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lunedì 31 maggio 2010

L'attacco ai pacifisti atto criminale di Israele

ORE 19 ASSOCIAZIONE ITALIA - PALESTINA DI BRESCIA

PRESIDIO PIAZZA ROVETTA CONTRO LA STRAGE PERPETRATA DA ISRAELE IN ACQUE INTERNAZIONALI E DIRETTA A COLPIRE LA FREEDOM FLOTILLA


La federazione di Brescia del PRC-SE invita tutti a partecipare al presidio.

Qui di seguito il comunicato del partito a livello nazionale

L'Attacco israeliano contro navi pacifiste è un atto criminale. Basta ipocrisie. Sanzioni contro Israele.

L'aggressione israeliana contro la nave di pacifisti diretta a Gaza rappresenta un atto criminale. Un atto di terrorismo di stato, che non può rimanere senza conseguenze. Chiediamo l'immediata sospensione di ogni trattato di cooperazione economica, commerciale e militare, del nostro paese come dell'Unione Europea, nei confronti di Israele. Si prendano decisioni nette in sede internazionale di condanna e di sanzioni nei confronti di Israele. Si esiga l'immediata revoca del blocco della striscia di Gaza. Basta con la intollerabile politica dei due pesi e delle due misure che ha garantito ad oggi al governo israeliano la totale immunità nonostante una politica di guerra e oltranzista che ha reso vano ogni tentativo di accordo negoziale per la soluzione del conflitto israelo-palestinese. Rifondazione Comunista si impegna nelle prossime ore a mobilitarsi in questo senso e nell'esprimere il proprio cordoglio per le vittime del brutale massacro, ribadisce il proprio pieno sostegno e appoggio alle azioni del movimento pacifista e di solidarietà internazionale, come il free gaza movement, che attraverso l'invio di navi aveva l'obiettivo di denunciare al mondo l'immorale e infame assedio a cui è sottoposta la popolazione civile di Gaza.

Fabio Amato
Responsabile Nazionale Esteri PRC-SE

domenica 30 maggio 2010

Gli sfratti, le mense, la crisi e la Lega

La crisi generale, ampiamente prevedibile, od addirittura descritta da qualcuno nei suoi presupposti di fondo (vedi ad esempio l'intervento di Gianfranco Pala nel convegno “Quali sono le prospettive del comunismo nell'epoca della globalizzazione”, Brescia, 2001) da fantasma evocato o esorcizzato con scongiuri, come nel caso di Berlusconi, comincia ad assumere il volto di dramma immediato per fasce sempre più considerevoli della popolazione, ed in particolare si sta trasferendo, come è naturale, dalle proteste spettacolari e disperate rappresentate dagli operai sui tetti delle fabbriche, sulle gru e simili, alla vita immediata delle famiglie.
È ormai noto in tutta Italia il caso emblematico di Adro, con i bambini che il sindaco voleva, e continua a voler escludere dalla mensa; caso che rappresenta evidentemente solo la punta di un iceberg rispetto alla massa di famiglie, immigrate, ma anche italiane, che non riesce più a pagare la mensa per i figli.
Ora nella nostra provincia sta scoppiando il problema degli sfratti. Tra sfratti eseguiti dall'inizio dell'anno, e quelli previsti prossimamente, si viaggia verso le migliaia, con il dramma esistenziale moltiplicato per i membri della famiglia buttata sulla strada.
Contro questa faccia della crisi di sistema, che ripropone ancora una volta il fenomeno apparentemente assurdo di capacità produttive inutilizzate o distrutte, e di persone che son o rovinate e senza risorse persino per la pura sopravvivenza, a Brescia è attivo un “Comitato contro gli sfratti” nel quale svolge un ruolo trainante la “Associazione Diritti per tutti”.
Anche sulla spinta di questi soggetti, venerdì 28 maggio a Brescia decine di migranti che hanno perso il lavoro e che sono stati colpiti da sfratto esecutivo, tra cui un certo numero di nuclei familiari, insieme a molti antirazzisti, hanno occupato l’hotel Sirio, posto in via Capriolo. Infatti i migranti sono coloro che più di tutti subiscono la crisi, sono i primi ad essere licenziati, ad essere sfrattati, correndo il rischio di perdere anche il permesso di soggiorno. La legge Bossi –Fini, che subordina il permesso di soggiorno al contratto di lavoro, in tempo di crisi mostra tutti i suoi effetti razzisti e discriminatori.
Ma non sono solamente i migranti sotto tiro. Se ad Adro le famiglie colpite dal diktat della amministrazione comunale erano per la massima parte di migranti, invece tra le famiglie colpite da sfratto esecutivo la percentuale di italiani si avvia a rappresentare il cinquanta per cento del totale.
Nella giornata di Sabato 29 maggio, con l'intervento delle autorità, compreso il prefetto Dottoressa Brassesco, il problema immediato di coloro che hanno occupato l'Hotel Sirio è stato risolto, con un accordo in base al quale il locale è stato pacificamente sgomberato, e gli occupanti hanno trovato temporaneamente una soluzione dignitosa.
Il partito della Rifondazione Comunista esprime il suo sostegno a questa lotta per la casa, che costituisce uno dei beni primari al quale tutti hanno diritto, e che dovrebbero essere già ora garantiti in base alla Costituzione; ma non può tacere sul comportamento della Lega, che sia ad Adro, nella persona del sindaco Oscar Lancini, che a Brescia, nella persona del vice-sindaco Fabio Rolfi, mostra senza veli quale è il vero collante della Lega: la difesa degli interessi di chi possiede. Per chi non ha, nessuna pietà; anzi, il fastidio, a volte esplicitato, verso gli interventi di coloro che, magari in nome della carità cristiana, o semplicemente della solidarietà umana, intervengono a mettere una pezza sulle situazioni più insostenibili. Ad Adro, intervenendo nella assemblea pubblica promossa in primo luogo dalla CGIL e da altre forze, tra le quali il nostro partito, il Sindaco Lancini, intervenendo in realtà fuori tempo massimo, ha dato prova ancora una volta di essere senza senso umano al di là di ogni immaginazione, arrivando persino a teorizzare che chi non è ammesso alla mensa perchè non ha i soldi per pagare non è discriminato, tanto è vero che lui - lui Oscar Lancini - conosce personalmente gente ricca sfondata di Adro che non manda i figli alla mensa scolastica, eppure non per questo si sente discriminato. E Rolfi, intervistato in televisione sui fatti dell'Hotel Sirio, aveva come unica preoccupazione quella di ribadire che la proprietà è l'unico faro della vita sociale.
A livello nazionale, intanto, di fronte alla manovra che si abbatte sui lavoratori e sulle classi popolari padane, oltre che italiane, la Lega è cieca e muta; ed il suo leader Bossi, che fino a qualche giorno fa lodava la lungimiranza di Tremonti che “ha tenuto i soldi per il momento del bisogno”, la butta sulla ... provincia di Bergamo, in difesa della quale sarebbe pronto addirittura a fare la guerra civile. Verrebbe da dirgli: “ma va là... sappiamo quale è lo slogan vero:
MACCHE' ROMA LADRONA, MACCHE PATRIA PADANA - QUEL CHE CONTA E' AVERCI LA GRANA”.

mercoledì 26 maggio 2010

L'omaggio della Federazione della Sinistra ai caduti di Piazza Loggia

Il partito della Rifondazione Comunista renderà omaggio ai Caduti di Piazza Loggia con una delegazione congiunta col Partito dei Comunisti Italiani, in rappresentanza della Federazione della Sinistra.
I compagni che ne hanno la possibilità sono invitati a trovarsi alle ore 9.00 in Piazza Rovetta per partecipare alla delegazione che sfilerà poi in Piazza Loggia.

iniziative per il 28 maggio

In vista del 28 maggio è previsto un presidio antifascista a partire dalle ore 20.00 della sera di giovedì 27. I compagni sono invitati a partecipare. Vai al volantino di convocazione.
Al pomeriggio di venerdì 28 maggio a partire dalle ore 15.00 si avranno una serie di iniziative intitolate "Piazza di maggio". Vai al volantino col programma.

martedì 25 maggio 2010

Formigoni sta buttando i soldi degli anziani non autosufficienti

Durante la sciagurata partecipazione al governo Prodi, come ben noto, Ferrero era Ministro della Solidarietà Sociale (mezzo ministro, malignava qualcuno). Altrettanto noto il disastro politico che, Bertinotti imperante, la partecipazione di Rifondazione Comunista a quel governo ha comportato per l'intera sinistra di alternativa e di classe: disillusione, scissione a sinistra e poi a destra, sconfitte elettorali a catena e progressive.
Eppure il ministro Ferrero almeno una cosa l'aveva fatta, anche se il nostro partito, recordman di autolesionismo e di autooccultamento, sembra essere il primo ad ignorarlo: una legge con finanziamenti statali non trascurabili alle regioni per il sostegno delle spese di assistenza ai disabili ed anziani non autosufficienti. Si calcola che per la Lombardia l'ammontare del finanziamento statale ammontasse 44 milioni per il 2008, 58 per il 2009. Ebbene, la regione Lombardia avrebbe destinato ad altri scopi circa la metà di questo finanziamento (vedi qui la dichiarazione di Luciano Muhlbauer del 4 febbraio 2010).
Ora Rifondazione Comunista, insieme ad altre realtà, promuove in Lombardia un legge di iniziativa comunale perché questi fondi siano destinati, tramite i comuni, al loro uso originario, cioè a sostegno dei sofferenti non autosufficienti e delle loro famiglie.
Alcuni comuni hanno già approvato la delibera. Occorre che essa sia approvata NELLA STESSA IDENTICA FORMA dal maggior numero possibile di comuni.
Qui trovate tutta la documentazione necessaria. Basta essere consigliere comunale e puoi proporla nel tuo comune. Ma, anche se non sei consigliere, puoi farla conoscere a qualche consigliere sensibile del tuo comune e convincerlo a proporla!
Per una documentazione più ampia vedi http://www.rifondazionebrescia.it/iniziative%20regionali/fondo-ferrero/fondo-ferrero-non-autosufficienze.html

martedì 18 maggio 2010

Un diluvio di firme per l'acqua bene comune

Dal 22 aprile è partita la raccolta di firme per i tre quesiti refendari proposti dal "FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA" (e quindi, tecnicamente, si tratta di tre referendum), che hanno una valenza autonoma ognuno per sè, ma che nel loro complesso formano una richiesta coerente di ripubblicizzazione dei beni comuni a partire dall'acqua. Questo è ciò che li differenzia dal referendum proposto da Di Pietro, che invece punta semplicemente a ristabilira la possibilità per gli enti locali (comuni e province) di mantenere la proprietà pubblica sull'acqua.
Difatti con le ultime leggi emanate, diventa obbligatorio per tutti la cessione ai privati dell'acqua, come di tutti i servizi (rifiuti, elettricità, metano, etc.), mentre Di Pietro chiede che ritorni in vigore la possibilità di scelta tra tre modalità: a) privatizzazione secca; b) società miste pubblico-privato, con funzionamento comunque privatistico-capitalistico; c) gestione pubblica - cosiddetta "in house" - a certe condizioni.
Rifondazione Comunista di Brescia è da sempre attivamente presente nel Comitato Bresciano Acqua, che da anni si riunisce di solito nella sede del MIR di via Milano, e sta impegnando direttamente le sue strutture a supporto di tutta l'attività di sindacati, associazioni, gruppi, partiti che stanno raccogliendo firme in tutta la provincia. In particolare la nostra sede di via Cassala 34 è uno dei due centri di distribuzione dei moduli e di futura raccolta, controllo e completamento burocratico degli stessi (l'altro è la CGIL). Finora nella nostra sede sono stati distribuiti circa 430 moduli - corrispondenti potenzialmente a circa 17.200 firme se completati senza errori -, ai più diversi soggetti: Cobas, Sdl, Acli, comitati locali, partiti, oltre che naturalmente ai nostri compagni nelle zone.
La raccolta firme segue le regole valide per la sottoscrizione delle liste nelle elezioni (vedi qui), con la sostanziale differenza che per i referendum i moduli di raccolta devono essere vidimati dal tribunale PRIMA della raccolta della firme. Senza la vidimazione preventiva sul modulo ancora in bianco, le firme raccolte sono TUTTE NULLE.
- Il soggetto promotore a livello nazionale è il FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA (vedi qui l'elenco degli aderenti tratto dal sito ufficiale del forum).
- Il primo dei nostri quesiti si intitola "Contro la privatizzazione del servizio idrico integrato" ed il modulo di raccolta firme è color blu. Vedi qui il testo del quesito.
- Il secondo dei nostri quesiti si intitola "Contro l'affidamento a società di capitali del servizio idrico integrato" ed il modulo di raccolta firme è color verde. Vedi qui il testo del quesito.
- Il terzo dei nostri quesiti si intitola "Contro il profitto nella gestione del servizio idrico integrato" ed il modulo di raccolta firme è color rosso. Vedi qui il testo del quesito.

Se ti interessa puoi trovare il testo del quesito di Di Pietro qui.

Una chiarificazine delle differenze tra il nostro referendum e quello di Di Pietro la puoi trovare qui.

Tuttavia nel complesso percorso elaborato dal Forum italiano per l'acqua pubblica il referendum è solo il primo passo. Innanzitutto bisognerà vedere se i referendum saranno ammessi dalla Corte Costutuzionale (diamo per scontato che l'obiettivo delle firme sarà non solo superato, ma letteralmente sommerso).
A questo proposito si può leggere qui la relazione tecnico-giuridica di sostegno ai nostri tre referendum elaborata da un gruppo di giuristi di chiara fama.

Una volta ammessi i referendum, ci sarà lo scoglio più difficile, quello del quorum di votanti, che deve essere, in base alla formulazione esplicita della Costituzione la metà più uno degli aventi diritto. Sarebbe necessario rivedere tale norma, visto che tutti abbiam scoperto il trucco di far fallire il referendum del "nemico" non andando a votare. Solo che in questo modo il referendum, che con tutti suoi difetti e pericoli è l'unico strumento di espressioe diretta della volontà popolare, è stato vanificato. Sarebbe necessaria una modifica che, senza violare lo spirito della Costituzione, rendesse valido il referendum qualora i voti validi espressi per una delle due opzioni - il sì, o il no - superasse il 25% degli aventi diritto. Questo vorrebbe dire che per sconfiggere la scelta fatta da chi ha effettivamente votato, sarebbe stato necessario il voto valido di un altro 25% e più. In altre parole, avrebbe dovuto votare molto di più del cinquanta per cento richiesto ora dalla Costituzione, tanto più che si parla di voti validi, che sono sempre parecchio inferiori al numero dei votanti, sia a causa di errori materiali dei votanti, sia per le schede bianche e per quelle volontariamente annullate.
Ma per intanto bisogna che si rechino alle urne, come si diceva, la metà più uno degli elettori italiani.

Una volta vinto il referendum, sarebbe immediatamente ristabilita la possibilità di mantenere l'acqua pubblica, e ne sarebbe di fatto impedita la privatizzazione; ma, trattandosi di refendum abrogativo, la normativa risultata avrebbe bisogno comunque di un completamento e di una razionalizzazione. A questo punto entrerebbe in azione la seconda parte del percorso dosegnato dal forum italiano dell'acqua. Si tratterebbe di metter in campo una enorme pressione popolare - ma noi diremmo ANCHE POLITICA - per spingere il parlamento a mettere all'ordine del giorno ed aprrovare la proposta di legge di inziativa popolare sull'acqua, già depositata in Parlamento e corredata di 400.000 firme (invece delle 50.000 richieste dalla Costituzione per le proposte di legge popolari). Solo così la battaglia sarebbe veramente vinta.
Il testo della proposta di legge popolare sull'acqua si trova qui.
La relazione di accompagnamento della legge si trova qui.

lunedì 17 maggio 2010

Che cosa si può fare attualmente contro le illegalità delle amministrazioni locali?

Martedì 18
ore 20.45
presso Centro Sociale 28 Maggio
Via Europa 54 Rovato
(Zona Stazione Rovato – per info. 335 1621969)

Quando le amministrazioni locali non rispettano la legge... Molti comuni bresciani si sono resi protagonisti di politiche razziste e discriminatorie nei confronti dei migranti, come è possibile reagire? Come e quando si può ricorrere ad un procedimento legale? Cosa dicono le leggi italiane?
Ne parlano
Franco Valenti – Fondazione Piccini
Avv. Alberto Guariso – ASGI (Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione)
Organizza Rete Sociale e Solidale

martedì 11 maggio 2010

I numeri estratti della sottoscrizione a premi 2010 del circolo Dell'Angelo - Ghetti

Apri e scarica il volantino pdf



Rifondazione Comunista – Federazione di Brescia
Circolo Dall’Angelo-Ghetti (Centro Storico Città)
SOTTOSCRIZIONE A PREMI 2010
1° TV Color 2427 Ettore – venduto da Antonio Sella
2° Mountain Bike 656 Michela
3° Robot da cucina 663 Tiziana
4° Radio / Lettore CD 1060 Rosa
5° Ferro da stiro 2460 Roby (cellatica)
6° Aspirapolvere 611 CGIL – venduto da Valter Longhi
7° Pentola a pressione 2498 Antonietta Pozzi – venduto da Mauro Turati
8° Set di posate 746 Elisa Gobbi
9° Macchina per la pasta 2098 Venduto da Angelo Bindoni
10° Macchina per pop-corn 314 Camilla Bertocchi
Approfittiamo dell’occasione per ringraziare i compagni che si sono impegnati nella vendita dei biglietti, e tutti coloro che li hanno acquistati!
Per ritirare i premi rivolgersi a Fausto (+39.3311039378) oppure ad Achille (+39.3343247499)

lunedì 10 maggio 2010

Viva la festa della Resistenza - Viva la festa del lavoro

Col solito ritardo pubblichiamo la documentazione fotografica delle feste più amate.
Andiamo a ritroso per conservare l'ordine usuale del blog, che parte sempre dai post più recenti.
Quindi partiamo dalle foto della celebrazione del Primo maggio a Montichiari, manifestazione unitaria dei partiti democratici contro le decisioni della Amministrazione fascio-leghista che ha vietato l'uso delle piazze del paese ai partiti politici.
La manifestazione è partita dal Parco della città, si è fermata davanti al Municipio dove hanno parlato vari oratori, e si è conclusa al monumento "AI CADUTI DEL LAVORO" sul Monte di San Pancrazio.
Foto di Giorgio Treccani



Andiamo ora al mattino a Brescia, per la tradizionale sfilata dei sindacati,
Foto di Paolo Caruso


Concludiamo infine con la giornata del 25 aprile, che ha visto in piazza Loggia la commemorazione "ufficiale", a cui ha aderito l'ANPI provinciale.
In contemporanea, dalle 14.00 in avanti, in via Fratelli Bandiera, la sezione ANPI "Caduti di Piazza Rovetta" organizzava gastronomia e musica in piazza, che con con perfetta scansione temporale vedeva alle 14.00 la "Pastasciuttata antifascista", seguita alle 15.00 dalla musica dei "Village H & friends" ed alle 17.30 dalla musica de "i gnari".
Alle 16.00, dalla stessa località, partiva il corteo di Antifasciste e antifascisti di Brescia, a cui ha aderito anche la nostra Federazione. Il corteo ha deposto i fiori ai caduti di Piazza Rovetta, successivamente a quelli di Piazza Loggia, sciogliendosi poi davanti al "Monumento alla Resistenza", nei girdini di Corso Magenta.
Foto di Paolo Caruso.