La mala accoglienza
Il gravissimo episodio
accaduto nella struttura recettiva di Monte Campione tra i profughi
confinati a 1800 metri di altezza, ad ore di strada da qualsiasi
centro abitato, porta allo scoperto in modo drammatico il livello di
inadeguatezza, per non dire di vera inciviltà, con cui questo
governo tratta le persone in fuga dai paesi della miseria e dei
conflitti.
Non vale la pena di
perdere troppo tempo nel sottolineare come, mentre l'intervento
militare italiano in questi paesi viene giustificato solitamente con
“ragioni umanitarie”, quando ci troviamo di fronte profughi in
carne ed ossa che chiedono asilo politico, il trattamento inflitto
non è molto distante dal chiusura in veri e propri “lager”.
Il caso del residence
turistico di Monte Campione, dove appunto si trovano decine di
richiedenti asilo asilo in attesa di conoscere la loro sorte
sembrerebbe diverso, quasi una vacanza a spese dello Stato italiano.
Ma l'isolamento, l'abbandono, la mancanza di contatti umani rende il
soggiorno un inferno, ed è chiara la responsabilità della Stato, ed
in particolare della Prefettura di Brescia, nel perdurare e
nell'incancrenirsi di questa situazione.
Ora l'episodio del
profugo con la testa e le costole fracassate fa sorgere molti dubbi
sull'origine non accidentale, ma dolosa delle ferite, sempre che la
condizione di ricattabilità di questo gruppo di profughi consenta
una ricostruzione veritiera dell'accaduto.
Rifondazione Comunista,
nel stigmatizzare le responsabilità politiche che stanno a monte di
questa situazione, rinnova il suo impegno a promuovere iniziative che
tengano alta l'attenzione a chiarire questo episodio, ed che
contribuiscano ad evitare il prodursi di altre situazioni similari.
Partito della Rifondazione Comunista
Federazione di Brescia9 settembre 2011
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