Cerca nel blog

DOVE TROVARCI

seguici anche sul sito   connettiti al sito www.rifondazionebrescia.it   su Facebook  connettiti a facebook   su Google+ connettiti a google+   su Twitter  connettiti a twitter   su You Tube connettiti a youtube

domenica 3 gennaio 2016

Iniziativa contro la guerra e contro l'austerità - Centro Sociale 28 maggio venerdì 8 gennaio

Il filosofo Kant, parlando molto all'ingrosso, pensava che il nostro bisogno di credere che l'erba abbia lo scopo di nutrire gli animali erbivori ci serva solo per mettere ordine fra le cose, senza che questa idea abbia un valore reale.
Tanto meno si può pretendere che sia vero che Bush junior abbia fatto minare le torri gemelle per dichiarare la sua guerra infinita al mondo.
E ancor meno si può pretendere che sia vero che il caccia russo abbattuto dai turchi fosse in realtà una provocazione gestita direttamente dai servizi segreti americani presenti in Turchia in quanto paese della NATO.
Però, quando si sente l'ineffabile Luttwack, rappresentante ufficioso di un tendenza radicata in gruppi che contano in America e nel mondo, rivendicare come "un buon affare" la creazione di Al Queda in Afganistan da parte americana, perché qui starebbe il segreto della caduta dell'URSS, dando quindi per scontato che Al Queda sia stata generata, o per lo meno cogenerata, dal capace ventre americano;
e quando, nel corso della stessa trasmissione, emette il vaticinio, quasi una fatwa, che l'interesse dell'Occidente è quello di generare una nuova guerra generale tra sciiti e sunniti, e poi si assiste alla esecuzione della condanna a morte di un Imam sciita, annunciata in modo spettacolare dal governo dell'Arabia Saudita, alleato di ferro degli Stati Uniti, ebbene, bisogna fare un grande sforzo per respingere la sensazione di trovarsi di fronte a eventi finalizzati.
Meglio abbandonare queste fantasie e stare ai fatti.
Per negare che sia in corso uno scontro mondiale che si avvicina sempre più ad una resa dei conti bisogna proprio essere preda di una negazione patologica del principio di realtà. Anche se, ai primordi di questo scontro esplicito, nel 2003, nel mondo intero si mosse un imponente movimento per la pace, mentre ora che la guerra si avvicina sempre più, tutti sembrano preda di un sonno indotto.
Per scuoterci da questo sonno si sta organizzando una manifestazione nazionale il 16 gennaio prossimo, con due cortei, uno a Roma ed uno a Milano.
In preparazione di questo appuntamento

Venerdi 8 gennaio alle ore 21
presso il Centro Sociale 28 maggio
Rovato via Europa 54

iniziativa contro la GUERRA e L’AUSTERITA’.

Interverranno:

GIORGIO CREMASCHI,
DAFNE ANASTASI
DINO GRECO


A tutte le organizzazioni che rifiutano la guerra, gli interventi militari del governo italiano, Il mercato delle armi.

Carissime carissimi,

Il 16 gennaio 2016 saranno esattamente 25 anni dai primi bombardamenti USA nella prima guerra d’Iraq, con i quali si è dato avvio a quella terza guerra mondiale a pezzi di cui ha parlato Papa Francesco. Questa guerra giustificata per ripristinare il diritto e combattere il terrorismo si è invece alimentata di se stessa trascinando tutto il mondo in un piano inclinato che non pare avere fine. La guerra non è la risposta al terrorismo, ma lo alimenta, come gli sporchi affari, i conflitti di potenza, la vendita delle armi che fanno crescere i conflitti su se stessi.

Dopo 25 anni di disastri della guerra sarebbe ragionevole dire basta, invece dopo le stragi terroriste di Parigi tutta l’Europa è in preda ad una furia bellicista che porterà solo nuovi danni e nuovi lutti.

Questa volta, inoltre, la guerra si intreccia sempre di più con misure autoritarie e liberticide che colpiscono al cuore le democrazie europee, prima fra tutte la decisione del governo francese di decretare lo stato d’emergenza e di pretendere la revisione autoritaria della Costituzione, misure che rischiano di fare ai popoli europei danni come il terrorismo. La guerra è alimentata da uno spirito securitario e xenofobo che colpisce i migranti assieme ad ogni forma di dissenso e conflittualità sociale.

Per queste ragioni nella prima assemblea comune delle persone e delle organizzazioni che hanno sottoscritto la PIATTAFORMA SOCIALE EUROSTOP abbiamo deciso di mobilitarci contro la guerra, chiunque la faccia e quale che sia la motivazione nel farla. Il 16 gennaio ci sembra la data giusta per ricominciare a manifestare, affermando: SE 25 ANNI DI GUERRA VI SEMBRAN POCHI….BASTA GUERRA.

Vorremmo fare del 16 gennaio un appuntamento comune di mobilitazione di tutte le forze autenticamente e rigorosamente contro la guerra. Anche se su altri temi ci possono essere e ci sono valutazioni e proposte diverse, pensiamo che chi è davvero contro la guerra dovrebbe manifestare comunque assieme.

Per questo proponiamo che il 16 gennaio sia una giornata di mobilitazione di tutti coloro che, lo ripetiamo, rifiutano comunque la guerra ed il coinvolgimento dell’Italia in essa. Questa mobilitazione può avvenire in iniziative comuni, che noi proponiamo in particolare a Roma e Milano, ma anche con iniziative differenziate e solidali tra loro , l’importante è far sentire forte la voce di chi, dopo 25 anni, dice basta.

Sulle modalità di organizzazione della mobilitazione in modo che tutto il pluralismo della mobilitazione sia rappresentato, siamo interessati a confrontarci quanto prima, non abbiamo alcun interesse a definire supremazie su un tema così importante. Naturalmente la data non è modificabile, non per nostra scelta, ma per il significato storico e politico del 16 gennaio 1991.

In attesa di sentirci e misurarci sull’organizzazione pratica della proposta vi inviamo un caloroso saluto.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLA PIATTAFORMA SOCIALE EUROSTOP

Primi firmatari

Nicoletta Dosio, Alberto Perino, Bianca Riva, Silvano Giai, Pierluigi Richetto, Mauro Rubella, Ezio Bertok, Maria Chiara Giorno, Pietro Claudio Giorno, Marisa Ghiano, Paolo Miletto, Luigi Robaldo, Isabella Marangon, Giorgio Cremaschi, Fabrizio Tomaselli, Sergio Bonetto, Italo Di Sabato, Marco Ferrando, Franco Grisolia, Valerio Evangelisti, Antonio Distasi, Loretta Mussi, Fulvio Perini, Danilo Ruggieri, Manuela Palermi, Ernesto Screpanti, Nella Ginatempo, Ezio Gallori, Fabio Frati , Stefano Zai, Gianpietro Simonetto, Beppe Corioni, Emiddia Papi , Mauro Casadio, Aldo Romaro, Paola Palmieri, Francesco Olivo, Michele Franco, Sergio Cararo, Luigi Marinelli, Franco Russo, Ugo Boghetta, Sandro Targetti, Fausto Sorini, Bruno Steri, Leonardo Mazzei, Francesco Piccioni, Marco Santopadre, Pasquale Vecchiarelli, Selena Difrancescantonio, Giovanni Bacciardi, Vasapollo Luciano, Valter Lorenzi, Antonio Allegra, Dino Greco, Moreno Pasquinelli, Guido Lutrario, Roberto Sassi, Luca Cangemi, Loretta Napoleoni, Gualtiero Alunni, Anastasi Dafne, Nico Vox, Carlo Formenti, Dario Filippini, Antonella Stirati, Maria Pia Zanni, Lorenzo Giustolisi, Sabino Derazza, Enzo Miccoli, Mauro Gemma, Mauro Puliani, Giordano Sivini, Bruno Leopoldo, Simone Grecu, Alessandra Perrotta, Alfredo Ciano, Michele De Luisi, Alessandra Ciattini, Porta Giovanni, Loredana Signorile, Mara Manzari, Angela Donati, Roberto Vallocchia, Francesco Valerio Della Croce, Stojan Spetic, Giorgio Langella, Antonio Bertuccelli, Mauro Tedesco, Oreste Della Posta, Federico Fornasari, Isabella Ceruti, Chiara Ferronato, Andrea marmocchia, El Mouttaqi Fatima, Pina Todisco, Vada Paola, Cafagna Elena, Fabio Bencivenni, Nieddu Franceschino, Francesca Fabbri, Riccardo Rinaldi, Lorenzo Piccinini, Alberto Pacelli, Marcello Lenzi, Paolo Paolacci,

Prime organizzazioni firmatarie


Movimento NO TAV, Piattaforma Sociale Eurostop, Unione sindacale di Base, Centro Sociale 28 Maggio Brescia, Mira Mondo, Ross@, CSO Ricomincio dal Faro Roma , Campagna Noi Restiamo, Fronte Popolare, Noi Saremo Tutto, City Strike Genova NST, Collettivo Putilov Firenze, Collettivo Economia La Sapienza, CSOA Spartaco Roma, CSOA Corto Circuito Roma, Rete No War, Economia per i Cittadini, Contropiano, Partito Comunista d’Italia - Fed Roma, Frosinone, Veneto, Coordinamento Sinistra contro l’Euro, Movimento popolare di liberazione, Rete dei Comunisti, Associazione per la ricostruzione del Partito Comunista, Partito Comunista dei Lavoratori, Comitato Difesa Sociale Cesena, Partito Umanista, Comitato NO GUERRA NO NATO, Rifondazione comunista Molfetta, Movimento Essere Sinistra, Coord. Naz. per la Jugoslavia, Piattaforma Comunista, Collettivo Comunista (marxista-leninista) di Nuoro, Collettivo Comunista Veneto Orientale, Cobas ASL RM/D Roma,

a cura di webmaster