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martedì 20 gennaio 2015

Ma la legge Mancino esiste ancora? - Casapound di nuovo responsabile di una aggressione squadristica

La situazione generale si fa sempre più drammatica, sul piano economico, sociale e politico. E come sempre si fa sempre più asfissiante la pressione della manovalanza fascista, che, si tratti del secondo come del terzo millennio, svolge sempre la stessa funzione di cane da guardia dei padroni.

Contro l'ultimo gravissimo evento di cui riferiamo qui sotto è indetta una
manifestazione nazionale antifascista
a Cremona 
sabato 24 gennaio

Emilio, un compagno di tante lotte e tante battaglie, è in ospedale in coma farmacologico con una emorragia cerebrale estesa a causa di un assalto squadrista al centro sociale Dordoni di Cremona.
Gli attivisti e le attiviste del C.S.A. Dordoni di Cremona riferiscono di un vero e proprio agguato premeditato nella giornata di domenica 18 da parte di 50 fascisti armati di spranghe, che hanno approfittato del derby allo stadio per raccogliere a chiamata alcuni volti noti di fascisti di altre città, in particolare Parma e Brescia. Intorno alle 18, a partita finita, l’assalto prima da parte di un gruppo di 10 fascisti, raggiunti poco dopo da altri 40 sbucati dalla via vicina al Dordoni.
Durante l’aggressione Emilio, compagno storico cremonese, è stato colpito ripetutamente al volto con una spranga e ora si trova all’ospedale, in coma, con una grave emorragia cerebrale e in pericolo di vita. Prima che compagni (che erano presenti nel centro sociale in 8) riuscissero a soccorrerlo, i fascisti si sono accaniti su di lui, già a terra, colpendolo con calci e bastoni
Da rimarcare anche il solito atteggiamento di Polizia e Carabinieri che, arrivati sul posto, si sono limitati ad identificare i fascisti per poi rilasciarli poco dopo, garantendo loro una fuga in tutta tranquillità, caricando invece i compagni del Dordoni che, nonostante l’inferiorità numerica, difendevano lo spazio. Un comportamento che  negli anni dell'ascesa al potere del fascismo era di sistematica protezione e copertura delle azioni criminali fasciste, ma che anche nella repubblica nata dalla Resistenza continua a restare ambiguo e corrivo. Alla faccia della legge Mancino.