Cerca nel blog

DOVE TROVARCI

seguici anche sul sito   connettiti al sito www.rifondazionebrescia.it   su Facebook  connettiti a facebook   su Google+ connettiti a google+   su Twitter  connettiti a twitter   su You Tube connettiti a youtube

giovedì 5 marzo 2015

Il dibattito al "Caffè letterario" sulla resa della CGIL - Giorgio Cremaschi e Dino Greco parlano del libro "Lavoratori come farfalle"

L'analisi «spietata» al Caffè Letterario
Greco e Cremaschi: «Così la Cgil si è arresa»

Come stavamo quando eravamo qualcuno, come siamo arrivati ad essere niente e come potremmo tornare a contare qualcosa? E’ partendo da queste tre domande che due "vecchi" sindacalisti, come Giorgio Cremaschi e Dino Greco, hanno ragionato del glorioso passato, del difficile presente e del incertissimo futuro di Cgil, organizzazione nella quale hanno interpretato il ruolo di protagonisti.
Spunto delle riflessioni, svolte in forma di incontro pubblico organizzato dalla lista «L’altra Europa per Tsipras Brescia» al Caffè Letterario di via Beccaria, è stata la presentazione di «Lavoratori come farfalle», libro scritto da Cremaschi, un’analisi agile ma spietata delle vicende cha hanno portato a quella che l’ex segretario bresciano della Fiom considera «la resa senza condizioni del più forte sindacato d’Europa».
«Parlarne è come sparare sulla Croce Rossa, Cgil non fa più neanche finta di esistere ha attaccato l’autore del saggio è destinata ad arrendersi, vittima di abulia e neghittosità». Tutto ciò poteva essere evitato?
SÌ, SECONDO Cremaschi, «non tutto era scritto nelle stelle della globalizzazione, era possibile fare cose diverse, forse non invertire totalmente la tendenza, ma neppure diventare il popolo che siamo oggi, devastato e privo di tutti i riferimenti, che ha assorbito la controrivoluzione degli anni ’80 e abita un Paese governato dal pensiero unico, riproposizione di quanto sviluppatosi in quel periodo».
«Oggi una generazione vive sotto ricatto, condizione che produce passività e rassegnazione ha sottolineato Greco -. Uno stato d’animo che genera l’idea che ci sia una plebe dispersa e che non sia storicamente praticabile un’alternativa a quella incarnata nei rapporti sociali esistenti». Amaro il bilancio dell’ex segretario della Camera del Lavoro di Brescia: «Non c’è più traccia delle conquiste operaie conseguite negli anni 70, il Paese dove esisteva il più grande partito comunista dell’Occidente oggi è guidato dal Pd, realtà che ha completato la sua parabola di adesione alle leggi del mercato».
Nello scenario che abbiamo di fronte, «Cgil ha abbandonato progressivamente ogni ipotesi di reale rappresentazione del mondo del lavoro, ha capitolato di fronte a ogni prospettiva di lotta e ha dissipato un grande patrimonio». Greco non ha fatto sconti di sorta:

«E’stata accettata la cancellazione dello Statuto dei lavoratori, la liquidazione delle pensioni di anzianità e la fine del contratto nazionale collettivo, mettendo in mano agli imprenditori la possibilità di contrattare con il singolo lavoratore le sue condizioni». |l risultato? «Libero padrone in libera impresa».
M.ZAP. (da Bresciaoggi mercoledì 4 marzo 2015)



«L’ Europa è la reazione del capitale contro i lavoratori»
Così Giorgio Cremaschi alla presentazione in città, insieme a Dino Greco, del suo ultimo libro
BRESCIA Un libro che prova «a stimolare una capacità di reazione sopita». Come eravamo quando eravamo qualcuno, come siamo arrivati ad essere niente e come possiamo tornare a contare qualcosa? Tre interrogativi che nascono, per Dino Greco e Giorgio Cremaschi, dall'amara constatazione di una «resa della Cgil». Dalla capacità di rappresentare il movimento operaio, negli anni '70, alla «abulìa e neghittosità di un sindacato, che non fa più nemmeno finta di esistere». Cremaschi espone le sue analisi nel saggio «Lavoratori come farfalle», di cui ha parlato nell'incontro organizzato dalla lista L’altra Europa per Tsipras-Brescia al Caffè letterario di vicolo Beccaria in città. Lo affianca Greco, oggi nella direzione nazionale di Prc, che sottolinea: «Una generazione vive totalmente sotto ricatto. La liquidazione dell'articolo 18 e quindi dello Statuto equivale a distruggere ogni possibilità di replica da parte dei lavoratori. Il Pd ha compiuto la sua parabola di adesione al modello liberista. Ciò avviene nel Paese in cui esisteva il più grande partito comunista d'Occidente e il più forte sindacato d'Europa».
Frammentazione del mondo del lavoro, fine del contratto nazionale collettivo, liquidazione delle pensioni di anzianità. Perché tutto è stato travolto? «La Vicenda sindacale s'intreccia a quella politica». La costruzione europea, rileva l'eX sindacalista, non è avvenuta secondo la previsione di Altiero Spinelli, e neppure di Berlinguer». L'Europa «è stata la reazione del capitale contro i lavoratori». L'oligarchia finanziaria detta le regole e il renzismo, in Italia, non ha fatto che «sfondare» un varco aperto a suo tempo dal governo Monti.
Questa situazione poteva essere evitata? Secondo Cremaschi, si. Basta «leggere» la controrivoluzione cultural degli anni '80, che «fonda la politic sindacale e della sinistra attuale». «L distruzione della sovranità monetari avviene nell'arco di trent'anni. Adesso siamo di fronte ad un meccanism che passa attraverso la corruzione delle élites, compresa quella sindacale». Il vero problema, per Cremaschi, ‘ «come se ne esce». «La sinistra italiana deve mettere in discussione tutto, per ricostruire una vera unita».


Anita Loriana Ronchi (Giornale di Brescia Giovedì 5 marzo 2015)


I video dell'incontro con Giorgio Cremaschi e Dino Greco sul libro "Lavoratori come farfalle

Il primo intervento di Dino Greco

Il primo intervento di Giorgio Cremaschi

Gli interventi dal pubblico

Il secondo intervento di Dino Greco

Il secondo intervento di Giorgio Cremaschi