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giovedì 26 settembre 2013

Iniziativa regionale in preparazione del 12 ottobre - Applicare la costituzione

Chi intende partecipare è pregato di mettersi al più presto in contatto con la federazione. Tel. 0302411021 (attendere eventualmente il trasferimento di chiamata)

1 commento:

  1. Sulla impostazione della manifestazione del 12 ottobre riceviamo e pubblichiamo il parere di un compagno che parte da uno spunto di "Controlacrisi", che è il seguente:

    "Per la conferenza stampa hanno scelto una sede dell'Arci a Roma (via dei Monti di Pietralata 16), fuori dai 'luoghi comuni' della politica. Viene lanciato oggi il percorso organizzativo nato dall'appello «La via maestra», per la difesa e soprattutto l'attuazione della Costituzione, promosso prima dell'estate da dai costituzionalisti Lorenza Carlassare e Gustavo Zagrebelsky, Luigi Ciotti, Maurizio Landini, Stefano Rodotà. E che culminerà nella manifestazione del 12 ottobre a Roma: un corteo partirà alle 13 da piazza della Repubblica per raggiungere piazza del Popolo, dove alle 15.30 inizieranno gli interventi dal palco. In molte città, spiegano gli organizzatori, stanno nascendo comitati che lavoreranno alla preparazione della mobilitazione con iniziative locali, assemblee, dibattiti e incontri, tutti modi e strumenti pensati per permettere anche alle singole persone di dare il proprio contributo di partecipazione. Passo indietro invece da parte dei partiti e dei movimenti politici, che il 12 infatti non saranno sul palco: richiesta è stata fatta sin dal principio dai promotori, per sottolineare l'inclusività dell'iniziativa."

    Così commenta il compagno:

    "La "Via Maestra" chiede l'applicazione della costituzione ed è contraria alla modifica della II° parte, e richiede la partecipazione dei cittadini e dei partiti e movimenti politici.
    Conseguentemente chiede ai partiti e i movimenti politici che stiano fuori dal palco (passo indietro)?
    A mio avviso è un contraddizione ed un ipocrisia in termini sia morali che sotto l'aspetto costituzionale, visto che i partiti sono parte determinante e integrante nella costituzione.
    Altro motivo del perché dovremmo essere sul palco è che in questo momento i partiti e i gruppi politici sono sotto assedio indiscriminatamente e vengono delegittimati dalla sera alla mattina dai mezzi di informazione: lottizzati quelli pubblici; e con interessi economici quelli privati.
    Questa contraddizione palese a mio avviso nasconde, da parte dei promotori, lo scopo di non voler mettere in imbarazzo un partito che si chiama PD, responsabile del massacro sociale, impedendo ai partiti come il nostro la visibilità che ci spetta e che si sancisce a livello mediatico sopra quel palco.
    Bisogna a mio avviso fare uno sforzo per impedire questa ipocrisia.
    Per quanto ci riguarda Noi la posizione la dobbiamo prendere a livello locale con i promotori.
    Della serie non dobbiamo più subire per esserci.
    Con affetto a pugno chiuso.

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