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giovedì 21 ottobre 2010

Brescia Ideal Standard - Continua la lotta per il posto di lavoro



Matteo Gaddi
Non c'è ancora una soluzione con­creta per il destino dei dipendenti del­lo stabilimento bresciano di Ideal Standard. Nonostante l'accordo per una loro parziale ricollocazione nel­l'ambito del progetto della piattafor­ma logistica a Brescia, a distanza di quasi un anno mancano ancora i pro­getti, il contratto con le Ferrovie, nonché la definizione di scadenze concrete e la messa a disposizione delle risorse necessarie. Per questo i lavoratori sono tornati a presidiare lo stabilimento produttivo di via Milano, quello oggetto di di­smissione da parte di Ideal Standard che immagina, una volta smantellata la parte produttiva, di realizzare un intervento di trasformazione urbani­stica molto remunerativo. Accanto alla sede di Ideal Standard esiste un'altra fabbrica, cha ha chiu­so i battenti nel 2009 liberando co­sì ulteriori spazi a possibili costru­zioni commerciali o residenziali. Insomma, l'area sta diventando sempre più appetibile sul piano ur-banistico-edilizio. «Abbiamo oc­cupato l'attuale sede produttiva perché sappia­mo che su que­sta si concentra­no le attenzioni di Ideal Stan­dard e fino a quando non ci
saranno impegni concreti e precisi non ce ne andremo», spiegano i lavo­ratori tornati ad occupare dopo la pri­ma iniziativa del luglio-novembre 2009. Infatti, il 17 novembre 2009 al ministero dello Sviluppo economico venne sottoscritto un accordo che prefigurava una soluzione per i lavo­ratori bresciani.
Un breve richiamo della vicenda: do­po le prime preoccupanti avvisaglie del 2007 e 2008, nel luglio 2009 Ideal Standard comunica di voler ricorrere alla cassa integrazione straordinaria per crisi, a decorrere dall'1 settembre 2009 e per 12 mesi. I numeri erano pesantissimi: i lavoratori complessi­vamente coinvolti erano 1.740 dei quali 116 a Brescia. Ma la vera mazzata era l'intenzione della società di arrivare alla chiusu­ra degli stabilimenti di Brescia e Cozzano per cessazione di attività al termine della cassa integrazione straordinaria.
Il Piano industriale di Ideal Standard avrebbe segnato la cancellazione del sito produttivo di Brescia e dei corri­spondenti posti di lavoro. A questo si sono opposti i lavoratori chiedendo il mantenimento di lavorazioni in Ita­lia, la reinternalizzazione e il coinvol­gimento di Brescia nel piano indu­striale. Dopo la lotta dei lavoratori, come detto, si arriva all'accordo del novembre 2009 che segna qualche ri­sultato positivo: innanzitutto la ridu­zione degli esuberi da 650 a 410 con la possibilità di ulteriori riduzioni at­traverso accordi locali.
In particolare per Brescia si prevedeva una riduzione degli esuberi attra­verso l'utilizzo di 64 figure presso il centro logistico di Bassano. Nel ver­bale del 17 novembre 2009 si da atto che «nell'ambito del progetto logisti­co che interessa i lavoratori di Brescia le società (...) si impegnano a realiz­zare congiuntamente alle ammini­strazioni locali un polo logistico nel Comune di Brescia nell'area intermo-dale denominata "la Piccola" con l'eventuale intervento di un partner leader nel settore della logistica». Vie­ne anche richiamato l'accordo di pro­gramma stipulato col Governo ed il conseguente impegno di istituire un tavolo con Regione Lombardia, Pro­vincia e Comune di Brescia, Trenita-1-convocazione-al-ministerolia per la definizione e l'attuazione del progetto di piattaforma logistica. Gli esuberi dello stabilimento di Bre­scia di via Milano vengono gestiti at­traverso la Cigs e i contratti di solida­rietà per i dipendenti che verranno ri­collocati nella piattaforma logistica. Sembra fatta, si tratterebbe solo di dar corso a quanto concordato, ma le cose non procedono affatto. Pres­so la Provincia di Brescia, si tiene una riunione il 14 settembre scorso nel corso della quale si spreca­no le rassicura­zioni, a giudizio dei lavoratori sono ancora troppi gli ele­menti che man­cano. Il Gover­no, rappresenta­to dall'on. Saglia, conferma l'impe­gno ipotizzato in circa il 20% del­l'intervento per la realizzazione del sito da destinare alla piattaforma lo­gistica Ideal Standard e/o per la rea­lizzazione delle opere infrastnittura­li ad esse connesse. Fs Logistica puntualizza di aver atti­vato da tempo una collaborazione fattiva con il Comune di Brescia fi­nalizzata alla progettazione dei ca­pannoni industriali, tale da permet­tere la presentazione entro settembre 2010 del piano esecutivo ed ottene­re le autorizzazioni edilizie entro fi­ne/inizio anno.
Ma le organizzazioni sindacali fanno osservare che è quasi passato un anno dall'accordo che prevede la realizza­zione della Piattaforma logistica Ideal Standard senza avere ad oggi il pia­no attuativo, chiedendo di conoscere quali siano gli impedimenti. In parti­colare per le organizzazioni sindacali la necessità è quella di rispettare la tempistica legata alle scadenze degli ammortizzatori sociali. Alla richiesta dei sindacati di poter avere copia del contratto tra Ideal Standard e Fs Lo­gistica viene opposto un diniego in quanto «i termini economici sono dati sensibili e pertanto si potranno avere delle indicazioni di massima». Il prossimo incontro verrà fissato per la fine di gennaio 2011 al fine di valutare lo stato di attuazione del programma, nel frattempo prose­gue la loro lotta con la richiesta di «fare conoscere come stanno le co­se, i rischi che corriamo. Dateci il massimo di visibilità».

Da "Liberazione" del 21/10/2010

Per vedere tutta la documentazione batti qui o sull'immagine del titolo in cima.
Qui invece puoi vedere il filmato prodotto dagli operai stessi sui motivi della riapertura della vertenza, e quello realizzato dalla commissione lavoro di Rifondazione Comunista.

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