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mercoledì 11 gennaio 2012

Elezioni comunali 2012 - Rovato

Quest'anno in provincia di Brescia sono previsti alcuni importanti appuntamenti elettorali per il rinnovo dei consigli comunali.
La demagogia dei "costi della politica", indicati comicamente come una delle causa decisive per il deflagrare del debito italiano, ha condotto ad una ulteriore riduzione della democrazia, anche quella miseramente solo "rappresentativa". Dopo il drastico taglio della rappresentanza, attuato con l'introduzione a tutti i livelli del sistema maggioritario (ricordiamo che a suo tempo il "popolo italiano", debitamente imbonito, votò con buona maggioranza e ripetutamente a favore di norme maggioritarie e antidemocratiche), ora questo attacco alla democrazia viene ulteriormente aggravato con la progressiva riduzione del numero di consiglieri. Il risultato è che una parte sempre maggiore di cittadini è destinata a restare senza rappresentanza, ed a disertare le urne, indotta ad affidarsi all'individualismo ed al qualunquismo, anche nell'esprimere il proprio eventuale dissenso politico.
Tra i paesi chiamati alle urne particolarmente importanti, molto oltre il numero dei loro abitanti, sono Rovato e Cazzago San Martino, in quanto sono i maggiori azionisti della società molti servizio storicamente di esclusiva proprietà pubblica, la COGEME, ora evoluta e membro della holding Linea-group, in un intreccio sempre più indecifrabile di proprietà pubblica e di operatività privata, di partecipazioni incrociate, di tentazioni di economia-casinò.
In particolare Rovato è l'azionista di maggioranza relativa. Evidente quindi la sua importanza strategica.
Qui per due mandati ha governato Andrea Cottinelli, diventato sindaco poco più che trentenne, ma già ben navigato. In realtà politicamente molto moderato, più vicino all'UDC che al Centro sinistra, ha guidato due amministrazioni basandosi su liste civiche formalmente di centro-sinistra, ma molto più di sentore "apolitico". Non potendosi più candidare, si pone il problema della sua successione, e dal pancione bottegaio di Rovato spunta una candidatura che, più che di continuità con la giunta dello stesso Cottinelli, moderata, ma, per il poco che ne possiamo sapere, fondamentalmente corretta, pare uscire dal passato più clientelare reperibile nelle plaghe franciacortine.
Il circolo intercomunale di Rovato del Prc, che raccoglie compagni molto sparsi su un lago territorio che va da Cazzago a Chiari, stanno seguendo da vicino l'evoluzione della situazione, partecipando ad una aggregazione di base che si è data il nome di "Rete solidale - sinistra per Rovato". Di fronte alle manovra della "lista civica", ed all'atteggiamento dei partiti, la "Sinistra per Rovato ha emesso questo comunicato-stampa:
Siamo un gruppo di cittadine e cittadini abitanti nella città di Rovato, che vuole esprimere la propria volontà di partecipazione attiva e responsabile nella vita pubblica e politica di questa città. Con queste motivazioni, proponiamo di aprire un dialogo e una profonda discussione con la popolazione rovatese. L’obiettivo è costruire una società solidale e conviviale che parta dalla salvaguardia e difesa dei beni comuni dall’invadenza del mercato e dal riconoscimento dei diritti di cittadinanza, distanziandoci dalla ormai evidente subordinazione al mercato di molti rappresentanti politici. È soprattutto un modo di creare in pratica, nella vita della comunità, laboratori per una politica diversa: le reti dell’economia sociale e la gestione pubblica delle risorse essenziali, come acqua, scuola, sanità, una concezione del territorio diversa da quella di un vuoto da riempire di cemento, una politica a difesa dei diritti dei lavoratori, una moltiplicazione di esperienze di solidarietà sociale e di nuova interazione con i migranti. A noi parrebbe utile che presidi e comitati territoriali, reti, associazioni e liste di cittadinanza si riconoscano e si sostengano tra loro, nella loro pluralità, e divengano più consapevoli di essere un'importante alternativa, molto diffusa e per niente marginale, che può ostacolare la politica della paura, degli affari e della distruzione ambientale, e proporre un’altra via ragionevole e ambiziosa: la società del buon vivere e dell'armonia tra uomo e natura, della democrazia di tutti e della convivialità delle differenze culturali e religiose.
Per la realizzazione di questi obiettivi ci siamo rivolti alla compagine politica di “Rovato Civica”, chiedendo confronto e dialogo. Tuttora però emergono delle difficoltà nella costruzione di un percorso condiviso, anche per quanto riguarda il programma e il candidato sindaco.
La risoluzione dei problemi, secondo noi, può essere l'individuazione della scelta del sindaco e del conseguente programma attraverso le elezioni primarie.
Questa scelta nasce dall'esigenza di rilegittimare la politica e rimettere al centro del nostro agire il tema di come si rappresentano idee e bisogni, tanto più di chi non ha voce e potere. La società civile deve diventare soggetto attivo, in una sorta di forum dove individui, movimenti sociali, associazioni, intervengano nelle decisioni per la collettività.

Rete Solidale-Sinistra per Rovato

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