Trump annuncia l'attacco con missili |
Quello di Trump è terrorismo internazionale
Non
essendo bastati i tagliagole dell’Isis e di Al Qaeida arruolati in
tutto il mondo ora Trump e Erdogan intervengono direttamente con le
loro armi. Le atrocità dello Stato islamico, la cui avanzata i russi
hanno fermato, da tempo sono scomparse dalla scena mediatica per
ridare fiato alla narrazione sulla ferocia di Assad che giustifica
l’intervento contro il diritto internazionale nel territorio di uno
stato sovrano.
L’uso dei corpi dei bambini asfissiati dal gas ammucchiati per le foto serve a Trump per legittimare l’aggressione. Non so chi abbia usato il gas, non sono esperto di cose militari e non so districarmi tra gli assassini. So che Assad ha a disposizione l’aviazione russa e sta vincendo sul terreno. Perché fare un autogol del genere? Qualcosa non quadra ma non voglio avventurarmi in congetture. Sul campo operano potenze che certo non sono nuove all’uso del terrore. Certo non sono Trump e Erdogan dei campioni di democrazia dietro le cui insegne marciare. Non sono certo gli integralisti islamici armati dall’occidente e dai suoi alleati sauditi e turchi i combattenti per la libertà. Non facciamoci arruolare. Non beviamoci le balle di chi ha seminato morte e distruzione dall’Iraq alla Libia. Opponiamoci alla guerra senza se e senza ma. Invece di destabilizzare e alimentare una guerra senza fine sosteniamo le forze come i curdi in Turchia e Siria che si battono per pace, giustizia sociale, tolleranza, democrazia. Accogliamo i profughi che fuggono dalla guerra come i nostri padri furono accolti quando fuggivano dalle città bombardate. E’ chiarissimo fin dall’inizio che i settori americani più imperialisti e i loro alleati non hanno lavorato per favorire una transizione democratica e una pacificazione ma per rovesciare un regime, dissolvere uno stato sovrano, trasformarlo in un altro ‘stato fallito’ come son definiti con linguaggio cinico Libia, Somalia, Iraq ecc.
L’uso dei corpi dei bambini asfissiati dal gas ammucchiati per le foto serve a Trump per legittimare l’aggressione. Non so chi abbia usato il gas, non sono esperto di cose militari e non so districarmi tra gli assassini. So che Assad ha a disposizione l’aviazione russa e sta vincendo sul terreno. Perché fare un autogol del genere? Qualcosa non quadra ma non voglio avventurarmi in congetture. Sul campo operano potenze che certo non sono nuove all’uso del terrore. Certo non sono Trump e Erdogan dei campioni di democrazia dietro le cui insegne marciare. Non sono certo gli integralisti islamici armati dall’occidente e dai suoi alleati sauditi e turchi i combattenti per la libertà. Non facciamoci arruolare. Non beviamoci le balle di chi ha seminato morte e distruzione dall’Iraq alla Libia. Opponiamoci alla guerra senza se e senza ma. Invece di destabilizzare e alimentare una guerra senza fine sosteniamo le forze come i curdi in Turchia e Siria che si battono per pace, giustizia sociale, tolleranza, democrazia. Accogliamo i profughi che fuggono dalla guerra come i nostri padri furono accolti quando fuggivano dalle città bombardate. E’ chiarissimo fin dall’inizio che i settori americani più imperialisti e i loro alleati non hanno lavorato per favorire una transizione democratica e una pacificazione ma per rovesciare un regime, dissolvere uno stato sovrano, trasformarlo in un altro ‘stato fallito’ come son definiti con linguaggio cinico Libia, Somalia, Iraq ecc.
Qualsiasi
giudizio sul regime di Assad non giustifica la guerra per procura in
atto da anni in Siria. E’ da notarsi che come già accaduto con
Libia e Iraq gli americani a parole combattono l’islamismo ma
bombardano e colpiscono regimi che avevano tanti difetti ma certo non
erano amici dell’integralismo.
I missili
di Trump non sono al servizio della democrazia e dei diritti umani,
l’attacco americano è un atto di terrorismo internazionale.
Informazione e politica europee e italiane non si allineino a un
presidente americano fascistoide. Riprendiamo il ruolo di pace e
mediazione che ci spetta nel Mediterraneo e in Medio Oriente.
Maurizio
Acerbo
Segretario
nazionale Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Nessun commento:
Posta un commento