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martedì 17 novembre 2015

Distrazioni strategiche?

Riportiamo il comunicato della Casa delle Donne sulla assoluzione per prescrizione, neanche si trattasse di Berlusconi, dell'ex sindaco di Rovato ed attuale presidente del Consiglio Comunale Roberto Manenti, condannato in primo grado a 6 anni e 8 mesi per violenza carnale di una giovane rumena:
Vite sospese
La Casa delle Donne di Brescia esprime profondo sconcerto per la prescrizione che ha determinato
l'estinzione del reato di violenza sessuale su una giovane donna rumena a carico dell’ex sindaco e
attuale presidente del Consiglio comunale di Rovato, già condannato in primo grado per il suddetto
reato a 6 anni e 8 mesi, oltre al risarcimento nei confronti della vittima e al pagamento delle spese
processuali.
Poiché nella percezione corrente prescrizione equivale ad assoluzione, immaginiamo che la
prescrizione, grazie alla quale il soggetto non è stato riconosciuto innocente ma neppure
definitivamente colpevole, abbia prodotto gran sollievo per i suoi sostenitori.
Nonostante ciò, la cittadinanza di Rovato avrebbe forse avuto il diritto di conoscere se chi la
amministra è un innocente ingiustamente accusato o un colpevole il cui reato è stato dichiarato
estinto per decorrenza dei termini: una giustizia “giusta” dovrebbe operare in tempi ragionevoli,
allo scopo sia di reprimere sia di prevenire i reati: solo così eserciterebbe appieno anche la sua
funzione pedagogica.
In questa nota vicenda neppure il tempo ha fatto giustizia, anzi proprio il tempo è stato piegato a
che giustizia non fosse fatta, lasciando così molte vite sospese: una comunità incerta e divisa, un
uomo né riabilitato né definitivamente condannato, una giovane donna sola con il suo tragico grido
d’accusa.
Alla vigilia del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, come donne
consapevoli e testimoni di quanta strada debba essere ancora percorsa, stiamo - fino a prova
contraria e sulla scorta della prima lontana sentenza di condanna - dalla parte di quella ragazza
diciannovenne, sfruttata e violata 15 anni fa, ancora oggi presumibilmente sfruttata, sicuramente
violata nel suo diritto alla verità.
Piera Stretti
Centro Antiviolenza Casa delle Donne CaD- Brescia onlus