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giovedì 29 aprile 2010

Il PRC incontra il prefetto di Brescia

Comunicato stampa inviato ai mezzi di comunicane bresciani

Nella giornata di martedì 27 aprile una delegazione del Partito della Rifondazione Comunista è stata ricevuta dal Prefetto. La delegazione, composta dal segretario Fiorenzo Vittorio Bertocchi e dal responsabile organizzazione Attilio Zinelli, ha sottoposto alla dottoressa Narcisa Brassesco Pace alcune richieste e riflessioni, tutte incentrate sulla agibilità politica e democratica del territorio, continuamente insidiate dalle iniziative estemporanee ed azzardate, ma non per questo meno pericolose, di sindaci bresciani, di solito, od eslcusivamente esponenti della Lega Lombarda, e/o espressione di maggioranze di destra, o se si preferisce, come si usa dire eufemistcamente, di “centro-destra”.

L'argomento era esposto in tre punti.

In primo luogo veniva richiesta una azione incisiva, nell'ambito dei poteri statuali in capo al Prefetto, di monitoraggio, controllo, e possibilmente prevenzione degli abusi di potere compiuti a raffica in questi mesi da parte degli amministratori locali; abusi certificati come tali da molte sentenze della magistratura amministrativa. In particolare veniva avanzata la richiesta di una circolare prefettizia che indicasse chiaramente l'ambito dei poteri dei sindaci.

In secondo luogo la delegazione illustrava al prefetto la situazione di Montichiari, dove, come noto, l'abuso è giunto a negare esplicitamente l'agibilità politica delle piazze del paese ai partiti politici, proibizione aggravata dalla particolare significatività delle due ricorrenze interessate, il 25 aprile e il 1 maggio.

Infine, considerando che è gia iniziata la compagna di raccolta firme per i tre referendum sull'acqua, veniva chiesta al Prefetto la garanzia assoluta che la raccolta ai banchetti non trovasse alcun ostacolo da parte dei sindaci, ed il suo intervento diretto nel caso che si profilassero situazioni problematiche.

Per quanto recepito dalla delegazione del Partito della Rifondazione Comunista, la risposta del Prefetto è stata di questo tenore:

Il Prefetto in linea generale ha garantito di tenere sotto controllo continuativo ed accurato tutta la situazione, pur avendo scelto in via prioritaria una linea di dialogo e di convincimento – una “moral suasion”, si potrebbe dire -, rispetto ad una linea di imposizione sugli organismi amministrativi elettivi. In base a questa linea, la circolare con le linee direttrici, che è comunque in preparazione, dovrebbe impattare un terreno già sensibilizzato, e quindi più ricettivo verso la condivisione, rispetto ad una linea di scontro con gli organismi locali.

Per quanto riguarda la situazione di Montichiari, il Prefetto ha ribadito ancora una volta che nessun Sindaco ha il potere di proibire una manifestazione politica, trattandosi di materia direttamente garantita dalla Costituzione. L'unica autorità che può impedire una manifestazione è il questore, per comprovati e contingenti motivi di ordine pubblico.

Sul diritto di non avere ostacoli di nessun tipo rispetto alla raccolta firme, il Prefetto è stato tassativo nell'escludere che questa eventualità; ma nel caso malaugurato che questo avvenisse, ha ribadito la sua disponibilità a raccogliere prontamente le segnalazione e ad approntare i provvedimenti del caso.

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