Intervengono:
Antonello Mangano, di Terrelibere, curatore del libro;
Ibrahima Niane, Fillea – Cgil
Introduce:
Fernando Scarlata, Comitato Antimafia di Brescia “Peppino Impastato”
Non c’è posto in Italia come Rosarno, che come Rosarno riassuma i drammi e le contraddizioni della nostra epoca. Dall’economia globale a quella criminale, dalla mafia alle migrazioni. Il libro analizza l’aspetto socio-economico (lavoratori marginali inseriti in un contesto mafioso moderno ed arcaico), quello giuridico (come le leggi razziste producono marginalità fino al lavoro servile), storico (dall’occupazione delle terre all’omicidio Valarioti fino alle lotte di massa contro la mafia), geopolitico (le grandi migrazioni dall’Africa all’Europa).
Un libro del febbraio 2009 che affronta una vicenda tornata di attualità in questi giorni ma che testimonia come il dramma dei migranti a Rosarno si stia consumando da anni, anche se i riflettori dei mass media sono stati spenti per troppo tempo. Un libro che fa capire cosa è successo a Rosarno e cosa sta succedendo all’Italia intera.
“Assai necessario da leggere, con un titolo in cui credo molto.” (Roberto Saviano)
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