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martedì 22 dicembre 2015

Obama tra califfi, sultani e giochi di guerra pericolosi e truccati

E Obama disse: Assad è «un dittatore che massacra il suo popolo», mentre per Erdogan ha ribadito di "sostenere il diritto della Turchia a difendersi".
Andrebbe proposto un super-nobel per la pace tutto per lui.
Per vedere il vero volto di Erdogan, accuratamente occultato dai nostri mass-media, leggi l'articolo qui sotto


Il Kurdistan turco è sottoposto ormai da mesi ad un feroce attacco da parte dello Stato turco. Carri armati per le strade, città assediate, quartieri bombardati e una scia di sangue che non smette di scorrere. Attraverso le dichiarazioni di coprifuoco, Erdogan sta compiendo una nuova pulizia etnica. 200.000 persone hanno dovuto abbandonare le proprie case.
“Le montagne erano piene di morti, le valli erano scosse dalle urla delle persone, i fiumi scorrevano tinti di rosso del sangue”
Gonul Tepe, giornalista e politica Curda, sul genocidio di Dersim nel 1937
I numeri rilasciati in un dossier realizzato nei giorni scorso da TIHV (Human Rights
Foundation of Turkey) rendono perfettamente quanto di enormemente grave sta accadendo negli ultimi mesi nella regione del sud-est della Turchia (Kurdistan Bakur): oltre 50 dichiarazioni di coprifuoco a partire dal 16 di Agosto ad oggi, 17 città colpite, 7 distretti coinvolti, oltre 160 morti civili, di fatto 1 milione 300.000 persone costrette a vivere sotto assedio, la costante minaccia di essere uccisi, i diritti umani continuamente calpestati. ...leggi tutto...

E intanto la NATO manda navi ed aerei per "difendere la Turchia"

Su questa situazione pubblichiamo il comunicato della "Rete Kurdistan Italia"
In guerra la prima vittima è l’informazione. Se questo detto è vero, l’arte di rigirare le notizie in proprio favore è ben praticata dall’AKP, partito al governo in Turchia, e dallo Stato Maggiore militare, che nei suoi comunicati ufficiali pretende di aggiornare quotidianamente il numero dei “terroristi” del PKK uccisi nel corso delle operazioni militari: un giorno 24, un altro più di cento…senza mostrarne i corpi. Ma ai media occidentali – e purtroppo anche a molti siti di movimento – non serve verificare le notizie, copiate fino alle virgole: si distinguono ormai solo per il “tono” generale delle loro veline, chi ancora usa la locuzione “ribelli separatisti”, chi più raffinato aggiunge due righe per dire che con le attuali operazioni militari si è interrotto un processo negoziale in corso da due anni.
Ciò che è sicuramente vero è che ci sono dei morti: sono i civili curdi che vengono ogni giorno giustiziati da polizia e esercito turchi con l’impiego di tank, di cecchini che sparano a donne e bambini perfino all’interno delle loro case, a ragazzini che vengono abbattuti nelle strade perchè hanno osato scavare trincee per non far passare i carri armati dell’esercito e difendere così le proprie case e i propri cari. Sur, Cizre, Nusaybin, sono solo alcune delle località sottoposte a coprifuoco che hanno visto un impiego massiccio e continuato delle forze armate turche direttamente contro il popolo.

E’ una guerra sproporzionata, che vede una potenza militare fra le più armate al mondo da una parte, e un popolo armato solo della sua stessa volontà di difendersi e di autodeterminarsi mettendo in pratica l’autogoverno. Erdoğan negli scorsi giorni ha detto testualmente che avrebbe continuato le operazioni mlitari fino a “ripulire” le zone curde. Il co-presidente del partito HDP, Demirtaş, gli ha risposto che può pure venire a pulire le fogne!

Emine Ayna, co-presidente del Partito Democratico delle Regioni (DBP), ha dichiarato ın un’ıntervısta:”Lo stato turco conduce una guerra mirata contro la popolazione curda. Le dichiarazioni secondo le quali si tratta di operazioni contro il PKK servono a ingannare l’opinione pubblica. Erdogan si vendica dei curdi perché hanno portato a una perdita di potere dell‘AKP e ostacolano i piani di Erdogan di una dittatura presidenziale. Fino ad ora negli attacchi non è stato ucciso un solo combattente del PKK. Si lamentano invece dozzine di vittime civili. Mentre la vittima più giovane è un neonato di appena 35 giorni, sono state assassinate anche molte persone che avevano più di 80 anni. Centinaia di persone hanno riportato ferite gravissime.“

Persino Devlet Bahceli, il presidente dell’ultranazionalista MHP, noto per le sue dichiarazioni anti-curde, nell’ultima seduta del suo partito ha parlato di una pulizia etnica alla quale non è ancora stato dato un nome.

E l’Europa come risponde a tutto questo? Fornendo denaro e legittimità al governo AKP per bloccare il flusso di profughi in territorio turco! Se durante l’ascesa e il potere di Hitler molti fecero finta di non vedere, oggi Erdoğan può permettersi di rivendicare ad alta voce il perseguimento di una “pulizia etnica” contro i curdi mentre l’Europa gli fornisce apertamente soldi e sostegno.

Le menzogne sulla stampa e che circolano in rete sono parte della strategia di guerra! Non rendiamoci complici di un tale crimine, verifichiamo le fonti e leggiamo criticamente le notizie per non farci strumentalizzare anche inconsapevolmente. Una giusta informazione potrà condurre a iniziative politiche utili per mettere fine agli attacchi sproporzionati della Turchia contro i civili curdi!