Piazza Concordia di San Martino della Battaglia
Domenica 5 ottobre
ore 14.00
Ritrovo e Partenza
ore 18.30
Ristoro e musica
La nostra valle non si vende, si difende!
Comitati NO TAV
Tratta Brescia - Verona
NO
ALL’ALTA VELOCITA BRESCIA-VERONA:
INUTILE,
COSTOSA, DANNOSA!
- 2 miliardi e 800 milioni di euro di
spesa preventivati per la realizzazione della linea
ferroviaria Alta Velocità
Brescia-Verona per un costo al km di 28.5 milioni di euro.
- Decine di case cascine e aziende
abbattute, decine di famiglie espropriate e sfruttate.
- Intere frazioni e quartieri isolati
per aiuti da cantieri decennali (come a Campagna.
frazione del comune di Lonato), che
sorgeranno in molti casi a ridosso di siti dal grande
valore storico e naturalistico (sito
archeologico del Lavagnone, lago del Frassino, ecc.).
- 2 milioni e 245 mila metri quadrati
di suolo agricolo consumati: tra questi
andranno persi per sempre circa 300
ettari (sui 1300 complessivi, circa il 20%) di
vigneti del Lugana, con un danno
economico stimato attorno a 14 milioni di euro annui
- Un tunnel di 7 km sotto la cittadina
di Lonato, che creerà grossi scompensi idrici a
questo territorio, interrompendo come
una diga il flusso della falda acquifera dalle
colline a nord del paese verso la
pianura posta a sud (con il rischio che si prosciughino i
pozzi ad uso agricolo posti a sud della
galleria e il conseguente innalzamento della falda
a nord).
- Nuove cave per rifornire di ghiaia e
sabbia l‘opera e (quindi) nuove discariche in cui
smaltire le rocce di smarino. Il TAV,
uscendo da Brescia, attraverserà la famigerata
"necropoli delle discariche",
cioè quella fascia di territorio che dai quartieri di San Polo
e Buffalora arriva a Montichiari.
passando per Castenedolo, Mazzano e Calcinato, dove
si registra una delle più alte
concentrazioni di cave e discariche d'Europa, molte delle
quali in attesa da anni di bonifiche
mai arrivate.
- Il Consorzio Cepav 2, a cui e stata
affidata (senza gara d'appalto) la realizzazione
dell'opera, è coinvolto, attraverso le
ditte che ne fanno parte, in tutti i maggiori scandali
recenti riguardanti le grandi opere
(Maltauro s.p.a. per Expo, Condotte d'acqua s.p.a.
per il Mose ecc).
- Intanto il trasporto pubblico locale
langue in uno stato comatoso, con continui tagli di
risorse lungo l'attuale tratta
Brescia-Verona, non ultimo il taglio degli 8 treni interregionali
veloci Milano-Venezia, utilizzati
quotidianamente da oltre 10.000 persone.
Tutto ciò mentre nessuno riesce ancora
a comprendere quali vantaggi porterà la "nuova'
infrastruttura, rimasta ferma a un
progetto di oltre 20 anni fa.
Questi possono essere alcuni dei motivi
per dire N0 alla realizzazione di questa ennesima
grande opera inutile. Ma il passaggio
del TAV significherà anche la perdita definitiva
e inaccettabile di una parte
consistente del patrimonio storico-culturale e ambientale
del territorio gardesano (già
compromesso da anni di gestione dissennata) risorsa
inestimabile per riprogettare il
territorio in chiave sostenibile e da consegnare salubre
alle future generazioni.
Per questo motivo vogliamo dar vita a
una passeggiata in uno dei luoghi simbolo del
nostro territorio. Per ricordarci e
ricordare a chi ci governa che la nostra terra non è
in vendita.
FERMARLO
È POSSIBILE, FERMARLO TOCCA A NOI