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martedì 24 gennaio 2012

La corsa agli inceneritori-gassificatori di biomasse a Brescia

In Lombardia non puoi accendere il caminetto ma puoi fare una centrale senza nessuna valutazione di impatto ambientale.
Basta che sai le leggi e dici che produrrai 999 kwh, cioé che non raggiungerai la potenza di 1 Mwh. In questo caso, in base al D.Lgs. 152/06, non hai bisogno di nessuna autorizzazione per l'emissione di fumi nell'atmosfera. Ma se accendi il tuo caminetto, e sei sotto i 300 metri di altitudine sul livello del mare, sei sottoposto alle sanzioni previste dalla vigente normativa regionale perché, dice la regione, produci particolato fine Pm10 (vedi  DGR 11 luglio 2008 n. 8/7635, Allegato 2). Invece per centrali che usano materiali di provenienza molto più dubbia, niente, possono fare quello che vogliono, anzi si prendono l'incentivo del GSE di 28 centisimi per kwh prodotto. Questo spiega come mai queste centrali stanno sorgendo come funghi, anche in provincia di Brescia.
L'ultima è una centrale sita nel territorio del comune di Rodengo - Saiano, in località Paradello, a 500 metri dall'abitato di Castegnato (8.000 abitanti), e poi a corona, nel raggio di meno di due chilometri, in senso orario, Ospitaletto (14.000 abitanti), Paderno Franciacorta (3.770 abitanti), Rodengo - Saiano (9.000 abitanti), Gussago (16.770 abitanti).
Purtroppo il progetto sembra già in dirittura d'arrivo. Gli amministratori di Rodengo - Saiano sembrano caduti dal fico, e dichiarano di non saprne nulla; ma si è formato un comitato che non ha intenzione di arrendersi. Qui sotto un loro volantino.

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