Secondo
il programma reso pubblico dalla stampa nei giorni scorsi il ministro
Lupi lunedì 23 avrebbe dovuto essere a Brescia per interloquire con
gli amministratori locali su due tra i problemi più scottanti e con
maggior impatto negativo del momento: la casa e la TAV.
Su
entrambe le questioni Maurizio Lupi si è mostrato uno degli
esponenti politici più oltranzisti, come padre riconosciuto del
vergognoso decreto beffardamente intitolato “Piano casa”, e come
sostenitore ad oltranza di quel progetto fallimentare, iperbolico per
le risorse della comunità inutilmente dilapidate, la TAV.
Opera
che oltretutto è servita ad introdurre una prassi che ha incrudelito
il controllo sociale fino alle incriminazioni per terrorismo contro
le popolazioni che vi si oppongono e contro gli attivisti che le
sostengono.
Non
sarà un caso che, per quanto al momento il ministro Lupi non risulti
indagato, sia nondimeno operativamente coinvolto nell'ultimo scandalo
che coinvolge settori sempre più elevati dell'amministrazione
statale, che in questo caso lo riguardano in prima persona, almeno
come responsabilità politica; tanto da indurlo a dare le dimissioni.
Come
Federazione di Brescia del Prc avevamo deciso di convocare una bella
"accoglienza" al ministro Lupi in occasione del suo
incontro con i sindaci bresciani nella sede territoriale di Brescia
della regione Lombardia, incontro che aveva all'ordine del giorno
l'esame dei problemi insorti nel bresciano in merito alla
realizzazione della TAV.
Ora
il ministro Lupi si è dimesso, ma come ha osservato qualcuno (anche
sui mass-media: ora che Lupi non è più ministro molti sono pronti a
scagliare pietre su chi fino a poco tempo fa era riverito), si è
perso il lupo, ma non vizio e neanche il pelo.
Per
cui è confermato il presidio,
in
Via Dalmazia 92/94 (Pirellino)
alle
ore 17.30
Contro
la TAV
Contro
le politiche repressive dei movimenti sociali
Contro
il centro di clientelismo e corruzione rappresentato
anche dalla Regione Lombardia, da sempre pascolo di Comunione e
Liberazione e dei suoi “derivati” innanzitutto la Compagnie delle
Opere, che sono stati il terreno di coltura dei vari Formigoni e
soci, ma anche dell'ultima stella Lupi, appunto.
Una foto del presidio davanti al Pirellino
