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mercoledì 25 settembre 2013

Conferenza-stampa di presentazione della manifestazione degli immigrati del 28/09/2013


Questa mattina 25/09/2013 davanti all'ingresso dello "Sportello unico immigrazione" di Via Lupi di Toscana si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della manifestazione indetta contro i ritardi della Prefettura nel provvedere al disbrigo delle pratiche relative alle sanatorie 2009 e 2012, manifestazione indetta per il giorno 28 settembre con partenza da Piazza Loggia alle ore 15.00. I vari interventi degli organizzatori e delle sigle che hanno aderito alla manifestazione hanno sottolineato gli aspetti discriminatori e al limite della persecuzione della legislazione e delle pratiche di prefettura e questura; soprattutto i migranti hanno ribadito che l'esasperazione sta raggiungendo i limiti massimi. Qualcuno ha avanzato l'ipotesi che da parte dell'apparato si intenda far pagare ai migranti la vicenda della gru, visto che Brescia sembra essere particolarmente in ritardo nell'espletamento delle procedure; e visto che, secondo le ultime indiscrezioni, le richieste di permesso di soggiorno accettate sarebbero finora circa duecento, mentre ben duemila sarebbero le richieste respinte. Particolarmente grave il tentativo di far salire artificiosamente la tensione, con l'invito che sarebbe pervenuto da parte del ministero dell'interno al ministro dell'integrazione, signora Kyenge, di non venire a Brescia sabato 28, per ragioni di sicurezza. Se la notizia corrisponde al vero, si tratta in tutta evidenza di una enorme forzatura; quello che in gergo si chiama "profezia che si auto avvera", soprattutto se si tiene conto che il ministro dell'interno è il braccio destro di Berlusconi, e che Brescia, oltre alla gru, deve purgare la clamorosa contestazione allo stesso "leader maximo" in piazza Duomo, episodio che ha simbolicamente rappresentato l'inizio della caduta dell'ex padrone della politica italiana. Quindi sarà opportuno esercitare la massima vigilanza. Da parte nostra nella conferenza stampa abbiamo sottolineato il ruolo fazioso della legge Bossi-Fini, che, tenendo il migrante costantemente sotto ricatto istituzionale, lo rende indifeso e succube; condizione che si direbbe studiata apposta per instaurare una specie di "schiavitù a tempo" nei confronti dei migranti, che si usano come sotto prodotti di consumo quando servono; e dei quali sia facile disfarsi quando non servono più; oltre che servire sempre come cuneo da infilare tra i lavoratori per contrapporre i lavoratori locali agli immigrati. Non per nulla la legge si chiama Bossi-Fini, cioè col nome della formazione politica, la Lega, che su questa contrapposizione ha basato le sue fortune, e col nome del rappresentante più autorevole della nomenclatura post-fascista.

Qui sotto il volantino di convocazione della manifestazione

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