Per intanto le prime mazzate sono arrivate sui dipendenti delle province italiane, costretti a ricorrere ad un gesto forte e forse mai accaduto in Italia: l'occupazione della sede della Provincia di Brescia.
In solidarietà a questi lavoratori il Partito della Rifondazione Comunista emette il seguente
COMUNICATO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA BRESCIA
SUL TEMA DEL RIORDINO delle PROVINCE
E A SOSTEGNO DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI CHE RISCHIANO IL LICENZIAMENTO
DALLA PROPAGANDA AI FATTI ?
Il riordino degli Enti Locali e la loro razionalizzazione nei fatti si traduce in riduzione degli spazi di democrazia e partecipazione. La riorganizzazione delle Provincie diventa per i cittadini e le cittadine l’ennesima restrizione di servizi strategici e tutto questo anche sulle spalle dei lavoratori e lavoratrici della Provincia.
Denunciamo, come da una parte si insinui in questo progetto, sotto la voce “ridistribuzione delle deleghe”, l’accentramento a livello regionale in quanto quelle deleghe (cultura, turismo, agricoltura) non vengono “redistribuite, ma avocate alla regione, realizzando il depauperando sul territorio di competenze, ignorando esperienze e pratiche sedimentate negli anni; dall’altra parte si dà concretezza alla logica di consegna al mercato del “bene comune”, realizzando la privatizzazione di servizi strategici tramite la loro annunciata assegnazione a “partecipate”.
L’esatto contrario di come si dovrebbe fare ora, in una situazione di crisi economica permanente, dove i servizi dovrebbero essere a disposizione e a sostegno dei cittadini in difficoltà: pensiamo alla riduzione di risorse per la scuola, per i centri di pubblico impiego, al tema del territorio e della viabilità.
In mezzo a questo “progetto coerente” allo smantellamento del servizio pubblico, ci sono le lavoratrici e i lavoratori della Provincia, che diventano laboratorio, sotto la regia del governo Renzi, di quel che vuole dire l’applicazione del Job Acts : massima flessibilità di ruolo e luogo di lavoro, de-mansionamento, ricollocazione arbitrarie e licenziamenti, per la prima volta nel pubblico impiego.
Nel rimpallo fra Provincia ( o Area Vasta) e Regione, nella riduzione di fondi, diventa sempre più difficile capire dove verrà concretizzata la ricollocazione di centinaia di dipendenti e valorizzata l’urgenza di efficientare servizi essenziali.Tutto questo diventa ancora di più paradossale in quanto si trovano montagne di soldi per opere inutili e devastanti per l’ambiente (autostrada BREBEMI e TAV).
Siamo dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori, dei cittadini e cittadine, dei diritti e della tutela del territorio. Si dichiarano risparmi, ma si specula sulle nostre vite, si propaganda ascolto e si decide unilateralmente.
E questo è solo l’inizio, perché prossimamente toccherà in maniera ancora più pesante alla Sanità, alla Scuola, e ai loro dipendenti.
QUESTO E’ IL RIORDINO, SUBORDINATO E CONFACENTE ALLE POLITICHE LIBERISTE EUROPEE E, ATTUATE DAL GOVERNO RENZI!
Segreteria Federazione di Brescia del Partito della Rifondazione Comunista