Sabato 28 maggio, mentre a Brescia si ricordavano gli antifascisti straziati dalla bomba del 1974, a Lovere la polizia proteggeva una manifestazione fascista intesa a celebrare i fasti di una formazione repubblichina nota per la sua efferata ferocia. Risultato: fascisti protetti, antifascisti manganellati. Siamo tornati indietro di cento anni!
Pubblichiamo il comunicato stampa del segretario regionale di Rifondazione Comunista, Nello Patta
Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea
Comitato
Regionale Lombardo
Comunicato stampa
Comunicato stampa
Lovere
(BS), cariche della polizia sul presidio antifascista. Patta
(Prc/SE Lombardia): «Piena
solidarietà al compagno Francesco Macario e all'antifascista
manganellati»
A nome della segreteria regionale e di tutto il Partito
della Rifondazione Comunista Sinistra Europea della Lombardia
esprimo piena solidarietà e vicinanza al compagno Francesco
Macario,
segretario della federazione
provinciale di Bergamo
e all’altro antifascista manganellati dalla polizia solo perché
protestavano contro un raduno fascista a Lovere.
Anche dopo la
sentenza della Cassazione
che ha ribadito la natura di reati di tutta la paccottiglia di gesti
simboli e slogan che accompagnano i raduni fascisti, sempre più
frequenti in Lombardia, le prefetture, le questure e quindi il
ministero dell’interno continuano a permettere che si svolgano
impunemente.
Ciò è tanto più preoccupante in quanto la
Lombardia di Salvini e Maroni, grazie anche alle connivenze e
all’ospitalità che i fascisti trovano nelle liste elettorali delle
destre, sta diventando uno dei laboratori del rilancio dei gruppi
neo nazifascisti.
Rivolgiamo un accorato appello a tutte le
democratiche e i democratici, le antifasciste e gli antifascisti
lombarde/i a mobilitarsi contro i rigurgiti dei fascisti nostrani che
continuano a infangare luoghi e città, spesso simboli della
Resistenza Partigiana per rendere omaggio e rivalutare criminali
nazifascisti.
Alle autorità competenti chiediamo con forza,
ancora una volta, di fare finalmente il loro dovere facendo
rispettare le leggi della Repubblica Democratica nata dalla
Resistenza Antifascista e la Costituzione italiana.
Milano,
28
maggio 2016
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