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domenica 13 dicembre 2015

L'attacco neo liberista continua - È di nuovo l'ora della sanità

Per Martedì 15 dicembre è programmato il terzo incontro promosso da Rifondazione Comunista e Medicina Democratica di informazione e denuncia di quanto si muove sul fronte della sanità: con la riforma Maroni la regione Lombardia prepara il terreno per l'espansione in grande stile delle assicurazioni private nella sanità.

DOPO I TAGLI
DEL GOVERNO
RENZI
E LA RIFORMA
REGIONALE
DELLA SANITA'
LA SALUTE E' ANCORA UN DIRITTO?

ne parliamo con:
FULVIO AURORA – Medicina Democratica
LUCIANO PEDRAZZANI – Cgil Brescia
introduce:
ATTILIO ZINELLI – Prc Brescia
MARTEDI' 15 DICEMBRE
ORE 20.30

presso Centro Sociale 28 Maggio
Via Europa, 54 Rovato

Organizzano:
Circoli di Rifondazione Comunista della Franciacorta
Medicina Democratica Brescia

Aderiscono:
Centro Sociale 28 Maggio
Altra Franciacorta

Assalto finale al Servizio sanitario nazionale
In Italia è in atto l’assalto all’universalismo. Ma a differenza di quello che è avvenuto in Inghilterra e Spagna, nel nostro paese l’assalto non ha trovato un percorso politico e legislativo trasparente. In Italia l’assalto c’è, ma non si deve vedere. I politici di turno, commedianti di dubbio talento, dicono e non dicono, dicono e si contraddicono, promettono e smentiscono, gettano cortine fumogene per coprire l’enorme danno che stanno infliggendo alla popolazione italiana.

In Inghilterra sappiamo come è andata a finire: la temuta riforma è entrata in vigore nel 2013 producendo l’intera privatizzazione dei servizi sanitari. Analogo destino è toccato alla Spagna: anche qui un governo conservatore non ha perso l’occasione fornita dalla crisi di sbarazzarsi – con un semplice decreto reale (aprile 2012) – del sistema sanitario universalistico, per consegnare tutto alle assicurazioni.

L’assalto all’universalismo si attua in Italia attraverso il de-finanziamento “coatto” del fondo sanitario nazionale, iniziato con il governo Monti. Dal 2010 al 2013 il finanziamento pubblico per la sanità ha subito una decurtazione del -3,5% in termini reali (dai 112,5 mld del 2010 ai 110,0 mld del 2013). Seguirono di conseguenza: blocco del turnover del personale, riduzione dell’offerta pubblica, aumento spropositato dei ticket, migrazioni di massa di utenza dal settore pubblico a quello privato.

Questo il parere di Gavino Maciocco, medico con una storia intensa di esperienze mediche dal volontariato in Uganda, con anni di servizio civile, a lunghi periodi di studio in Inghilterra, ed attualmente docente presso il Dipartimento di Sanità Pubblica dell'Università di Firenze. Allarmismo o realtà?  Vi aspettiamo per discuterne insieme il 15 dicembre al c.s 28 maggio.