I video integrali del
convegno
tenuto presso la sede di Rifondazione Comunista di Brescia il 21
aprile 2012 a cura della Commissione immigrazione. Due gli
argomenti principali: il primo il diritto di asilo, con la
testimonianza di SHAHNAZ JAHANGIRI, rifugiata politica iraniana e di
Marco Zanetta, un operatore della cooperativa Kpax, protagonista
dell'intervento integrale (e riparatore delle assenze dello stato
italiano) verso i profughi dalla Libia confinati a Monte Campione a
1800 metri di altezza; il secondo argomento riguardava il nuovo
permesso di soggiorno a punti, con l'intervento di Moustapha, del
presidio sotto la gru, e di Manlio Vicini, dell'Associazione “Diritti
per tutti”. Coordina Abdel Majid Daoudagh, responsabile
immigrazione della federazione di Brescia.
L'introduzione di Majid, con
un excursus delle leggi sulla immigrazione e la testimonianza di
Moustapha sulla lotta della gru, lotta conclusasi con un successo
finale per via giudiziaria, ma che ha lasciato molti immigrati,
truffati dai datori di lavoro o dai procacciatori di permessi di
soggiorno nella condizione di clandestinità.
SHAHNAZ JAHANGIRI:
l'intolleranza verso le diversità, ben presenti anche in Italia, e
la fuga dall'integralismo e dall'intolleranza della rivoluzione
komeinista in Iran.
SHAHNAZ JAHANGIRI: il
cammino verso la democrazia vera nella società e nei partiti rimane
lungo e difficile, anzi, la situazione sta peggiorando.
MARCO ZANETTA: il
presupposto politico interno ed internazionale del problema. I
profughi dalla Libia, diventati richiedenti asilo internazionale per
volere del governo, abbandonati in cima al Monte Campione: soccorsi
da volontari, e poi dall'intervento della cooperativa K-pax.
MARCO ZANETTA: la ricerca
fai-da-te di una soluzione con una ventina di comuni bresciani
disposti alla micro-accoglienza diffusa. Rimangono enormi problemi
burocratici, politici e fattuali per questi rifugiati, che sono solo
una piccolissima parte dei più che ventimila fuggiaschi dalla Libia
bombardata dallo stesso governo italiano.
MANLIO VICINI: il
problema vero non è tanto il permesso a punti, che sembra più un
elemento propagandistico, ma la progressiva esclusione degli
“estranei” dalla “fortezza Europa”, attraverso una
legislazione sempre più restrittiva ed incattivita.
MANLIO VICINI: il caso
dei CIE, emblema della logica comunitaria alla quale in Italia la
presenza della Lega al governo ha aggiunto la cattiveria gratuita. Il
permesso a punti: la finzione giuridica dell' “accordo” tra Stato
italiano e l'immigrato; il meccanismo dei punti, con aspetti
tragicomici, è comunque un nuovo ostacolo nella vicenda
dell'immigrato, che i Italia è sempre una corsa ad ostacoli.
STEFANO GALIENI: nella
vicenda immigrazione la logica dei soldi incassati da “qualcuno”
si intreccia con la volontà politica dell'esclusione: la proprietà
del residence di Monte Campione è la stessa di chi opera a
Lampedusa.
STEFANO GALIENI: dal
governo della cattiveria leghista al governo dei soldi (come
risparmiare sulle spese per l'immigrato e come ricavare soldi
dall'immigrato. La scappatoia della “protezione umanitaria”.
Un esempio di maxi-truffa
verso la credulità dei migranti: unico antidoto la lotta consapevole
per riprendersi i diritti. I grossi limiti anche di Rifondazione
Comunista verso una vera integrazione.
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