è una esperienza molto avanzata di superamento delle logiche tribali e patriarcali nella costruzione di una nuova soggettività basata sulla democrazia popolare e sull'eguaglianza. Il ruolo delle donne Kurde nella resistenza è li a dimostrarlo in modo plastico.

Vi prego quindi di costruire una adeguata campagna di sostegno e solidarietà con il popolo e la resistenza Kurda. Nei prossimi giorni verranno ovviamente prodotti materiali di propaganda specifici.

Un caro saluto

Paolo Ferrero


Presidio con conferenza stampa davanti al Broletto domenica 12 ottobre 2014 ore 10.30-12.00


Domani domenica 12 ottobre 2014
a Brescia, con decreto del presidente in carica della provincia Daniele Molgora, sono state indette le elezioni del presidente e del consiglio provinciale, che come è noto, si terranno con modalità del tutto contrarie al dettata costituzionale. Infatti il diritto di voto è stato tolto ai cittadini, ed è riservato ai consiglieri comunali e provinciali, oltre che ai sindaci ed all'attuale presidente della provincia.
Per protestare contro contro questo attacco al principio fondamentale della sovranità popolare sancito dalla Costituzione, il partito della Rifondazione Comunista ha indetto un presidio davanti alla Prefettura.
dalle ore 10.30
alle ore 12.00
davanti a Palazzo Broletto
con una Conferenza Stampa
Invitiamo gli iscritti, i simpatizzanti, e tutti coloro che, in questo giro di valzer che vede il governo all'attacco di tutti i fondamentali diritti, a partire da quelli dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani, ritengono che l'attacco più grave e più subdolo sia quello al principio fondamentale della sovranità popolare.
Tutti sono invitati a partecipare

Questo il testo del volantino che verrà distribuito

Agli ordini delle banche

Il 28 maggio dell'anno scorso la banca americana Jp Morgan, una delle maggiori realtà finanziarie mondiali, invece di guardare ai propri misfatti, che hanno spinto perfino il governo americano a denunciarla come responsabile della crisi, ha sentenziato in un suo documento sulla situazione economica dell'Europa:
Quando la crisi è iniziata era diffusa l’idea che questi limiti intrinseci avessero natura prettamente economica (…) Ma col tempo è divenuto chiaro che esistono anche limiti di natura politica. I sistemi politici dei paesi del sud, e in particolare le loro costituzioni, adottate in seguito alla caduta del fascismo, presentano una serie di caratteristiche che appaiono inadatte a favorire la maggiore integrazione dell’area europea
se non fosse del tutto chiaro, Jp Morgan aggiungeva:
i sistemi politici della periferia meridionale sono stati instaurati in seguito alla caduta di dittature, e sono rimasti segnati da quell’esperienza. Le costituzioni mostrano una forte influenza delle idee socialiste, e in ciò riflettono la grande forza politica raggiunta dai partiti di sinistra dopo la sconfitta del fascismo
Sarà un caso se da allora abbiamo assistito alla spettacolare ascesa del nostro ultimo attore del teatro dei burattini (burattinaio o, più modestamente, burattino?) che, con passo travolgente, ha raggiunto i vertici della repubblica, e, insieme al suo complice, il pregiudicato Berlusconi, sta spingendo al massimo per stravolgerne i connotati in senso autoritario?
Del resto, pur senza essere un capitano coraggioso del mondo imprenditoriale, anche Matteo promette bene, anche se per il momento solo nel campo della giustizia amministrativa della Corte dei Conti: nel 2011 è stato condannato dalla sezione della Toscana della Corte dei Conti, ed il 24 settembre di quest'anno 2014 doveva tornare davanti alla stessa corte per un'altra marachella (leggi nomine arbitrarie di dirigenti pubblici costate cifre di non poco conto: alla faccia dei costi della politica!). Ma Renzi era in America, ed i giudici da parte loro si sono riservati di decidere in seguito.
Ma, anche lasciando perdere questo mini-conflitto di interessi anche economici del nostro presidente del consiglio, quello che il suo governo sta portando avanti è un vero e proprio attacco alle fondamenta democratiche della Costituzione italiana. In attesa del maxi-porcellum della legge elettorale e della truffa dell'abolizione del Senato, il progetto complessivo del governo Renzi si sostanzia esattamente nelle parole della Jp-Morgan di un anno fa: ridurre al massimo possibile il tasso di democrazia, ove possibile abolendo del tutto il voto popolare.
E, se non si riesce a far questo, costringere politicamente gli italiani a disertare le urne, rendendo inutile il voto con gli strumenti tecnici della legge elettorale che escluda dalla rappresentanza la quota massima possibile di elettori, innanzitutto mettendo soglie di sbarramento assurde.
Per il momento il governo ha cancellato “solo” l'articolo 48 della Costituzione:
Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età”.
E per il momento lo ha fatto “solo” per le province:
Oggi, domenica 12 ottobre 2014 i “membri della casta politica” (sindaci, consiglieri comunale e provinciali), e solo loro, andranno a votare per eleggere il Presidente della Provincia di Brescia e i 16 componenti del Consiglio Provinciale. Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 8,00 alle ore 20,00 nel Seggio costituito presso l’immobile di proprietà provinciale, l'Auditorium “Balestrieri”, sito in Brescia, via Balestrieri n. 6”.
Così recita il decreto del presidente della provincia di Brescia Daniele Molgora del 2 settembre 2014.
Non lo sapevi? E cosa pretendi, tu, semplice cittadino: sei forse un presidente della provincia in carica? Sei forse un consigliere provinciale in carica? Sei forse un sindaco? Sei almeno un semplice consigliere di un comune? Neanche di un comune piccolo piccolo? Allora che vuoi. Non puoi votare, perché, al contrario di quel che dice l'articolo 48, i semplici cittadini non possono votare. Possono farlo solo i cittadini “titolati”.
E chi lo ha detto? È stata la cosiddetta “legge Delrio”, in vigore
dall'otto aprile del 2014. un buon inizio per il “rottamatore” Matteo Renzi, degno erede democristiano dell'altrettanto democristianissimo “picconatore” Francesco Cossiga.

venerdì 10 ottobre 2014

Report fotografico della passeggiata popolare contro la tav

Il 5 ottobre ha avuto successo la passeggiata popolare promossa anche dal nostro partito contro la Tav, con partenza ed arrivo in Piazza Concordia a San Martino della Battaglia.
Sulla pagina facebook di Rifondazione Comunista di Brescia trovate un ampio reportage fotografico. Ricordiamo che per decisione del comitato organizzatore erano presenti solo le bandiere no-tav.
Questo l'indirizzo alla pagina, che è accessibile a tutti, anche a coloro che non sono iscritti a Facebook:
 https://www.facebook.com/media/set/?set=a.705579329530285.1073741836.442424935845727&type=3

Qui sotto, per invogliarvi, anticipo una delle foto che troverete su Facebook