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martedì 28 settembre 2010

Brescia - la protesta per i permessi

Ormai è una frana irrefrenabile, e il punto di cedimento, come è logico, è il segmento più debole: gli extracomunitari. Mentre la follia, poco elogiabile, spinge chi ci governa a dichiarare un giorno sì e l'altro pure che in sostanza siamo fuori dalla crisi, è già cominciata la deflagrazione dei problemi sociali: dal cibo negato ai bambini nelle mense scolastiche perchè i loro genitori non hanno i soldi per pagare, agli sfratti, all'esplosione del problema dei permessi di soggiorno. Su centinaia di migliaia di persone incombe il carattere persecutorio delle leggi sulla immigrazione, acuito dalla loro farraginosità e dalla loro contradditorietà, che produce una giurisprudenza diversificata e multicolore a tutti i livelli della giustizia amministrativa; ed insieme a questo incombono i tempi biblici delle procedure, che non garantiscono anche a chi ha prodotto tutta la documentazione ed ha pagato tutto il pagabile (si può arrivare a diverse migliaia di euro, senza contare eventuali spese per "oliature" delle pratiche che possono finire nelle tasche di chi a vario titolo può farle avanzare più velocemente) di avere l'agognato permesso di soggiorno. Ed oggi 28 settembre questa situazione insostenibile ha prodotto una iniziativa spontanea da parte di chi si trova in questa situazione insostenibile. Un nutrito gruppo di "innominabili", di "irregolari" in attesa del permesso di soggiorno è sceso in strada, si è presentato davanti alla Prefettura, si è mosso per le vie del centro cittadino per approdare davanti ad una ex caserma in disuso, in parte utilizzata per altri scopi. In particolare qui ha sede l'ufficio della Prefettura dedicato al rilascio dei permessi. E qui, nei giardinetti che accompagnano il tratto del ring cittadino a nord di piazza Garibaldi, i manifestanti hanno posto il loro "campo base", montando alcune tende. La situazione è fluida, non è chario se se e fino a che punto la questura è disposta a tollerare questa forma di protesta.
Qui sotto alcune immagini del "campo".

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